E' il miglior sito archeologico estero: un gioiello dell'archeologia. Ecco di quale luogo si tratta
Chiamata così in onore di Cesare Ottaviano Augusto, la città è stata premiata per la straordinarietà del sito dal punto di vista naturalistico, il legame profondo con l'Occidente, in particolare l'Italia, e l'innovazione tecnologica applicata all'archeologia
Cesarea Marittima, la città portuale a una sessantina di chilometri da Tel Aviv, in Israele, si è aggiudicata il premio Acta, Acrcheological & Cultural Tourism Award del Gruppo Italiano Stampa Turistica.
Chiamata Cesarea in onore di Cesare Ottaviano Augusto, la città è stata premiata come miglior sito archeologico estero. Le motivazioni: per la straordinarietà del sito dal punto di vista naturalistico, il legame profondo con l'Occidente in particolare l'Italia e l'innovazione tecnologica applicata all'archeologia.

La città che si affaccia sulle acque del Mediterraneo è divisa in due parti: l'acquedotto romano, costruito da Erode il Grande, del primo secolo avanti Cristo. E il parco archeologico. Entrando dall'ingresso settentrionale, attraverso la Porta dei Crociati, si trovano i resti di una città crociata. Si vede poi il Palazzo di Erode , fino all'anfiteatro di Erode, un ippodromo che era in grado di ospitare fino a 100mila persone.
Ponzio Pilato risiedette a Cesarea dal 26 al 36 d.C, come testimonia un'epigrafe con il suo nome ritrovata tra le rovine del teatro, e il cui originale si trova ora al Museo di Israele di Gerusalemme. Qui, a cesarea Marittima, nella regione della Giudea, l'apostolo Pietro battezzò il centurione Cornelio (primo pagano convertito al cristianesimo), mentre San Paolo vi soggiornò più volte e vi restò in prigione per due anni prima di essere trasferito a Roma perché si era appellato a Cesare in quanto cittadino romano. Forse il Vangelo di Luca fu scritto proprio qui. Infine, fu dal porto di Cesarea Marittima che partirono i primi cristiani.