Il Teatro dallarmadio debutta a Valencia: due gli spettacoli di grande valenza sociale e civile
Pasqua spagnola per il Teatro dallarmadio, che torna in Spagna dopo il successo dell’esperienza madrilena di due anni fa. In programma due monologhi intensi e coinvolgenti con la regia di Antonello Murgia. Fabio Fanni Marceddu porterà in scena Emergenze Varie Express. Daniela Littarru interpreterà Sa Sangia

Sarà sicuramente un'esperienza ricca di contenuti, significati e soddisfazioni. Sarà una Pasqua spagnola per il Teatro dallarmadio, che torna in Spagna dopo il successo dell’esperienza madrilena di due anni fa. Quest’anno la compagnia sarda sarà ospite del Circolo dei Sardi di Valencia, nella suggestiva cornice dell’Espai Limea, per una serata che unisce forti radici isolane e un respiro internazionale.
In programma due monologhi intensi e profondamente coinvolgenti, scritti e prodotti dal Teatro dallarmadio, con la regia di Antonello Murgia.
Il 19 aprile, dalle 19.00, Fabio Fanni Marceddu porterà in scena Emergenze Varie Express, un monologo che dà voce al grido silenzioso del patrimonio artistico e monumentale dell’Isola – e più in generale dell’Italia – troppo spesso dimenticato, trascurato o violentato. Sullo sfondo, anche i disastri ambientali, che plasmano il nostro vivere quotidiano: la bellezza naturale che ci ispira e ci nutre, ma anche le sue derive, come un’eco che ancora risuona in una Valencia segnata dall’alluvione di pochi mesi fa.
A seguire, Daniela Littarru interpreterà Sa Sangia, un’opera potente e visionaria che affronta il tema della follia femminile e della sua repressione sotto il fascismo. Sa Sangia – termine che evoca rabbia, ma anche trasformazione – esplora sentimenti negati, deviazioni imposte e verità celate. È uno studio sulla “malacarne” e sulla violenza sistemica, che riflette su come le donne, se non conformi ai ruoli imposti dal regime, venissero etichettate, marginalizzate o internate.
I Circoli Sardi nel mondo si confermano strumenti fondamentali per la promozione della cultura e della lingua sarda, ma anche spazi vivi di dialogo, confronto e costruzione di nuove relazioni.