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Scoperta una rarissima sepoltura di un bambino dell’età della pietra: dentro la tomba delle vere sorprese

Sarebbero stati trovati denti del piccolo unitamente a piume di uccelli, fibre vegetali e residui di peli di cane. Tutti elementi che forniscono un ritratto del bimbo seppellito in quel luogo e del tipo di vita che si faceva in quel periodo

Ignazio Dessi'di Ignazio Dessi'   

Non capita spesso di poter osservare la tomba di un bambino vissuto nell’età della pietra. Quando nel 1992, a Outokumpu in Finlandia, videro quell’ocra rossa su un sentiero della foresta, non immaginavano potesse trattarsi di una sepoltura tanto importante. Ma alla fine il sito restituì il suo prezioso contenuto inquadrabile nel contesto funerario del Mesolitico. La tomba di Majoonsuo è una rarità, anche perché nei periodi più antichi le società umane seppellivano i loro morti in fosse scavate nel terreno, cosa che affretta il deterioramento del corpo. Nel Paese scandinavo poi il terreno è particolarmente acido, per cui un ritrovamento archeologico come quello è più unico che raro.

La conservazione delle fibre animali e vegetali - spiegano gli scienziati - presuppone condizioni favorevoli, dove l'attività batterica e fungina è minima, come in ambienti anaerobici, umidi, salini, aridi o ghiacciati. Gli ambienti estremi del suolo acido finlandese invece rappresentano una sfida quando si tratta di studiare i depositi funerari. In pratica raramente si trovano resti umani.

Pare che nella tomba – riporta Reccom.org - non sia stato trovato molto ma il terreno intorno ha poi rivelato preziose informazioni pubblicate anche sulla rivista Plos One. Il terreno sabbioso altamente acido, insieme a un leggero aumento di particelle più fini quando l'ocra è abbondante – affermano gli esperti – potrebbe aver provocato condizioni anossiche (diminuzione o totale mancanza di ossigeno) su microscala che hanno impedito l'attacco batterico.

Alcuni reperti (Fonte Plos One)

Cosa c’era nella sepoltura?

Attraverso analisi al microscopio, analizzando fibre, acidi grassi e proprietà chimico-fisiche di 60 campioni di suolo e materiali associati, sarebbero stati trovati – spiega ancora Plos One - denti di bambino, probabilmente tra i 3 e i 10 anni, unitamente a piume di uccelli, fibre vegetali, residui di peli di cane e piccoli roditori. Tutti elementi che forniscono un ritratto del piccolo seppellito in quel luogo e della vita di quel periodo.

Intorno al corpo, risalente a molto più di 8mila anni fa, sono stati rinvenuti anche 90 denti d’alce disposti a fianco del defunto, denti che potevano essere stati un tempo attaccati a un indumento. Del corredo funerario facevano parte, inoltre, punte di freccia ed oggetti in quarzo. Sopra il corpo era stata poi cosparsa, come già evidenziato, dell’ocra rossa.

Le piume

Qualche incertezza rimane a proposito dei resti di piume attribuite ad uccelli acquatici. Si ipotizza a tal proposito che il bambino sia stato deposto su un letto di piume al momento della sepoltura, oppure che fosse avvolto in qualche indumento o coperta contenente piume d’uccello.

I peli di cane

Quanto ai ciuffi di peli di cane (o di lupo) è possibile che appartenessero a un animale domestico sepolto insieme al bambino, oppure che il piccolo indossasse indumenti o calzature realizzate con la pelliccia di questi animali. Non è comunque la prima volta che vengono trovate delle tombe dove gli umani risultano sepolti insieme al loro cane, quasi che il loro miglior amico sia stato destinato e seguirli nell'ultimo viaggio.

Il protocollo

La principale autrice dello studio, Tuija Kirkinen - ricercatrice presso il dipartimento di culture dell’Università di Helsinki - ha effettuato l’analisi dei materiali di origine vegetale e animale ed ha trovato anche fibre vegetali provenienti, probabilmente, da salici o ortiche. Fibre che potrebbero essere servite per la realizzazione di reti da pesca, sacche o cordicelle necessarie ad attaccare tra loro parti di vestiti.

Quello sviluppato per cercare fibre e frammenti nel terreno sarebbe stato un protocollo particolarmente lungo ma avrebbe prodotto ottimi risultati. "Il lavoro è davvero lento e mi ha davvero fatto sobbalzare il cuore quando ho trovato minuscoli frammenti di indumenti del passato e arredi funerari, soprattutto in Finlandia, dove tutte le ossa incombuste tendono a decomporsi“, ha detto l’esperta. In ogni caso “tutto questo ci dà una visione molto preziosa delle abitudini di sepoltura nell’età della pietra, indicando come le persone avevano preparato il bambino per il viaggio dopo la morte“.

 

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