Incredibile sorpresa sotto un tempio di 3mila anni: tunnel sconosciuti con architetture mai rilevate prima
Gli studiosi ritengono che il complesso peruviano abbia sempre avuto una funzione cerimoniale. Individuate anche una galleria particolare e due ciotole in pietra col simbolo del condor. Secondo l'archeologo John Rick c’è "una forma di costruzione mai vista”
Stando alle stime ufficiali l’insediamento del tempio Chavin de Huàntar, nella regione di Ancash in Perù, risale a circa 3mila anni fa. Ultimamente un gruppo di archeologi vi ha fatto una scoperta eccezionale: ha trovato un sistema di tunnel sconosciuti al di sotto delle costruzioni. I corridoi sotterranei presenterebbero degli elementi architettonici mai rilevati in precedenza ed attribuibili alla cultura Chavin.
Il sito
La storia del sito è articolata. Il tempio di Chavín de Huántar, entrato a far parte del patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1985, risulta occupato già nel 3mila a.C. e sono presenti rovine e manufatti risalenti al 1200 a.C. La cultura pre-Inca degli Chavin è invece collocabile tra il 900 e il 500 a.C.
Gli studiosi ritengono che il complesso abbia sempre avuto una funzione cerimoniale e di ritrovo per i pellegrini. Non si esclude fosse anche il luogo dove venivano alloggiati gli oracoli.
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Le strutture sotterranee
Il team di archeologi ha spiegato di aver scoperto sotto l’area templare 35 tunnel interconnessi. E’ stata individuata inoltre una galleria cerimoniale e sono state portate alla luce due ciotole probabilmente utilizzate per i riti, una delle quali con la raffigurazione del condor andino. Per questo la galleria è stata chiamata Galleria del Condor.
Le ciotole di pietra
La ciotola in pietra, di 40 libbre e alta circa 10 pollici, ha scolpita la testa del condor su un lato, sull’altro c’è la coda e nella parte centrale le ali. La seconda ciotola, più o meno della stessa dimensione, mostra un design più semplice anche se presenta un bordo raffinato.
La scoperta dei tunnel
Stando alle notizie di stampa gli archeologi dell’Università di Stanford - del programma di ricerca e conservazione archeologica del sito - ipotizzarono la presenza di gallerie già nel 2019, quando individuarono un piccolo condotto in un edificio del tempio (quello D). Gli approfondimenti tuttavia furono rinviati a causa della pandemia. Ora però gli studiosi hanno accertato l’esistenza della misteriosa rete di tunnel e della galleria cerimoniale.
Secondo l'archeologo John Rick dell'Università di Stanford, che coordinava il team, si tratta di un passaggio molto insolito: "Una forma diversa di costruzione che ha caratteristiche di periodi precedenti che non abbiamo mai visto”. Ad avviso dell'esperto i tunnel potrebbero essere stati costruiti molto tempo prima delle gallerie principali del tempio.