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'Serial Killer Exhibition', dalla saponificatrice di Correggio allo squartatore di Yorkshire: la mostra

Crimini efferati e spietati assassini. Ci sono anche il cannibale di Rotenburg e la mannaia del Mostro di Milano. In esposizione oggetti e armi dei delitti più violenti. Oltre mille reperti provenienti da tutto il mondo. Dal 14 ottobre nelle ex carceri della Rocca Colonna a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma

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La mostra di cui parliamo oggi, Serial Killer Exhibition, è senz’altro insolita, curiosa e intrigante. Milleduecento metri quadri di esposizione, oltre 1000 reperti provenienti da 50 collezionisti di tutto il mondo del valore complessivo di circa 3 milioni di euro, 100 vetrine, 400 banner illustrativi e 1 corpo umano nella sezione anatomia per un percorso di oltre 2 ore attraverso 20 sale a tema su 3 diversi livelli. Questi i numeri della mostra che racconta la vita e i crimini degli assassini seriali più spietati di tutti i tempi che sarà inaugurata il 14 ottobre nelle ex carceri della Rocca Colonna a Castelnuovo di Porto, provincia di Roma.

Una mostra mai vista

"Non solo questa è una mostra mai vista nel territorio romano – ha spiegato il criminologo Maurizio Roccato che ha curato la mostra per la società Venice Exhibition – ma è certamente la prima mostra al mondo dedicata ai serial killer allestita all’interno di un ex carcere, un luogo iin cui si è conclusa la vita di molti di questi assassini"

I visitatori quindi potranno osservare gli occhiali di Jeffrey Dahmer venduti recentemente alla cifra monstre di 150mila dollari, il freezer, recuperato direttamente dalla scena del crimine, in cui Armin Meiwes, il Cannibale di Rotenburg conservava i pezzi di cadavere, la cucina di Leonarda Cianciulli, la Saponificatrice di Correggio, che nel 1940 produceva dolci e saponette ottenute dalle sue vittime femminili, gli indumenti di Peter Sutcliffe, lo Squartatore di Yorkshire, la targa originale della Fiat 127 blu coinvolta nel secondo duplice omicidio del Mostro di Firenze, la mannaia usata da Antonio Boggia, 'Il mostro di Milano'.

Il lato oscuro dell’umanità

Viene esposta, insomma, la più grande collezione al mondo di scritti e disegni autentici e autografati dai serial killer. "Si tratterà di un'immersione nel lato più oscuro dell'umanità in cui il crimine è il filo conduttore – ha continuato il criminologo – ma sarà anche un modo per ricordare le vittime, troppo spesso dimenticate, attraverso il loro volto accompagnato da nome, cognome e data di uccisione. E’ certamente una mostra di grande impatto – ha concluso Roccato - ma soprattutto dall’elevato valore scientifico ed infatti terminata l’esposizione di Roma partirà per un tour mondiale".

Nelle sale dell’ex carcere verrà inoltre esposta per la prima volta al pubblico la più grande collezione al mondo di scritti e disegni autentici e autografati dai serial killer, alcuni dei quali realizzati pochi istanti prima la loro esecuzione. Grande spazio sarà riservato agli assassini internazionali come Issei Sagawa, il giapponese killer cannibale, Anatolij Moskvin e le sue bambole umane, le lettere autografe di Aileen Wuornos 'l’Adescatrice delle Autostrade' e del famigerato Ted Bundy.

I contenuti multimediali  

La mostra, sarà arricchita anche da numerosi contenuti multimediali: alcuni teatri di eventi delittuosi, come su un set di Csi, saranno 'visitabili' virtualmente tramite appositi visori per realtà immersiva e schermi touch-screen che consentiranno di consultare fatti e verificare la propria conoscenza degli omicidi seriali. 

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