Massimo Zordan: attore e formatore tra New York, Cagliari e Venezia
L'artista è una delle eccellenze del nostro Paese che si è formata con i migliori registi del teatro contemporaneo
Nell'Europa romantica a cavallo fra il 1700 e il 1800 era quasi una tradizione per i giovani rampolli delle famiglie aristocratiche giungere nel cosiddetto Bel Paese (Italia) per compiere un percorso formativo direttamente in loco. Per i giovani del dopoguerra, figli di tutte le periferie che sfornavano isolani (Sardegna e Sicilia), terroni (tutti quelli che più o meno nascevano da Roma in giù) o terroni del nord (veneti) era normale migrare verso il centro.
Migrazioni ed eccellenze artistiche
I ragazzi nati dopo il boom economico nonostante il superamento parziale di questi sbarramenti geografico/sociali, hanno conosciuto invece altre migrazioni, altri spostamenti, alla ricerca delle eccellenze artistiche per diventare eccellenze a loro volta.
L'esempio di Massimo Zordan
Massimo Zordan è una di queste eccellenze che si è formata con i migliori registi del teatro contemporaneo, nella prestigiosa Accademia d'Arte drammatica della Calabria di Palmi, che ha formato in quegli anni anche Fortunato Cerlino (Savastano, nelle fortunata serie di Gomorra); Peppino Mazzotta (Fazio, de Il Commissario Montalbano) e Giuseppe Zeno (solo per citarne alcuni), e continuando poi con l'Ecole de Maitres, la prestigiosa scuola di perfezionamento Europea fondata da Franco Quadri per l'Eti (ente teatrale italiano) dove ha studiato con il Premio Nobel Dario Fo, il regista russo Anatolij Aleksandrovič Vasil'ev, e l'argentino naturalizzato francese Alfredo Arìas.
L'approdo in terra sarda
Non pago da bravo veneto navigatore ha deciso di “posare gli ormeggi” in terra sarda fondando nel 1996 la compagnia Cajka (con lo scomparso recentemente) Francesco Origo, diventando la prima compagnia stabile al mondo (e già questo è un ossimoro) di teatro in barca vela.
Formare formandosi
Ma la sua ansia di conoscere lo ha sempre portato a navigare altri mari, a salpare altri mondi, per continuare a “formare formandosi”. Così dal 2016, dopo venti anni di base nel capoluogo sardo (potremo chiamarlo Zordaneddu come titolo onorifico) è diventato docente nella scuola Americana Guglielmo Marconi di New York, diventando l'unico docente di attività teatrali nel percorso curriculare obbligatorio paritario degli allievi italo-americani.
Il suo metodo
Così Massimo dei “due mondi” dal mar Tirreno all'Atlantico, ha elaborato un suo metodo di studio, unico nel suo genere che gli ha permesso di collaborare con alcune prestigiose università americane, e che potrebbe presto sfociare in una pubblicazione, ad uso di altri formatori.
Cervello artistico in fuga
Zordan è un tipico cervello in fuga del mondo contemporaneo, un cervello che produce e forma nel campo delle arti e dell' Arte del teatro, arte antica e moderna allo stesso tempo, necessaria in qualsiasi percorso formativo che pone gli individui al centro.
Sarebbe non solo bello, ma forse necessario ricreare ponti fra il tirreno e l'atlantico, o magari una triangolazione: New York, Cagliari e Venezia (sua terra d'origine per estensione), per poter condividere le sue conoscenze e metterle al servizio della comunità di utenti che potrebbe formarsi alla luce delle sue acquisizioni in continuo aggiornamento.
E' raro incontrare artisti che mettono la propria arte al servizio degli altri; Massimo è un unicum, che ci siamo fatti scappare due volte, a questo punto credo sia doveroso creare reti collaborative fra le parti tese al miglioramento formativo artistico generale.