Manuele Fior e la profezia di un sogno d'artista: «Venezia è la città del futuro»
Manuele Fior è uno dei disegnatori più apprezzati in Italia e all’estero. Collabora con le sue illustrazioni a riviste come “The New Yorker”, “Le Monde”, “Vanity Fair”, a quotidiani come “la Repubblica” e “Il Sole 24 Ore”. Con il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo ha vinto il premio Fauve d’Or come Miglior Album al Festival Internazionale di Angoulême 2011. Nel 2020 ha vinto il premio Lucca Comics “Autore dell’anno” per il suo Celestia (Oblomov).

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In libreria dal 17 giugno l’edizione integrale di Celestia, il capolavoro di Manuele Fior, vincitore del Premio Yellow Kid Autore dell’anno al Lucca Comics 2020. La metafora di un’isola che nella crisi del mondo intorno ritrova la sua centralità nella storia. Due ragazzi in fuga dalle proprie paure, in cerca del proprio ruolo in un’epoca di grandi mutamenti.
Pubblicato dopo una lunga gestazione di cinque anni, è ora disponibile in una nuova e preziosa edizione integrale che include entrambi i volumi. Celestia è in tutto e per tutto la Venezia di un mondo parallelo: un rifugio dalle invasioni barbariche prima, poi il centro del mondo culturale e commerciale, infine l’icona mondiale del turismo di massa.

In un futuro indefinito, un’ondata migratoria proveniente dal mare e che è risalita sulla terraferma ha risparmiato la piccola isola di Celestia, sulla quale hanno trovato riparo i fuggiaschi e, tra questi, una piccola compagnia di giovani telepati, accolti da un anziano abitante, il dottor Vivaldi. Distrutto il ponte che la collegava alla terraferma, l’enclave vive nell’ignoranza di quello che è successo attorno: la sola economia è quella del baratto, la città è scivolata inesorabilmente nell’anarchia, il ghetto è dominato da bande di delinquenti mascherati.
Il dottor Vivaldi vuole formare un gruppo che possa prendere il governo dell’isola, ma Dora, la telepate più dotata, è scomparsa da due settimane. È fuggita con Pierrot, personaggio misterioso ben conosciuto nei bassifondi per le sue pericolose frequentazioni. La lunga fuga dall’isola di Dora e Pierrot attraverso le calli di Celestia e poi sulle spiagge di una laguna in piena metamorfosi, servirà a forgiare per sempre il loro carattere.
Il loro sogno di libertà si spingerà fino all’estremo: verrà allora il momento per Pierrot di rendere conto delle sue azioni criminali e per Dora di accettare la propria natura, quella di un’umanità nuova e inedita, che muove i primi passi in un’Europa del futuro.
L’infanzia gioca, in questo romanzo dai colori splendenti e leggerissimi, un ruolo fondamentale: è del nuovo bambino il compito di prendersi cura di chi è rimasto solo, di connettere ciò che è separato, di guidare i fuggiaschi nel loro approdo a se stessi. Con Celestia, pubblicato dopo una lunga gestazione di cinque anni, Manuele Fior continua la sua riflessione sulle “età dell’uomo” come tappe di un’evoluzione il cui esito – il futuro delle prossime generazioni – non è ancora scritto.