Tiscali.it
SEGUICI

Mar Nero, scoperti i relitti di 60 antiche navi: una è la più antica del mondo. Alcune hanno forme sconosciute

Gli scafi risalirebbero a varie epoche, da quella romana a quelle bizantina e ottomana. Uno risalirebbe a molti secoli prima di Cristo. Alcune navi avrebbero forme mai viste prima. L’area del ritrovamento è stata tenuta segreta

Ignazio Dessi'di Ignazio Dessi'   

Il Mar Nero si sta rivelando un vero e proprio scrigno di testimonianze archeologiche di enorme valore. Un vero e proprio gigantesco museo sottomarino. Le caratteristiche delle sue acque profonde, povere di ossigeno, hanno consentito la conservazione di un gran numero di relitti navali. L’ultimo eccezionale ritrovamento è di poco tempo fa. Sessanta imbarcazioni sono state individuate sui fondali di quel mare, al largo della Bulgaria, da una squadra di ricercatori intenti a studiare gli effetti dei cambiamenti climatici. Alcune di queste navi avrebbero forme mai viste prima.

Gli scafi risalirebbero a varie epoche, da quella romana a quelle bizantina e ottomana. Soprattutto il relitto romano sarebbe in eccezionali condizioni, nonostante i due millenni trascorsi nell’elemento liquido.

Video

Sarebbe stata la scarsa quantità di ossigeno presente a quelle notevoli profondità ad evitare il deterioramento dei relitti che contengono ancora i loro carichi. Sono state individuate, infatti, anfore, vari tipi di ceramiche, utensili e altri oggetti ancora alloggiati nelle stive. Le imbarcazioni più antiche, quelle romane, dovrebbero risalire al V secolo Avanti Cristo.

Ora gli esperti stanno studiando le navi, cosa che potrebbe richiedere anni. Ovviamente, per motivi di sicurezza, l’area precisa, dove è stata fatta la scoperta, viene tenuta segreta. Sulla vicenda comunque dovrebbe girare un documentario la Bbc.

Video

Si tratta davvero di una scoperta eccezionale e importante, prima di tutto per i contributi che quei preziosi scafi potrebbero offrire alla ricostruzione storica. Quella del Mar Nero potrebbe essere dunque, come hanno spiegato taluni studiosi, la scoperta di Archeologia subacquea più importante del nostro secolo. Il ritrovamento è stato effettuato nell’ambito del “Black Sea Project”, condotto dalla facoltà di Archeologia Marittima dell’Università di Southampton e finanziato dall’EEF (Expedition and Education Foundation).

Non è la prima volta comunque che il Mar Nero riserva simili incredibili sorprese. Nel 2019 fu data – per esempio – la notizia del ritrovamento nei suoi fondali - a circa 80 km al largo della città costiera bulgara di Burgas - di una nave in ottime condizioni risalente a 2400 anni fa. Sarebbero ancora presenti i banchi per i rematori e l’albero, elementi mai rinvenuti intatti, in precedenza, in relitti tanto antichi. L’imbarcazione sarebbe lunga 23 metri e somiglierebbe molto a certi scafi mercantili riportati  su vasi greci. Più precisamente a una imbarcazione dipinta sul vaso di Ulisse e le Sirene del IV secolo a.C., esposto al British Museum.

Il relitto del Mar nero. Potrebbe essere il più antico del mondo (Foto: Black Sea MAP/EEF Expeditions)

Archeologi increduli

La sua individuazione ha lasciato increduli gli archeologi. "Quando il Rov (veicolo telecomandato) è sceso giù e si è vista la nave apparire, così perfettamente conservata, è sembrato di tornare indietro nel tempo", ha detto alla Bbc Helen Farr, componente del team di archeologi autori della scoperta.

"Una nave che sopravvive intatta dall'epoca classica, che giace a duemila metri sotto l'acqua, è qualcosa che non ho mai creduto possibile", ha aggiunto il professore Jon Adams del Black Sea Maritime Archaeology Project (MAP). Il relitto verrà lasciato dove è stato rinvenuto ma un frammento è stato inviato all'Università di Southampton per la datazione e questa ha confermato che si tratta del "più antico relitto intatto noto al genere umano".

E’ davvero raro trovare relitti con quello stato di conservazione in mare. Attualmente la nave in questione è una delle più antiche finora rinvenute. Probabilmente la più antica in quelle condizioni. Certo, ci sono le imbarcazioni rituali egizie del periodo di Cheope, portate alla luce dagli archeologi sulle rive del Nilo, ma non bisogna dimenticare che, quelle, si trovavano sulla terraferma e non in mare.

Ignazio Dessi'di Ignazio Dessi'   
I più recenti
La mummia cinese (LI Wenying - Istituto di reperti culturali e archeologia dello Xinjiang)
La mummia cinese (LI Wenying - Istituto di reperti culturali e archeologia dello Xinjiang)
Sala dipinti (L. Trever, Pañamarca Digital, Denver Museum of Nature & Science)
Sala dipinti (L. Trever, Pañamarca Digital, Denver Museum of Nature & Science)
Le Rubriche

Daniela Amenta

Sono giornalista. E ho scritto anche tre libri diversissimi tra loro: un giallo...

Fabio Marceddu

1993 - Diploma triennale come attore dell'Accademia d'arte drammatica della...

Ignazio Dessi'

Giornalista professionista, laureato in Legge, con trascorsi politico...

Cinzia Marongiu

Direttrice responsabile di Milleunadonna e di Tiscali Spettacoli, Cultura...

Stefano Miliani

Giornalista professionista dal 1991, fiorentino del 1959, si occupa di cultura e...

Francesca Mulas

Giornalista professionista, archeologa e archivista, è nata a Cagliari nel 1976...

Giacomo Pisano

Giornalista pubblicista, laureato in archeologia medievale, da vent’anni si...

Cristiano Sanna Martini

In passato ha scritto per L’Unione Sarda, Il Sole 24 Ore, Cineforum, Rockstar...

Claudia Sarritzu

Giornalista, per 10 anni anni ha scritto di politica nazionale e internazionale...

Camilla Soru

Cagliaritana, studi classici, giornalista pubblicista, ha intrapreso la carriera...

Cronache Letterarie

Ho fondato Cronache Letterarie nel 2011 con un’attenzione a tutte le forme di...