Pozzo di San Patrizio, uno studio rivela: costruito secondo la Sequenza di Fibonacci e non solo. I significati esoterici
L’opera rinascimentale di Antonio da Sangallo, con la sua meravigliosa doppia scala elicoidale, contiene parecchie implicazioni matematiche, come la successione numerica in cui ogni numero è la somma dei due precedenti oltre alla costante 1,618

Ad Orvieto c’è una grande meraviglia di ingegneria ed architettura risalente a 5 secoli fa. Tantissimi sanno di cosa stiamo parlando, non tutti però ne conoscono alcuni aspetti arcani. Da questo punto di vista il Pozzo di San Patrizio merita un approfondimento da parte della nostra rubrica Archeologia e mistero. Partiamo allora dall’inizio.
Il Pozzo è una straordinaria opera di ingegneria rinascimentale, progettata dall'architetto Antonio da Sangallo il Giovane nel 1527 su commissione di Papa Clemente VII. La sua principale funzione era quella di garantire l'approvvigionamento idrico della città in caso di assedio. Tuttavia basta una considerazione più attenta della sua struttura per scoprire come nasconda riferimenti matematici e simbolici che lo rendono un vero e proprio enigma architettonico.
La doppia scala elicoidale
Il pozzo è profondo circa 53 metri e ha un diametro di 13 metri. La sua particolarità principale è la presenza di una doppia scala elicoidale indipendente, progettata per consentire agli animali da soma di trasportare l'acqua senza ostacolarsi a vicenda: una rampa serviva per la discesa e l'altra per la risalita. Questo sistema, oltre ad essere funzionale, ha suscitato interesse per le sue implicazioni matematiche.
Il Legame con la Sequenza di Fibonacci e la Sezione Aurea
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che la doppia elica del pozzo possa essere ispirata alla sequenza di Fibonacci, una successione numerica - resa famosa anche da film come Il codice da Vinci - in cui ogni numero è la somma dei due precedenti (1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, ecc.). La disposizione delle scale e la loro curvatura potrebbero seguire proporzioni riconducibili a questa sequenza, così come avviene – ed è da tener presente - in molte strutture naturali, dalla disposizione dei petali dei fiori alla spirale delle conchiglie.
Il rapporto con la sezione aurea
Un altro aspetto affascinante è la relazione tra il Pozzo di San Patrizio e la sezione aurea. Ovvero l’esistenza della costante matematica (circa 1,618) che si ritrova in numerose opere d’arte e architetture rinascimentali. Si ipotizza infatti che il rapporto tra il diametro del pozzo e la lunghezza complessiva del percorso delle scale possa avvicinarsi alla proporzione aurea, conferendo alla struttura un’armonia geometrica intrinseca.

Di recente l'argomento è stato affrontato da Luciano Cencioni, medico e grande appassionato di storia, che ha studiato le proporzioni del Pozzo e ne ha individuato sorprendenti corrispondenze con la celebre costante (1,618, appunto). "Nel mondo esistono opere eterne, caratterizzate da una struttura matematica che ne determina l'armonia e la bellezza oggettiva – ha spiegato Cencioni - Ne sono esempi la Piramide di Giza, il Partenone, la Cappella Sistina, la Gioconda e persino l'uomo Vitruviano. Tutte queste opere condividono un rapporto numerico preciso, che il nostro cervello riconosce istintivamente come bello".
"La bellezza dei numeri si identifica nella sezione aurea - ha continuato Cencioni - una proporzione matematica conosciuta fin dall'antichità e riscoperta da Keplero nel 1611 attraverso lo studio della sequenza di Fibonacci". Anche il Pozzo di San Patrizio seguirebbe dunque questa logica numerica. "Se prendiamo il diametro del cilindro interno, pari a 4,65 metri, e lo moltiplichiamo per la costante di Fidia (1,618), otteniamo circa 7,5 metri", sostiene lo studioso. "Sommando questo valore al diametro interno, arriviamo a 12,17 metri, praticamente quello del cilindro esterno, che è di 12,20 metri e questo dimostra che la proporzione aurea è presente nel progetto del Pozzo".
Simbologia e significati esoterici
Il monumento orvietano è dunque qualcosa che va oltre la bellezza esteriore e l'ingegno costruttivo. Del resto, il Pozzo di San Patrizio è stato spesso associato a simbolismi profondi. In passato, il nome richiamava una leggenda irlandese secondo cui San Patrizio avrebbe avuto visioni del Purgatorio in un pozzo senza fondo. Questo collegamento ha alimentato interpretazioni esoteriche, secondo le quali il pozzo simboleggerebbe un cammino di purificazione o di conoscenza, un viaggio dall'oscurità alla luce, in perfetta sintonia con il concetto di elevazione spirituale presente nell'architettura rinascimentale.
In definitiva il Pozzo di San Patrizio continua a essere un luogo di gran fascino e mistero, non solo per la sua ingegneria straordinaria, ma anche per i possibili richiami matematici e simbolici. La sua possibile connessione con la sequenza di Fibonacci e la sezione aurea rappresenta senza dubbio un elemento seducente che conferma come arte, scienza, spiritualità e mistero possano fondersi in un'unica opera immortale.