Morandi metafisico, tre disegni e una storia a Bologna

(ANSA) - BOLOGNA, 31 GEN - Nella casa di Giorgio Morandi, in via Fondazza 36 a Bologna, nel ripostiglio adiacente al suo studio si conservano ancora i modelli che a lui servirono per le opere della stagione metafisica, circoscrivibile a una breve parentesi tra l'estate 1918 e il tardo autunno del 1919. Muovendo dai tre disegni metafisici appartenenti alla collezione del Museo Morandi, dall'1 febbraio al 5 maggio Casa Morandi ospita il focus espositivo 'Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia', a cura di Lorenza Selleri.
L'approfondimento nasce con l'intenzione di documentare la scoperta del mondo metafisico e i suoi valori simbolici all'interno della lunga vicenda creativa morandiana, accostando le opere a oggetti e un apparato documentario di lettere, testi e fotografie. Ad oggi i dipinti di Morandi catalogati sono poco più di 1400. Le opere del pittore realizzate negli anni giovanili, tra il 1910 e il 1920, sono quelle nate dallo studio, dalla sperimentazione e da una ricerca costante finalizzata al raggiungimento di un proprio autonomo linguaggio. È il decennio in cui decollano alcune delle principali avanguardie artistiche e i dipinti coevi di Morandi odorano di Futurismo e di Cubismo. Pur essendo cronologicamente successivi a quel solo anno in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, i tre disegni posseduti dal Museo Morandi possono a pieno titolo appartenere a quel gusto. Questi rari e preziosi fogli tracciati a inchiostro raffigurano rispettivamente due nature morte metafisiche, di impianto analogo a quello dei dipinti che si conservano alla Pinacoteca di Brera, e un vaso di fiori che invece richiama il dipinto di collezione privata emblematico della successiva stagione dei "Valori Plastici". (ANSA). .