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Scoperte in Campania delle piramidi allineate con la Cintura di Orione come quelle egizie

Tutto ebbe inizio nel 2008, quando un ricercatore notò la somiglianza tra quelle colline e le piramidi di Visoko in Bosnia. Sul tema è in atto una profonda discussione: opere umane o fenomeni geologici? E, nel caso, chi le avrebbe realizzate e quando?

Ignazio Dessi'di Ignazio Dessi'   

In questo momento le piramidi sono di gran moda, specie dopo che un team italiano ha annunciato la scoperta di arcane e gigantesche strutture sotto quelle di Giza. Ma queste straordinarie costruzioni non si trovano solo in Egitto o in Sudamerica. Qualche tempo fa ha destato sorpresa – e discussioni - l’annuncio della scoperta in Brianza, in Lombardia, di quelle che vengono da molti ritenute delle piramidi, le cosiddette piramidi di Montevecchia. In effetti parlare di questo tipo di monumento in Italia non può che sollevare meraviglia e sollevare diatribe. Ma il caso lombardo non basta.

In seguito è stata diffusa un’altra notizia che riguarda la Campania. Infatti, nelle province di Caserta e Benevento, si ergono quattro enigmatici rilievi collinari che, per la loro forma piramidale, continuano a suscitare interesse e dibattito tra studiosi e appassionati. Le misteriose formazioni sono ubicate rispettivamente nei pressi di Sant'Agata de' Goti, Montesarchio, Moiano (Benevento) e Caiazzo (Caserta).

La somiglianza con quelle della Bosnia

Tutto risalirebbe al 2008, quando un ricercatore, Leonardo Benedetto Romano, notò la somiglianza tra la collina Ariella, situata a Sant'Agata de' Goti, e le presunte piramidi di Visoko in Bosnia-Erzegovina. La particolare conformazione del sito si univa poi al fatto che, nelle sue vicinanze, erano state rinvenute strane sfere di pietra di varie dimensioni, simili a quelle trovate in particolare in Costarica ma anche in Bosnia e in Sardegna a Monte d'Accoddi (importante sito archeologico prenuragico risalente – a detta degli archeologi - a un periodo tra il 4000 e il 3650 a.C.)

Poco tempo dopo, altre due piramidi venivano individuate a Caiazzo e Moiano. Particolarmente rilevante la piramide di Caiazzo, che si erge isolata in una pianura ed è eccezionalmente delineata nella sua forma. Nei suoi dintorni sono stati scoperti resti di mura megalitiche attribuite agli Osci, antica popolazione italica. La quarta possibile piramide è stata infine localizzata a Montesarchio.

La cava avviata e abbandonata

Per quanto concerne la piramide di Sant'Agata dei Goti, facendo una veloce ricerca su Internet, si apprende come negli anni 50-60 sia stato tentato l’avvio di un'attività di cava estrattiva, sullo spigolo a nord. Probabilmente – dice qualcuno – nell’intento di utilizzare il materiale con cui è costruita la piramide, come già accaduto per quella di Barnenez in Bretagna. Nel caso della piramide campana la cava, tuttavia, venne quasi subito chiusa. Si ignorano i veri motivi della decisione.

Cosa davvero particolare e intrigante è l'allineamento di queste quattro strutture in una maniera che ricorderebbe molto la disposizione delle stelle nella Cintura di Orione. La stessa disposizione, insomma, delle tre grandi piramidi egizie. Particolare questo che accresce ulteriormente il mistero sulla origine di tali colline piramidali. La stessa disposizione, va ricordato, sarebbe stata riscontrata nelle piramidi lombarde.

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La discussione in atto

Ovviamente sul tema è in atto una profonda discussione sulla natura di queste formazioni: sono opere umane o semplici fenomeni geologici? E, nel caso, chi le avrebbe realizzate e quando? Alcuni ricercatori ipotizzano un'origine antropica, forse legata a civiltà antiche come gli Osci, altri tendono a considerarle il risultato di processi naturali, come l'erosione e l'attività tettonica.

La verità però, in definitiva, è una soltanto: ad oggi, non esistono prove definitive che confermino l'una o l'altra ipotesi. Le piramidi della Campania rimangono pertanto un affascinante enigma, stimolando curiosità e proponendo ulteriori ricerche per dipanarne il mistero.

In ogni caso, che siano avvolte da un certo magico alone è confermato dal fatto che appartengono da secoli alla tradizione più nascosta della zona, rappresenterebbero l’oggetto di molti segreti custoditi dalla popolazione del luogo e sarebbero oggetto di interesse da parte di alcune comunità esoteriche locali. Ce n'è abbastanza per suscitare intriganti curiosità.

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Daniela Amenta

Sono giornalista. E ho scritto anche tre libri diversissimi tra loro: un giallo...

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1993 - Diploma triennale come attore dell'Accademia d'arte drammatica della...

Ignazio Dessi'

Giornalista professionista, laureato in Legge, con trascorsi politico...

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Giornalista professionista dal 1991, fiorentino del 1959, si occupa di cultura e...

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