Libreria multata perché espone i libri. Il comune: viola ordinanza sul decoro
"Arrivo a pensare che questa città abbia paura dei libri", dicono da una parte. "Nessun accanimento, abbiamo sempre adottato il principio di equità per far rispettare le regole", rispondono dall'altra. Cosa è successo
La polemica è singolare e riguarda una libreria che ha ricevuto una multa per aver esposto libri in vendita. "Arrivo a pensare che questa città abbia paura dei libri", dicono da una parte. "Nessun accanimento, abbiamo sempre adottato il principio di equità per far rispettare le regole", rispondono dall'altra. E' guerra a Pisa dopo che una storica libreria del centro storico, che ha esposto libri sulla soglia, è stata multata dai vigili urbani per avere violato un'ordinanza del sindaco in vigore da mesi per tutelare il decoro e per non avere pagato l'indennità dovuta per l'occupazione del suolo pubblico.
La diatriba
Da una parte la titolare della libreria, Rimedia Deffenu, dall'altra il comandante della polizia municipale, Elio Cappellini, che difende l'operato degli agenti. In mezzo la contrapposizione politica tra destra e sinistra, con alcune decine di persone che nei giorni scorsi hanno partecipato a un presidio di solidarietà davanti al negozio e criticato la maggioranza di centrodestra che governa la città bollandola di insensibilità alla cultura.
"Davvero i libri sulla soglia minano il decoro?"
"Trovo assurdo - ha detto Deffenu - dover pagare 100 euro per aver esposto dei libri sulla soglia della nostra libreria e, ancora di più, che al terzo richiamo sia disposta la chiusura di una storica libreria pisana per un'ordinanza che tutela il decoro. Davvero dei libri sulla soglia minano il decoro di una città? L'ordinanza in questione, perché per quanto riguarda il suolo pubblico siamo consapevoli di essere nel torto e pagheremo la sanzione senza discutere, ci impone di tenerli solo all'interno ma non possono certo essere assimilati alle chincaglierie che invece il provvedimento intende contrastare".
"Nessun accanimento"
La Giunta comunale per il momento non è intervenuta direttamente e la replica è stata affidata al comando della polizia municipale: "Stiamo effettuando controlli - ha detto Cappellini -, rispettando il principio di equità. Seguiamo le leggi e le ordinanze. Abbiamo elevato due sanzioni perché oltre alla violazione dell'ordinanza non abbiamo riscontrato l'autorizzazione al suolo pubblico, risalente al 2020. Quindi nessun accanimento: noi siamo un organo accertatore e non spetta a noi fare distinzioni tra le merci che i diversi negozi espongono". Da qui la riflessione conclusiva della proprietaria della libreria: "Parlerò con il sindaco e con l'assessore alla Cultura. Non capisco come un'ordinanza sia a tal punto cieca: davvero una ventina di libri su una soglia rischiano di far chiudere una storica attività?".