"La Grande guerra degli Orsetti gommosi" è la nuova Iliade: così ci imbarchiamo in guerre assurde
“La Grande Guerra degli Orsetti Gommosi”, tragedia epica da tavolo per adulti a cura della Compagnia Batisfera, con gli attori Valentina Fadda e Leonardo Tomasi, la regia e drammaturgia di Angelo Trofa, le musiche di Chiara Effe e la voce fuori campo dell’attore Tino Petilli.
“Sembrava impossibile e utopica l’impresa di trasformare delle semplici caramelle in eroi tragici, ma era importante che fossero proprio loro i protagonisti di questa nuova piccola Iliade”.
“La Grande Guerra degli Orsetti Gommosi” racconta davvero la storia bellica degli Orsetti Gommosi. Proprio loro, quelli che bambini e adulti comprano nelle bancarelle di dolciumi durante le feste paesane da generazioni, che si trovano nei market di qualsiasi luogo del mondo e che tutti abbiamo assaggiato almeno una volta nella vita, anche chi non ama troppo i cibi zuccherati. Perché? Perché sono irresistibili e rassicuranti. Dolci, colorati e innocui. Invece saranno proprio loro a dichiarare guerra al Paese dei Dinosauri. Un paradosso, un nonosense, un affronto a qualsiasi regola della logica e anche all'istinto primordiale alla sopravvivenza, eppure così stranamente familiare. Perché la guerra è sempre un andare contro la parte razionale di noi. Se lo scopo della vita è la vita, la continuazione della specie, è anche vero che a intervelli costanti l'umanità scatena guerre sempre più feroci e autodistruttive che portano a morte, fame e terrore. Perché lo facciamo e perché lo fanno questi orsetti gommosi è la domanda che si fanno gli spettatori. Spettatori giganti, come gli Dei che assistevano a tratti divertiti agli scontri omerici tra eroi.
Dunque è deciso, all'alba di un giorno qualsiasi, gli Orsetti gommosi decidono di intraprendere una guerra senza speranza contro la confinante nazione dei Dinosauri. Lo scontro tra caramelle ed enormi rettili preistorici è assurdo ed è ovvio che si risolverà a favore di questi ultimi. Eppure accadrà, nessun orsetto gommoso si chiede perché farlo, perché andare a morire? Perché questa follia lucida. Tutta la nazione più colorata al mondo si prepara a sostenere l'impresa, un suicidio di massa. Perché anche l'umanità quando inizia una guerra non si ferma a pensare alle conseguenze? Perché siamo così attratti dalla violenza più assoluta che esista? Perché mandiamo i nostri figli e figlie a morire? Perché questi orsetti e perché anche noi?
E i Dinosauri che fanno? Non capiscono la motivazione, ma non rifiutano lo scontro. Anche loro compiono l'assurdo gesto di adeguarsi alla folle volontà delle caramelle. Andrà come è ovvio che vada, come gli Orsetti sanno dall'inizio ma questo non basterà a fermarli. Il loro esercito sarà sbaragliato. Non resterà più nulla delle gomme colorate, masticate e sputate. Solo l'inutile gloria di chi va a morire per nulla.
La scenografia è il limitato spazio di un piano da tavolo. Anche i dialoghi dei Dinosauri si svolgono su quel tavolo che è un palcoscenico. Il loro è uno Stato razionale e burocratico, cinico e spietato. Per loro accettare la dichiarazione di guerra è quasi una parentesi alla noia, alla routine. La possibilità di un conflitto anche se impari li eccita. Molto illuminante, per capire sempre l'oggi, è il grido di battaglia che incita i dinosauri a compiere le peggiori atrocità sugli Orsetti, stupri inclusi. Eppure non li odiavano, non li consideravano fino a poche ore prima.
Questi siamo noi.
La Grande Guerra degli Orsetti Gommosi è dunque un lavoro teatrale bizzarro ma audace e straordinario.
L’obiettivo della messa in scena è farci comprendere che viviamo in una dimensione spaziale e temporale lacerata da infantilismo normalizzato e tossico desiderio di tragicità. Straordinari gli attori Valentina Fadda e Leonardo Tomasi. Intensa e poetica la voce fuori campo dell’attore Tino Petilli, che ha la funzione di un Coro in questa tragedia per bambini e adulti.
Abbiamo intervistato Angelo Trofa, direttore della Compagnia Batisfera che spiega: "Il tema di questo lavoro teatrale è l’indagine sull’elemento incomprensibile dell’animo umano quello che spinge alle azioni a dispetto del buon senso e del tornaconto, la scintilla incommensurabile, affascinante e paurosa, che riduce la nobiltà d’animo al nichilismo, la disperata ricerca di senso che porta una nazione di orsetti alla fine. In pochi mesi abbiamo partecipato a tanti festival nazionali, accogliendo con entusiasmo l’invito del festival In Scena! di New York del 2020. A causa dell’emergenza pandemica, però, abbiamo dovuto rinviare la nostra partecipazione alla rassegna statunitense, sospendendo le nostre attività per quasi due anni. Ora che la situazione sanitaria volge verso un progressivo miglioramento, le prospettive di tornare nella Grande Mela sono concrete e dovremmo poter recuperare le date oltreoceano nel prossimo autunno.
Continua Troffa: "La Grande Guerra degli Orsetti Gommosi rappresenta un passaggio importante nella storia della nostra compagnia, perché per anni è stato un progetto irrealizzabile. Sembrava impossibile e utopica l’impresa di trasformare delle semplici caramelle in eroi tragici, ma per noi era importante che in scena ci fossero proprio loro. Batisfera lavora da tempo sulla commistione dei generi, con il comico che diviene tragico e viceversa, e i protagonisti di una nuova piccola Iliade per noi dovevano necessariamente essere quelle caramelle. L’opera è una favola per adulti che narra della sconfitta e della tensione verso azioni inspiegabili, ma aderenti alla propria natura. Abbiamo creato un mondo immaginario dove lo spettatore riesce a sentirsi a casa. Il grande lavoro è consistito nel tradurre i codici teatrali, ridurre il linguaggio della scena a dimensione di tavolo. Gli spettatori diventano i giganti che osservano lo svolgersi di una storia piccola nella forma, ma grande nell'orizzonte del racconto.”
Lo spettacolo ha debuttato nel 2019 al festival Strabismi di Cannara (PG) ed in breve tempo ha partecipato a numerosi festival tra i quali: Festival Dominio Pubblico 2019 (Teatro India, Roma); Hortus Conclusus 2019 (Novi Ligure); Little Bit Festival 2021 (Livorno); Incanti 2021 (Torino); Play With Food 2021 (Torino); Teatri in via di Estinzione (Sassari).
Informazioni sulla Compagnia Batisfera: è una compagnia teatrale fondata nel 2008, necessariamente contemporanea che ha sede a Cagliari. Da quasi quindici anni lavora nella ricerca di una strada artistica indipendente, cercando un equilibrio tra tragicità e risate, angoscia e commedia. I suoi componenti sono Valentina Fadda ed Angelo Trofa e spesso collabora con numerosi artisti. Batisfera debutta con lo spettacolo “La Trilogia del Male” inserito all’interno della rassegna “Loro di Sardegna”, organizzata dal Teatro Stabile d’Innovazione Akròama di Cagliari. Nel 2009 produce due nuovi spettacoli “Lingua di Vitello” che ha preso parte alla prima edizione del Torino Fringe Festival e “Indagine sullo spietato Pallino”, inserito nella rassegna milanese “Fuorifesta 2009” organizzata dal Teatro Arsenale. Nel 2012 produce due nuovi lavori “Il Calapranzi” di Harold Pinter e “La Cena” di Jean-Claude Brisville. Nel 2013 realizza “S.A.D. Spettacolo Altamente Democratico”, un progetto ambizioso e originale con il coinvolgimento di un cast numeroso e la partecipazione del pubblico. Nel 2014 va in scena con “La sesta domanda”. Nel 2016 Batisfera vince il Pitch Contest cagliaritano organizzato da Sardegna Teatro con lo spettacolo “Come Sto”, in seguito coprodotto da Sardegna Teatro e da Akròama. L’opera viene, inoltre, selezionata per il Torino Fringe Festival del 2017 e nello stesso anno produce lo spettacolo “IBAN”. Nel 2018 nasce lo spettacolo “Cinquanta cani e modi per essere felici”. Nel 2019 la compagnia viene selezionata tra i finalisti del Festival Strabismi con il primo studio dello spettacolo “La grande guerra degli Orsetti Gommosi”, in seguito lo spettacolo è stato scelto per rappresentare la scena italiana nel Festival InScena! di New York. Nello stesso anno debutta con lo spettacolo “Teresa, ovvero ciò che il pesce non disse” aprendo la quinta edizione del Family Festival di Cagliari. Dal 2013 la compagnia ha preso parte attivamente al progetto ExArt Teatro collaborando insieme alle Compagnie LucidoSottile e Teatro Impossibile alla creazione e gestione di uno spazio culturale autonomo e indipendente nel centro di Cagliari. Riferendosi al lavoro della compagnia, il giornalista Walter Porcedda, ha scritto: “(...) manda più di un segnale positivo illuminando di buoni auspici anche il futuro del teatro sardo, dove per troppo tempo sono mancate le novità delle ultime generazioni.”