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In cosa consiste la vera ricchezza? La risposta di Umberto Galimberti e Piergiorgio Odifreddi al LEI Festival

Dal 1 al 3 dicembre a Cagliari scrittori, filosofi e psicologi dibattono sul tema. Perché la ricchezza non è solo Pil ma tenore di vita, soddisfazione nel lavoro e addirittura felicità

di Fabio Marceddu   
Piergiorgio Odifreddi e Umberto Galimberti (Foto Ansa)
Piergiorgio Odifreddi e Umberto Galimberti (Foto Ansa)

La città di Cagliari per il settimo anno si conferma la Capitale dei festival letterari, festival che indagano tematiche che sono il centro del nostro esistere, che affrontano temi atavici e irrisolti perché forse irrisolvibili, sospesi fra l'avere o l'essere, sguardi che cambiano punti di vista, nel momento stesso in cui si posano, o si pone il focus su un determinato argomento.

Lei è un festival che dura tutto l'anno, attraverso Letture Emozione Intelligenza, scava nel contemporaneo e rilegge quel che accade alla luce di una sincronia temporale.

Abbiamo raggiunto la “Capitana” che da anni è “La Dea ex Machina” di questa kermesse letteraria e ci siamo interrogati sul tema di quest'anno:

La ricchezza

Che cosa è la ricchezza? È insita nei concetti di tempo, memoria,  libertà, nell'essere soddisfatti di quello che facciamo, ma soprattutto è felicità, concetto quasi scontato ma che forse è la summa di tutte le ricchezze.

La ricchezza, come tema, è ampio e si ripromette di trovare (almeno ci prova) risposte ad interrogativi che si ripresentano con cronicità.

E su questo Tema, che pare essere il comune denominatore a tutte le longitudini e latitudini, fra tutti gli strati e gli “strali” della società in tutte le sue manifestazioni, si alterneranno per il terzo anno dal 1 al 3 dicembre, scrittori, filosofi, psicologi, saggisti, nella cornice del Teatro Doglio.

Sedici autori, tra cui la vincitrice del Premio Campiello 2023 Benedetta Tobagi, il matematico Piergiorgio Odifreddi, i filosofi Michela Marzano, Umberto Galimberti e Leonardo Caffo e lo psicologo Massimo Bustreo.

Piergiorgio Oddifreddi

Ma non solo, gli “eventi collaterali” sono quelli che durante tutto l'anno lavorano per trovare nuovi pubblici nelle periferie, per  creare e condividere nuovi spazi mentali e culturali.

E non solo a Cagliari, ma anche in altri centri della Città Metropolitana, fino a Sassari, i lettori attori (Angelo Trofa e Valentina Fadda) conducono le scuole di ogni ordine e grado nel viaggio di Lei, o con l'attrice Michela Atzeni e Trip Sardinya alla scoperta di Luoghi dove la bellezza è quadro e cornice.

Lei è molto di più di un acronimo, è una sineddoche del femminile e, in questo momento storico, abbiamo necessità di  riaffermare  un FEMMINILE più ampio, che straripi nelle sue accezioni “elementari e elementali”, nella sua essenza vitale che dà vita, e rivitalizza, che cresce senza infestare, che ama, senza rivendicare il possesso fine a sé stesso.

Lei Festival a Cagliari (Ufficio Stampa)

Apre il festival il 1 dicembre  Matteo Porru  con una lectio sulla ricchezza della memoria. Umberto Galimberti, presenza stabile del festival dalle origini, ragiona sul concetto di possesso, Francesca Coin indaga sul valore del tempo, Irene Facheris  le tematiche di genere.

Per la prima volta al Lei festival Piergiorgio Odifreddi, il  matematico eroe di due mondi (quando il mondo era diviso fra ovest ed est)  colui che ha “dato i numeri” insegnando sia negli U.S.A che nell' U.R.S.S (quel che era l'Unione Sovietica) l'esploratore di territori infiniti, come solo i numeri sanno essere.

Il 2 dicembre nella conferenza La misura della ricchezza (inizio ore 20:30, evento a pagamento tramite Box Office),  farà il punto sui misuratori asfittici e sterili, del prodotto interno lordo che tengono conto soltanto della produzione delle merci,  trascurando che individui e popolazioni sono molto più interessati ad altri indicatori, ovvero: il tenore di vita, la disoccupazione, l'alfabetizzazione, la soddisfazione nel lavoro e addirittura la felicità.

Ed oltre i debutti ci sono graditi ritorni che ci traghetteranno in questo viaggio sul tema in oggetto: Anna Rosa Buttarelli sull’economia dello splendore della vita, Michela Marzano e il valore della consapevolezza nel rapporto tra i generi, la ricchezza della Periferia raccontata da Fabio Marceddu e Vanessa Aroff Podda, mentre la ricchezza dei sogni sarà affrontata da Vittorio Lingiardi, infine Ugo Biggeri si interroga sul rapporto tra denaro e felicità.

Chiude il festival Benedetta Tobagi e le storie della Resistenza femminile.

Un festival ricco di spunti, di ospiti e sorprese, a partire dal 1 dicembre al Teatro Doglio.

di Fabio Marceddu   
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