Nella tomba i resti di una sciamana di 10mila anni fa, la stranezza? La mano non è normale
Il ritrovamento nel sito archeologico di Motza sulle alture di Gerusalemme. Le antiche culture ritenevano la polidattilia un segno di distinzione e di possesso di eccezionali doti spirituali. La donna magica

Uno strano ritrovamento, circondato da un’aura di mistero, è stato fatto nelle alture di Gerusalemme poco tempo fa. In una tomba nel sito archeologico di Motza, risalente al neolitico, ovvero a circa 10mila anni fa, erano custoditi i resti di una donna, probabilmente una sciamana. La stranezza? Il corpo presentava una caratteristica particolare: aveva sei dita nella mano sinistra.
Il singolare ritrovamento è stato oggetto di uno studio pubblicato dalla rivista Atiqot.
Un potente segno distintivo
La caratteristica della donna, nota scientificamente come polidattilia, era ritenuta nelle antiche culture come un segno di distinzione e di possesso di doti spirituali fuori dal comune. Secondo gli archeologi Hamoudi Khalaily, Ianir Milevski e Anna Eirich-Rose, direttori degli scavi per l'Israel Antiquities Authority, l'analisi anatomica dei resti indica che la persona aveva circa 15 anni al momento della morte.
L'ipotesi del suo ruolo importante nella società neolitica è avvalorata dal rinvenimento di molti oggetti funerari di pregio come collane di pietra verde e gioielli di madreperla, spesso associati a figure spirituali come sciamani o streghe. Con probabilità si trattava di una donna magica.

Il ricchissimo sito di Motza
Gli scavi archeologici di Motza, condotti tra il 2018 e il 2020, hanno consentito il recupero di una delle maggiori concentrazioni di insediamenti del Neolitico preceramico B della regione. Le indagini hanno permesso di comprendere meglio la vita e le credenze spirituali di queste antiche comunità. Numerose sepolture sono state rinvenute all'interno delle case, sotto i pavimenti e accanto ai muri degli edifici. La maggior parte degli individui veniva sepolta con ornamenti come bracciali di pietra, pendenti e perline realizzati con materiali esotici.
Gli studiosi ipotizzano che i braccialetti di pietra fossero collegati a riti di transizione tra la vita e la morte. I ragazzi li indossavano fino alla pubertà, quando partecipavano a una cerimonia di iniziazione. Coloro che morivano prima di raggiungere l'età adulta venivano sepolti con i loro braccialetti.
L'importanza del neolitico
Il Neolitico segnò una svolta nella storia dell'umanità, con l'abbandono del nomadismo, la fondazione di insediamenti stabili e lo sviluppo di nuove tecnologie come l'addomesticamento di piante e animali. Queste innovazioni trasformarono non solo l'economia, ma anche i sistemi di credenze e i rituali.