Toscani, come sarà l'ultimo saluto. Cosa aveva detto di Sinner. Boeri: “Creatore di domande sul senso della vita"
Sapeva cogliere quell’attimo che trasforma l’immagine in opera d’arte. Dall’aneddoto su Carmelo Bene alle parole dei frati di Assisi. Cosa aveva detto del tennista azzurro e la risposta inviatagli da Sinner. Tanti i personaggi che lo avevano intrigato

Oliviero Toscani è stato un vero re degli scatti, un guru incontenibile della fotografia. Ne ho fatto di tutti i colori, diceva con sana ironia. Ed aveva ragione. Ma i suoi colori avevano una magia inconfondibile e risultavano unici. La verità è che sapeva cogliere quell’attimo, quella luce, che trasforma l’immagine in opera d’arte. Nessuno come lui sapeva unire inoltre la capacità di stupire, quasi scioccare, colpendo allo stomaco con messaggi di denuncia sociale. Fosse il tema quello del razzismo, del bullismo, dell’anoressia o altro. “Il fotografo deve far vedere ciò che gli altri non vedono”, amava ripetere. E lui ci riusciva egregiamente. Suona pertanto molto bene la frase di Stefano Boeri che ha scritto "addio Oliviero, instancabile e sarcastico creatore di stupefacenti domande sul senso della vita". Il presidente della Triennale di Milano ha scelto queste parole per ricordarlo dopo la notizia della morte. E sembrano parole assolutamente azzeccate. Proprio la Triennale gli aveva tributato due giorni di eventi in occasione dei suoi 80 anni il 4 e 5 marzo 2022.
Certamente Oliviero Toscani sapeva provocare, far discutere e cogliere sempre l’occasione di essere anticonvenzionale. Gli aneddoti in questo senso si sprecano. Le cronache raccontano che perfino l’istrionico Carmelo Bene gli fornì una succulenta occasione. Nel 1965, quando Vogue lo incaricò di realizzare un ritratto del famoso attore, questi arrivò in studio fradicio a causa di un temporale. Così finì di fronte alla fotocamera di Toscani con la giacca tutta storta e la patta dei pantaloni quasi aperta. Un'immagine colta dal fotografo come simbolo di una bellezza alternativa, fuori dagli schemi.
Tanti i personaggi che lo avevano intrigato. Uno degli ultimi è stato Jannik Sinner. Di recente aveva detto che il tennista italiano gli dava "sollievo nella vita". E il numero uno del tennis mondiale gli aveva risposto. "E' un onore far parte delle tue giornate", aveva detto in un videomessaggio inviato al fotografo e pubblicitario. Sinner era rimasto molto colpito dalla vicenda di Toscani. Impegnato a New York negli US Open e informato delle parole del grande fotografo, aveva registrato un video per esprimergli vicinanza e ringraziarlo chiedendo allo staff di farlo avere in via riservata a Toscani, al quale da milanista aveva anche fatto una battuta sul suo tifo interista.
Davanti all’obiettivo di Oliviero Toscani sono passati mostri sacri come John Lennon, Andy Warhol, Muhammad Ali e Lou Reed. Ma anche Claudia Schiffer, Monica Bellucci, Donna Jordan, Federico Fellini e tanti altri.
Per rendergli omaggio Rai Cultura ripropone la sua intervista del 1997 per la serie di Rai International "Italians, cioè Italiani" - che aveva il compito di raccontare la contemporaneità nazionale agli italiani all'estero - in onda martedì 14 gennaio alle 17.40 su Rai Storia, dopo una prima messa in onda - lunedì 13 gennaio - alle 23.50, sempre su Rai Storia.
Il cordoglio dei francescani
In tanti, personaggi famosi o meno, gli hanno rivolto un pensiero. Cordoglio hanno espresso i frati del Sacro convento di Assisi che sottolineano "la propria vicinanza alla famiglia" e ricordano alcune collaborazioni artistiche e culturali tra il fotografo e la stessa comunità francescana. "Vogliamo ricordare Oliviero Toscani con tanta gratitudine", ha affermato fra Giulio Cesareo, direttore dell'ufficio comunicazione del Sacro convento. "È un grande artista - ha aggiunto - che ha condiviso con noi la sua creatività: possa Oliviero riposare nella Pace e i suoi cari siano consolati nell'intimo del cuore".
Cappato: “Toscani amava la libertà, ha deciso lui fino alla fine”
"Oliviero era innamorato della libertà. La sua partecipazione, geniale e fuori dagli schemi, alle iniziative dell'Associazione Luca Coscioni (come per decenni è stato per il Partito radicale e Nessuno Tocchi Caino) non era il risultato di una scelta di appartenenza ideologica, ma la naturale prosecuzione nel campo della lotta politica di ciò che viveva profondamente nella vita e nell'attività artistica e professionale", dice Marco Cappato, Tesoriere dell'associazione Luca Coscioni.
Il cardiologo: "Ha vissuto e muore fuori dalle convenzioni"
"Oliviero ha vissuto tutta la sua vita al di fuori delle convenzioni e muore nello stesso modo. Il suo è un momento di passaggio totalmente privato", ha detto Michele Emdin, cardiologo del grande fotografo e direttore del dipartimento cardio-toracico della Fondazione Monasterio.
Zaia: “Toscani ha cambiato i criteri della comunicazione”
"L'amiloidosi si è portata via un personaggio capace di caratterizzare un lungo tratto di vita italiana, una mente fervida, anche quando prendeva posizioni controverse, ma sempre con coraggio e mettendoci la faccia", ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia.
Benetton: "Addio Oliviero, continua a sognare"
"Per spiegare certe cose, semplicemente le parole non bastano. Ce l'hai insegnato tu. E allora preferiamo salutarti con un'immagine che hai scattato per noi tanti anni fa, nel 1989. Addio Oliviero. Continua a sognare", scrive sui propri canali social il Gruppo Benetton.
Era stato un enfant prodige. Nato a Milano il 28 febbraio 1942, Toscani pubblicò il suo primo scatto sul Corriere a 14 anni: fu il volto di Rachele Mussolini, a essere immortalato a Predappio alla tumulazione del Duce nella tomba di famiglia.
Secondo quanto si apprende al momento, la salma di Oliviero Toscani, morto intorno alle 3 di stamani all'ospedale di Cecina (Livorno), dovrebbe rimanere nella camera mortuaria della struttura ospedaliera fino a domani quando dovrebbe essere cremata a Livorno al cimitero dei Lupi. Come già detto da Michele Emdin, il cardiologo del fotografo, non ci sarà la camera ardente. Il fotografo milanese da decenni viveva con la famiglia in una tenuta a Casale Marittimo, borgo a cavallo delle province di Pisa e Livorno in Val di Cecina, da dove venerdì scorso è stato portato all'ospedale di Cecina per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute.