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Con Memorabile Ipermoda al MAXXI di Roma si legge il passato per guardare al futuro

La mostra propone un dialogo tra museo, concetto e abito fino al 23 marzo 2025. L’abito diventa un terreno di analisi di gusti, desideri, speranze e paure, in grado di raccontare un’intera epoca.

Giacomo Pisanodi Giacomo Pisano   
Con Memorabile Ipermoda al MAXXI di Roma si legge il passato per guardare al futuro

La moda, per chi sa leggere tra le righe, non è mai solamente una questione di design e vestiti quanto una traccia del sentire sociale tradotta nella materia, idee che si fanno vestiti e permettono di riflettere sul tempo che viviamo. L’abito diventa un terreno di analisi di gusti, desideri, speranze e paure, in grado di raccontare un’intera epoca.

Una storia per immagini

Abiti, materiali d’archivio, video e accessori sono gli strumenti offerti al pubblico per prendere coscienza della creatività, dell’inventiva, dei linguaggi e dei codici estetici che attraverso simboli e rimandi sono parte integrante di un’industria dalle infinite specializzazioni e professionalità. Una sorta di lente per indagare domande che la moda oggi si impone di affrontare cercando soluzioni e dimostrando la sua capacità di rispondere e adattarsi ai cambiamenti sociali, politici, economici e culturali.

“Memorabile. Ipermoda”, a cura di Maria Luisa Frisa e in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana, è ospitata al MAXXI, già luogo di importanti scambi intellettuali tra parola scritta e immagine, che consolida il suo ruolo cardine nel promuovere il dialogo tra moda e museo.

Le stazioni della moda

Il percorso espositivo si snoda attraverso tappe scandite da scene in sequenza, che immergono lo spettatore guidandolo alla scoperta dei luoghi immaginifici creati dal genio dei designer. La visione artistica che sovrintende la creazione permette di mescolare intelligentemente haute couture e brand indipendenti, favorendo l’interazione e migliorando la qualità del dialogo tra i pezzi, sfruttando al meglio lo straordinario spazio arhcitettonico. Lo scopo è emozionare, stimolare l’immaginazione, immergere nel sogno. Oggi più che mai, è necessario mantenere una componente magica, onirica nella moda, per permettere alla fantasia e alla leggerezza di materializzarsi in splendidi prodotti. Viktor&Rolf, insieme alla couture di Christian Dior nell'interpretazione di Maria Grazia Chiuri e a quella inaspettata di Schiaparelli secondo Daniel Roseberry, e di Balenciaga secondo il progetto di Demna Gvasalia, le esplorazioni concettuali di Jonathan Anderson e quelle politiche di Virgil Abloh per Louis Vuitton, le visioni del maschile secondo Thom Browne e Craig Green sono solo alcune delle suggestioni proposte da “Memorabile Ipermoda”.

Made in Italy

Grande spazio anche ad alcuni dei nomi nostrani più celebrati a livello internazionale come Giorgio Armani, Miuccia Prada, Dolce&Gabbana, Valentino, Marni, fino alla nuova generazione di designer rappresentata da ACT N°1 e Marco Rambaldi. In mostra anche una scultura di Bvlgari ideata dall’artista Francesco Vezzoli, a metà tra celebrazione e incertezza. Il dubbio è uno dei motori silenziosi di questa mostra, la ricerca di un’adeguata risposta alla sfida necessaria e indispensabile della sostenibilità.

La contemporaneità richiede al mondo della moda uno sforzo che esula dalla sola componente creativa e preme perché estro e genialità si accompagnino a una corretta e consapevole gestione dell’industria nel rispetto dell’ambiente. Perché leggere il passato ha senso solo se si progetta per il futuro

Giacomo Pisanodi Giacomo Pisano   
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