L’orribile storia delle streghe di Salem giustiziate per commercio col diavolo: la ricostruzione di professor Barbero
Nessuna prova conferma i sospetti di stregoneria. A distanza di tre secoli rimane un episodio traumatico nella storia degli Stati Uniti. Il noto storico lo ricostruisce su Rai Storia. E si è parlato anche delle streghe italiane
Una delle vicende più inquietanti sugli orrori che hanno riguardato donne accusate di essere delle streghe si è consumata in America. Interessante a questo proposito la trasmissione sull’argomento a cura del professor Alessandro Barbero. La storia è nota, anche se non è inutile riassumerla.
Nella città di Salem, Massachusetts, nell'anno 1692, venticinque persone accusate di stregoneria e commercio con il diavolo vengono giustiziate dalle autorità locali e alcune dozzine imprigionate. È la storia delle streghe di Salem, ricostruita anche da professor Barbero in a.C.d.C., e andata in onda giovedì 18 aprile alle 21.10 su Rai Storia.
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Nessuna prova
Nessuna prova conferma i sospetti di stregoneria, se non le denunce di alcune fanciulle che si lamentano di essere state stregate dalla loro serva, vicina di casa o conoscente. Tre secoli dopo, questa tragedia all'interno di una comunità di protestanti puritani di origine inglese, solleva ancora molte domande e rimane un episodio traumatico nella storia degli Stati Uniti.
"Per i coloni dell’epoca, Salem era l’ultimo avamposto civilizzato prima della natura selvaggia e dei territori degli indiani. Gli abitanti della colonia inglese si sentivano quindi sperduti e vulnerabili, in un contesto di precarietà, dove la Guerra di re Filippo, caratterizzata da continui scontri tra i coloni e le tribù di nativi, aveva fatto vacillare i principi e la rigorosità puritana. Sentendosi abbandonati dalla benevolenza di Dio, gli abitanti di Salem furono portati a vedere Satana in ogni dove, soprattutto nei più deboli e indifesi, come se fossero un perfetto capro espiatorio per lo sfogo della tensione accumulatasi nell’aria”, spiega un approfondimento di Sapere.it.
In quella piccola comunità ad un certo punto si diffuse un fenomeno pericolosissimo: una psicosi fanatico religiosa da cui fu impossibile tornare indietro.
Il fatto scatenante
Era il 1692, e - come si legge su un bell'articolo di lavaligiagialla.it - Betty Parris e Abigail Williams, figlia e nipote del parroco di Salem, iniziarono ad avvertire strani malesseri. Le ragazzine si incontravano spesso a casa del religioso, dove ogni giorno, lavorava la schiava di casa, Tituba Indian. Di origine caraibica, la giovane praticava l’obeah, una forma di magia rituale. Le ragazzine si divertivano ad predire quale sarebbe stato il loro futuro marito con un oggetto simile ad una sfera magica, incoraggiate, probabilmente per gioco, da Tituba. Ma in quei tempi non era saggio giocare in quel modo.
Le ragazze - a quanto pare - si lasciarono suggestionare dal gioco. Una cominciò a dire di aver visto nella sfera uno spettro. Le due presero – almeno secondo le cronache – a comportarsi in modo anomalo, a strisciare per terra, ad abbaiare. Quando le affidarono ai medici nessuno riuscì a trovare una spiegazione razionale. Anche altre quattro amiche di Betty ed Abigail iniziarono ad avere strani comportamenti. Convulsioni, gesti violenti, urla improvvise. Così i genitori, preoccupati, si rivolsero al reverendo Parris e al medico del villaggio. Alla fine si concluse che l’unica spiegazione di quegli strani fatti poteva essere solo la possessione demoniaca.
Iniziò così una violenta caccia alle streghe in un clima da vero fanatismo religioso.
“Le bugie, gli inganni e le ingiurie delle ragazze continuarono senza sosta. Una di esse, nel corso di una seduta del processo, arrivò ad indicare la finestra dicendo che riusciva a vedere le streghe che si raccoglievano in quello stesso istante per un sabba sul prato antistante la Casa delle Adunanze. Gli astanti erano terrorizzati, il clima di psicosi aumentava sempre più.”, spiega un articolo di qualche anno fa firmato da Giulia Battistotti su Amantidellastoria.it.
Furono processate per stregoneria donne e uomini innocenti.
Circa 144 persone in totale. E più di 20 furono condannate a morte per stregoneria o morirono a causa delle torture.
Streghe italiane
Dagli Stati Uniti all'Italia: Eccellentissima Strega. Tre processi dell'Inquisizione racconta poi le storie di tre donne vissute tra Modena e Bologna in un arco di tempo che va dal 1539 al 1636 e finite tra gli ingranaggi del Tribunale dell'Inquisizione con l'accusa di stregoneria, sortilegi e malefici, attraverso i documenti storici e i verbali processuali custoditi dall'Archivio di Stato di Modena. Sono state ricostruite tutte le fasi della caccia alle streghe: le testimonianze dei delatori, la detenzione delle imputate, gli interrogatori serrati degli inquisitori, le torture, l'abiura e il pentimento finale.
Il mondo ortodosso contro quello popolare
In pratica lo scontro tra due mondi: uno colto e ortodosso che si esprime in latino e ricerca ogni forma di dissidenza, ed uno popolare in cui si tramandano i saperi e le superstizioni che, alle accuse, risponde in volgare.
Le accuse di stregoneria, nel fondo dell'Inquisizione dell'Archivio di Modena come in tutti gli altri archivi, riguardano essenzialmente donne ritenute pericolose agli occhi della comunità in cui vivono: si tratta di guaritrici, vedove, erbarie e meretrici. A commentare i tre casi gli storici Grazia Biondi, Vincenzo Lavenia, Gian Luca D'Errico e Matteo Duni. Un modo per riflettere sulla storia delle donne e sulle origini dei pregiudizi attorno ad alcune figure femminili considerate destabilizzanti per l'ordine sociale.