Lo shock degli archeologi: la Sala di Re Artù è più antica di 4mila anni rispetto a quanto credevano. Il mistero di quella struttura
Gli studiosi ritenevano che risalisse al Medioevo. L'analisi con la luminescenza stimolata otticamente (OSL) indica che la struttura fu costruita addirittura nel periodo neolitico
Il misterioso monumento fatto di terra e pietra si trova in una zona remota di Bodmin Moor, in Cornovaglia, e viene ritenuto molto antico. Lo chiamano Sala di Re Artù, ma la sua vera origine rimane incerta ed enigmatica. Di recente poi la scoperta straordinaria e sconvolgente: ha almeno 5mila anni, ovvero 4mila anni in più di quanto gli archeologi ritenessero finora. Pensavano infatti che la King Arthur's Hall fosse stata costruita nel Medioevo. Gli ultimi scavi hanno dimostrato invece che fu edificata – addirittura – nel Neolitico.
Il monumento di pietra
Il monumento è costituito da 56 pietre in posizione eretta e parzialmente sepolte. Gli archeologi hanno concluso che è antico quanto Stonehenge. Sarebbe stato costruito infatti tra 5.000 e 5.500 anni fa nel Neolitico medio.
In Gran Bretagna o altrove non esiste comunque nulla di simile e lo scopo del monumento rimane sconosciuto.
"La notizia che la King Arthur's Hall è di origine neolitica – ha dichiarato Phil McMahon, ispettore dei monumenti antichi presso l'Historic England - è entusiasmante e aggiunge una significativa profondità temporale a questo sito enigmatico".
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Sito preistorico
Sebbene la struttura sia classificata da Historic England come un recinto medievale destinato agli animali, gli studiosi hanno dovuto concludere che si tratta di un sito preistorico in ragione delle sue pietre erette, dell'orientamento nord-sud e della ubicazione in un'area di Bodmin Moor che ospita numerosi altri reperti molto antichi.
La datazione
Lo scavo ha consentito una datazione da parte degli specialisti delle Università di Reading, St Andrews e Newcastle. Tale datazione, basata sull'analisi della luminescenza stimolata otticamente (OSL), indica che la struttura fu costruita alla fine del IV millennio a.C., ovvero nel periodo neolitico. Dal monumento sono stati raccolti anche dei campioni per verificare l’esistenza di resti fossili di piante e animali, inclusi semi, polline, insetti e uova di parassiti. Si è così stabilito col metodo del radiocarbonio che il suo riempimento iniziò nel periodo tardo preistorico (2.000–2.500 anni fa) e continuò in quello medievale (500–1.000 anni fa).
Secondo gli esperti l’utilizzo nei secoli successivi era però molto diverso da quello di migliaia di anni prima. Anche se, come si diceva, c’è incertezza sullo scopo originale del sito. Per gli archeologi potrebbe essere stato un luogo sacro, di ritrovo e cerimonie. Ma gli antichi neolitici potrebbero anche averlo utilizzato per scopi molto diversi.