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L'utilizzo della Cattedrale di Canterbury per quello scopo fa urlare al "sacrilegio”. I fedeli protestano

Discoteca? “Imbarazzante”. I fedeli protestano contro la Silent disco. Un medico accusa l'arcivescovo e il decano di Canterbury e promove una petizione: "Fermate le serate nei luoghi sacri"

Francesca Mulasdi Francesca Mulas   
L'utilizzo della Cattedrale di Canterbury per quello scopo fa urlare al 'sacrilegio”. I fedeli...

Non ha riscosso grande successo, per ora, la petizione lanciata da un medico di fede anglicana per fermare le serate disco nella Cattedrale di Canterbury e in altri luoghi di culto inglesi, neanche duemila firme in quattro mesi, eppure la polemica ha varcato il mare ed è arrivata fino a noi. E' giusto usare un luogo di culto per far ballare le persone? E' opportuno che un arcivescovo autorizzi l'uso di una cattedrale per il divertimento di oltre tremila giovani al ritmo di dance e techno?

La serata incriminata, con canzoni di Britney Spears, Vengaboys, Take That, Eminem e Linkin Park si è svolta giovedì 8 febbraio dentro la cattedrale di Canterbury, che con i suoi quindici secoli di storia è uno dei monumenti inglesi più conosciuti e amati non solo dal mondo cristiano: la 90's Silent disco in the Cathedral organizzata dalla società inglese Silent Discos in Incredible Places ha richiamato circa tremila persone. Le grandi e colorate vetrate dell'edificio non hanno però tremato per le vibrazioni sonore, visto che la musica non è stata trasmessa da altoparlanti ma attraverso cuffie wireless distribuite al pubblico. Un format, quello della silent disco, nato nei primi anni Novanta e diffuso soprattutto nei Duemila per permettere alle persone di ballare senza causare emissioni sonore; il primo concerto con cuffie si è svolto in Texas nel 1999 con The Flaming Lips sul palco, mentre il nome 'silent disco' è stato usato per la prima volta al Festival di Glastonbury, in Inghilterra, nel 2005. I musicisti Paolo Fresu e Gianluca Petrella sono stati i primi a organizzare un silent concert in Italia, nel dicembre 2014, per un evento al Muse di Trento.

Dato che il problema dunque non è il rumore, per i fedeli inglesi la questione sta nell'uso improprio di un luogo sacro: "Profanare spazi sacri per un guadagno veloce è una delle poche cose che hanno spinto Nostro Signore Gesù Cristo, il capo supremo dell'arcivescovo di Canterbury, a scatenare la Sua giusta furia", ha scritto il medico inglese Cajetan Skowronski che per primo ha lanciato l'allarme (e una petizione on line sulla piattaforma Change.org usando l'hashtag CanterburyFails, che riprende ironicamente i celebri Canterbury Tales) sulla rivista conservatrice europeanconservative.com. Secondo Skowronski la discoteca in cattedrale non è giustificabile in nessun modo: non serve a portare i giovani in chiesa, e non è accettabile che si faccia in cambio di soldi con la scusa che si potrebbero investire per la cura del monumento. "La prossima volta organizziamo la Casino Night – ironizza il promotore dell'appello - magari possiamo lanciare i dadi per le vesti insanguinate di Nostro Signore Gesù Cristo. Anche la serata degli spogliarellisti sarebbe un successo: immaginate il denaro che potrebbero generare le ballerine che scivolano lungo le colonne anglosassoni delle torri medievali Reculver! Anche 'Vasche idromassaggio nella casa di Dio' suona bene".

Se l'arcivescovo e il decano di Canterbury non hanno rispetto per la chiesa, scrive ancora Cajetan Skowronski, abbiano almeno il senso della sacralità delle istituzioni e dei luoghi in cui sono state condivise importanti esperienze umane: "Sarebbe appropriato che il Presidente della Camera dei Lord tenesse un rave nella Camera che esamina le nostre leggi e ospita le nostre nobili tradizioni parlamentari, per raccogliere qualche sterlina? Sarebbe opportuno che il servizio sanitario annunciasse le discoteche nei reparti di terapia intensiva, dove si concentrano palpabilmente tanta angoscia e guarigione umana, per raccogliere fondi per più ventilatori?".

Gli organizzatori delle Silent discos in Incredible Places non si lasciano fermare da qualche centinaio di firme e proseguono con le serate nelle cattedrali inglesi: nel mese di febbraio toccheranno Herefort, Guildford e Chelmsfor, a marzo Exeter e Leeds, ad aprile Saint Albany, Ely, Coventry e Sheffield, il 31 maggio saranno a Manchester; l'8 giugno si balla nelle rovine dell'abbazia medievale di Reading.

Francesca Mulasdi Francesca Mulas   
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