Manuel Vilas e il nuovo romanzo bestseller: "I baci" come antidoto alla malattia
"I baci" edito da Guanda racconta un incontro nella Spagna in lockdown

Un diario della pandemia che si trasforma in un diario d'amore: Manuel Vilas, amatissimo scrittore e poeta spagnolo, torna in libreria con un nuovo romanzo che celebra l'incontro tra un uomo e una donna proprio durante uno dei momenti più bui della nostra storia recente. "I baci", 428 pagine pubblicate in Italia da Guanda con la traduzione di Bruno Arpaia, è già bestseller tra i titoli internazionali in Italia.
La trama del romanzo è semplice: Salvador, 58 anni, professore in pensione, fugge dalla sua città in cerca di aria e raggiunge una baita in montagna. "Devo andarmene da Madrid alla ricerca di alberi, uccelli, sentieri, boschi, fiumi, montagne", leggiamo nell'incipit. E così l'uomo sistema due valigie e porta con sé solo due libri, la Bibbia e il Chisciotte di Cervantes, e si prepara ad affrontare in solitudine, lontano dalla città diventata improvvisamente muta e immobile, una pandemia mondiale. Pochi giorni dopo incontra la donna che darà una svolta alla sua vita: Montserrat lavora nell'unico negozio del paese vicino, ha 48 anni, Salvador se ne innamora subito. "Ho visto tanta bellezza in quel volto, negli occhi, negli zigomi, nelle labbra, nella pelle, quell'innamoramento a prima vista mi colonizza il cuore, resta a vivere lì. costruisce un villaggio, fa un fuoco, quel fuoco comincia ad ardere, sorge vita tutt'intorno". Il diario di un confinamento si trasforma così, dopo poche pagine dall'inizio, in una storia d'amore tra due persone ormai non più giovani, il dialogo tra due anime solo in apparenza lontane che scelgono di mettere a nudo sogni, desideri, dubbi e paure e raccontare le proprie inaspettate emozioni. Una storia, quella raccontata ne "I baci" ("Los besos" nell'edizione spagnola pubblicata da Editorial Planeta), che non è solo una vicenda sentimentale ma una celebrazione della vita.
"Sono innamorato della vita - ha detto Manuel Vilas, protagonista domenica 28 novembre di un incontro all'interno della decima edizione del festival di libri e poesia Pazza Idea a Cagliari - il fatto stesso di esistere è un mistero spettacolare, e per essere felici dovrebbe bastarci guardare la luna, la luce, il mare. Ci sono tanti nemici della vita che da scrittore ho il dovere di combattere, come l'ingiustizia, la povertà, le disuguaglianze, le malattie: ecco perché amo raccontare la bellezza. E non la bellezza della Cappella Sistina, ma la bellezza umile di un albero, la luce del sole che inonda una stanza, la bellezza di un bicchiere d'acqua".
Il romanzo di Vilas, considerato uno dei più grandi poeti della sua generazione, arriva tre anni dopo un altro titolo di grande successo, "In tutto c'è stata bellezza" (anche questo pubblicato da Guanda), che in Spagna è stato riconosciuto dalla stampa come libro dell'anno. In "I baci" non c'è solo l'attrazione tra due persone ma anche una riflessione sul virus che ha messo in ginocchio il mondo e rivelato il fallimento delle nostre certezze: "Crediamo ciecamente nella scienza - ha ammesso Vilas - ma esiste una dimensione soprannaturale che non conosciamo e non possiamo controllare. Certamente gli scienziati non possono avere la risposta per tutte le nostre domande, come il senso stesso della vita".