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La vita e le opere di Jorit, il giovane street artist che parla con lo "Zar" e fa i selfie con lui

Ecco alcuni dei suoi lavori più belli. Il giovane artista ha dialogato col presidente russo durante un forum della gioventù a Sochi. Poi la foto insieme. I suoi murales sono ormai famosi in tutto il mondo

di Redazione Tiscali Cultura   

Il suo vero nome è Ciro Cirullo, ma nel mondo della street art è conosciuto come Jorit. La sua attività è non solo artistica ma anche culturale e di denuncia. Il bravissimo artista di strada napoletano è autore di opere molto belle, divenute famose. Durante un forum della gioventù a Solchi è riuscito a parlare con Vladimir Putin. Alla fine ha chiesto al presidente russo di fare una foto con lui. Ecco una fotogallery con alcune delle sue opere più belle.

Jorit, il murale di Raffaella Carrà (da Instagram)

Chi è Jorit

Jorit è nato nel 1990, a Quarto Flegreo, comune a nord-ovest di Napoli. Le sue opere sono ormai famose in tutto il mondo. Inizia a farsi conoscere nel 2011 quando alcune sue realizzazioni vengono  esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, MANN. Proprio nel capoluogo campano  realizza enormi dipinti su facciate cieche di palazzi di periferia e anche nel centro storico. Tanto per intenderci è lui l'autore dei murales di Pasolini e Angela Davis a Scampia e quello forse ancor più famoso di Maradona. Ma sono famosi anche quelli di GramsciMartin Luther King, Lucio Dalla, Rino Gaetano, Raffaella CarràJulian Assange e tanti altri.

Jorit, il murale di Julian Assange (Da Instagram)

Jorit è specializzato in arte urbana. Era salito alle cronache internazionali con la realizzazione, nel luglio 2023, di un murale su un palazzo bombardato di Mariupol.

Il murale con la bimba di Mariupol

L’artista ha legato il suo nome in modo particolare proprio al gigantesco graffito che rappresenta la bambina in lacrime sotto le bombe nella città ucraina sul Mar Nero conquistata dalle truppe russe nel 2022. "L'idea - ha spiegato - era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media occidentali spesso distorcono la realtà. Per esempio parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino".

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di Redazione Tiscali Cultura   
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