Elisa Pistis: "Rifaccio "Mistero Buffo" di Dario Fo e Franca Rame ma in chiave femminile"
Videointervista all'attrice che sta portando "Mistero Buffo" nei teatri in Italia e all'estero ma con una novità: una donna sola in scena
"Il mio “Mistero Buffo” non vuole essere ovviamente una copia del lavoro di Dario Fo, ma si snoda prima di tutto da un punto di partenza molto semplice: una donna che mette in scena, da sola, Mistero Buffo. La mia rielaborazione parte quindi da una sensibilità femminile, che non esclude il lavoro del Maestro ma ha, per forza di cose, una direzione espressiva totalmente differente". Elisa Pistis è un'attrice cagliaritana che ha avuto l'idea di mettere in scena una sua versione al femminile di Mistero Buffo di Dario Fo, dopo un incontro con lo stesso premio Nobel che le accorda i diritti d’autore per poter utilizzare lo spettacolo.
Ha iniaziato così un fortunato giro dello spettacolo in tutta Italia ma anche all’estero, arrivando nel 2019 fino in Giappone, all’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, e verrà invitata ad un TEDxWomen a Zurigo a parlare di empowerment femminile.
"Diversi sono i tempi in cui ci muoviamo e il contesto sociale del nostro presente: con questo Mistero Buffo parto
dall’esigenza di condividere una riflessione attuale su alcune dinamiche che ancora oggi caratterizzano la nostra società.
Soprattutto vorrei capire come la questione del potere, dell’arroganza, dell’ingiustizia sociale, tutt’altro che risolta e
appartenente al passato, ancora oggi possa risuonare attraverso un materiale scritto alla fine degli anni Sessanta e
attraverso delle storie che sono alla base della nostra cultura, e non solo, da secoli. Ho scelto, infatti, il filo rosso della Sacra Famiglia, mettendo in campo due differenti momenti della vita di Gesù: Gesù bambino e Gesù adulto, accompagnato ovviamente dalla presenza, indubbiamente importante, di sua madre, Maria di Nazareth: personaggi che ci sono familiari e che conosciamo, qualsiasi sia il nostro rapporto con la religione.
Lo spettacolo si compone di linguaggi differenti: si parte dai dialetti del nord Italia (soprattutto lombardo, veneto, friulano) ma con una rielaborazione libera che lascia spazio all’espressività e soprattutto al messaggio emotivo, fino ad arrivare al sardo, una lingua completamente diversa che dà nuova vita alla giullarata, una lingua dai suoni atavici, primitivi, che si prestano ottimamente a raccontare storie antiche come queste".
Elisa Pistis si è laureata in Beni culturali nel 2009 con una Tesi sugli allestimenti originali del Teatro Lirico di Cagliari con 110/110 e Lode. Nel 2010 passa le selezioni per l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, dove si diploma nel 2013 conseguendo il titolo di attrice di prosa.
Appena finita l’Accademia fonda la sua prima compagnia teatrale, con la quale inizia a muovere i primi passi da professionista mettendo in scena diversi progetti da lei scritti, diretti e recitati. Contemporaneamente inizia alcune collaborazioni come attrice con alcune compagnie ma si dedica anche alla scrittura di drammaturgie che la vedono impegnata in scena o che vengono messe in scena da altre compagnie.
Questa inclinazione alla scrittura viene affinata e professionalizzata tra il 2018/2019 quando frequenta il Master di Drammaturgia e Sceneggiatura dell’Accademia Nazionale Silvio d’Amico di Roma, dove si laurea nel 2020 con 110/110 e Lode, con una tesi di drammaturgia contemporanea, che sarà il prossimo monologo a cui lavorerà e presenterà al pubblico nel 2022.
Nel 2016 un importante occasione lavorativa: viene scelta da Marco Baliani per lavorare nel progetto ”Human”, spettacolo teatrale con protagonisti Lella Costa e Marco Baliani, che sarà in tournée nei principali teatri italiani nel 2016- 2017-2018.
Dal 2017 lavora come autrice, interprete e doppiatrice per la RAI. Sua è la voce di alcuni cartoni per bambini doppiati in sardo, in un progetto di conservazione e tutela della lingua sarda della RAI in collaborazione con la Regione Sardegna.
Nel 2017 scrive e interpreta una mini-serie di sei puntate sulla Prima Guerra Mondiale per Radio RAI Sardegna e nel 2020/2021 si occupa di storia della Sardegna, in particolare del periodo dell’Inquisizione spagnola, e scrive e interpreta una serie di nove puntate che vengono trasmesse su Radio RAI Sardegna nell’estate 2021. Da questo lavoro l’artista trae una riduzione teatrale che presenterà per la prima volta a Elmas, in questa nuova versione.
Nel 2020 debutta con un nuovo spettacolo “Articoli Per Signore”, un lavoro tratto da una ricerca della giornalista Maria Francesca Chiappe, de L’Unione Sarda; un viaggio nel femminile raccontato attraverso le cronache dei giornalisti (per quasi cento anni tutti esclusivamente uomini) de L’Unione Sarda. Uno spettacolo dal taglio ironico e divertente ma con un importante tema e con profondi spunti di riflessione sul nostro passato e sui giorni nostri.
Collabora continuativamente con Sardegna Teatro, la più importante struttura teatrale sarda, sia come attrice che come autrice. Uno dei suoi testi teatrali "Ai miei tempi" debutta a Cagliari al Teatro Massimo, prodotto da Sardegna Teatro per la stagione 2019/2020.
Fa parte del cast dello spettacolo “S’Accabadora” (produzione Anfiteatro Sud), che ha vinto il Premio Miglior Drammaturgia al Fringe Festival 2020. Nel dicembre 2021 le viene conferito il Premio Alziator per il Teatro, come riconoscimento per essersi distinta tra le eccellenze artistiche dell’isola.
Ha lavorato in alcuni cortometraggi, lungometraggi e webserie e collabora con la casa editrice Loescher per la realizzazione di audiolibri per ragazzi.
Dopo aver vissuto negli ultimi dieci anni circa nel nord Italia (tra Udine, Torino e Milano) e poi tra il 2018 e 2019 a Roma, con lo scoppio della pandemia torna a vivere a Elmas, dove riprende di recente la residenza, trasferendosi a tutti gli effetti di nuovo nel paese dove è cresciuta, grazie anche alla strategica posizione vicino all’aeroporto, importante per il suo lavoro che continua a portarla in giro in tutta Italia con i suoi spettacoli.