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Banksy tra paradosso, ironia e poesia: l'artista anonimo più conosciuto al mondo fa nuovamente parlare di sé

Per San Valentino, l'artista ha realizzato una nuova opera che denuncia la tragedia delle violenze domestiche sulle donne. L'uso della tecnica dello stencil gli permette di realizzare le sue opere con grande velocità

Claudia Sarritzudi Claudia Sarritzu   

«Fa tutto questo e resta anonimo. Penso che questo sia fantastico. Nei nostri giorni tutti tentano di essere famosi. Ma lui ha l'anonimato»

Ha ragione Brad Pitt. In un mondo in cui l'apparenza sostituisce il talento, l'immagine la sostanza, la scelta di Robin Gunningham (sembrerebbe questo il suo nome ma non è ovviamente certo) di esistere solo tramite le sue opere è già di per sé un atto rivoluzionario.

Ma come accade in Italia (e non solo) per l'intrigante caso di Elena Ferrante, anche sulla reale identità di Banksy continuano i confronti e i dibattiti. Ipotesi, teorie, indagini semi serie. Qualcuno crede che in verità sia una donna o un collettivo di sei artisti (addirittura il numero esatto). Sul The Guardian, uscì un articolo che descriveba lo street artist: "bianco, 28 anni, trasandato casual: jeans, maglietta, un dente d'argento, catena d'argento e orecchino d'argento. Sembra un incrocio tra Jimmy Nail e Mike Skinner dei The Streets." 

Come è possibile che non siamo mai riusciti a scoprirlo in azione? L'uso della tecnica dello stencil gli permette di realizzare le sue opere con grande velocità. Eludendo così l’attenzione dei passanti. 15-20 minuti al massimo e via per disegnare ratti, scimmie, poliziotti, soldati, bambini e anziani e il messaggio è sempre politico.

Ma mentre ci chiediamo chi sia (e alla fine chi se ne frega), Lui ci fa riflettere con i suoi murales. Interpreta la realta con una satira disegnata. Ma anche attraverso l'uso del paradosso e dell'ironia. Il risultato è poesia sui muri

Un suo messaggio recita così: «Un muro è una grande arma. È una delle cose peggiori con cui colpire qualcuno»

E anche ieri ci ha colpiti tutti. Per San Valentino, Banksy ha realizzato una nuova opera che denuncia la tragedia delle violenze domestiche sulle donne.

Il murale è apparso sulla costa meridionale dell’Inghilterra, a Margate. Si tratta di una donna che ricorda le pubblicità americane degli anni ’50, ma con un occhio nero e un dente rotto. Getta un uomo in un vecchio congelatore (che non è disegnato ma è materialmente appoggiato al muro). Sulla destra escono un paio di gambe maschili.

Si intitola Mascara per San Valentino e ci ricorda che ci sono anche amori tossici. Amori che non sono amore, ma violenza, sopraffazione. A guardarla questa donna col volto tumefato sembra nuovamente e finalmente serena, perché ha gettato via ciò che la stava uccidendo. Si è liberata appunto di un finto amore. 

Di certo Banksy non è un ragazzino. Muove i primi passi nella scena underground della città di Bristol. Inizia dai vagoni dei treni. Il suo primo grande murale, ‘The Mild Mild West’ fu realizzato nel 1997. 

Copriva la pubblicità di un ex studio legale a Stokes Croft a Bristol. Era raffigurato un orsacchiotto che lanciava una molotov contro tre poliziotti antisommossa.

In Italia Banksy in Italia fa apparire le sue opere a Napoli e Venezia. Ovviamente non è un caso. La scelta dei luoghi è accurata, perché essa stessa è un messaggio. Pensate a queste due città italiane, che convivono con modernità e antchità, ricchezza artistica e culturale e povertà economica. Predilige situazioni animate da profonde contraddizioni.

Grazie a lui la Street-Art entra di diritto nel mercato artistico internazionale. La cosa che fa sorridere è che ogni volta lui disegna una sua opera rischia un arresto per atti vandalici. Ma allo stesso tempo quelle stesse opere sono battute all'asta per milioni di dollari. Provocatorio e irriverente non possiamo dimenticare che nel 2018 l'opera "Ragazza con palloncino" che subito dopo essere stata battuta per oltre un milione di sterline, un tritadocumenti nascosto nella cornice ha distrutto gran parte della tela in tante striscioline. Ad azionare il meccanismo forse fu lo stesso artista.

Se per molti la cifra del suo successo è l'anonimato, noi crediamo che ciò che più lo rende indispensabile in questa epoca sia la bellezza di farci scovare l'arte in mezzo a strade, cittadine, luoghi anche sperduti. I suoi messaggi si rivolgono ai passanti. Quanto deve essere emozionante essere i primi, che come una caccia al tesoro inconsapevole, si trovano davanti al suo ultimo murale?

 

Claudia Sarritzudi Claudia Sarritzu   
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