Sconvolgente ritrovamento nello Stretto di Madura: i resti impossibili del popolo sommerso
E' una scoperta che riscrive la storia dell’evoluzione umana. Individuati ossa dell'homo erectus e frammenti di cranio sommersi, insieme a fossili animali e sedimenti, databili a circa 140.000 anni fa.
Un eccezionale ritrovamento è stato fatto nello Stretto di Madura, in Indonesia. Gli archeologi subacquei hanno riportato alla luce resti fossili attribuiti all'Homo erectus, l’antico antenato dell’uomo moderno. Gli archeologi olandesi e indonesiani coinvolti nel progetto hanno individuato ossa umane e frammenti di cranio sommersi, insieme a fossili animali e sedimenti, databili a circa 140.000 anni fa.
Secondo gli esperti, questa scoperta apre nuovi scenari sulla diffusione dell’uomo arcaico nel Sud-Est asiatico.
Il popolo della Terra Sommersa
Le analisi indicano che la zona oggi sommersa dello Stretto di Madura era, durante il Pleistocene, una vasta pianura abitabile collegata a Java e Madura. Qui si sarebbe sviluppata una comunità preistorica di Homo erectus, abituata a vivere lungo le coste e a sfruttare risorse marine e terrestri.
Tra i reperti sono stati trovati resti di fauna estinta, tra cui bovidi e cervidi, con segni di macellazione e fratture da estrazione del midollo osseo. Questi indizi suggeriscono che l’Homo erectus possedesse tecniche di caccia e di lavorazione molto più avanzate di quanto ipotizzato in passato.
Un tesoro archeologico sommerso
Il ritrovamento è avvenuto grazie a sofisticate tecniche di archeologia subacquea, che hanno permesso di individuare depositi fossili sotto diversi metri di sedimenti. Gli scienziati ipotizzano che la regione sia stata sommersa da innalzamenti del livello del mare avvenuti circa 120.000 anni fa, dopo l’ultima era glaciale.
La scoperta è considerata una delle più importanti dell’ultimo decennio in Asia, poiché rafforza la teoria secondo cui gli esseri umani arcaici erano già in grado di adattarsi agli ambienti costieri e forse di navigare tra le isole.
Impatto scientifico e prospettive future
Gli studiosi ritengono che questa Terra Sommersa rappresenti una finestra straordinaria sul passato: un laboratorio naturale per comprendere le strategie di sopravvivenza e di adattamento dei primi uomini.
Le ricerche continueranno nei prossimi anni per ricostruire la morfologia del paesaggio preistorico e verificare l’eventuale presenza di strumenti litici o resti di abitazioni.
Ne vale la pena, perché si tratta di testimonianze eccezionali. La riscoperta dell’Homo erectus nello Stretto di Madura non è solo una rivelazione scientifica, ma anche un invito a guardare sotto la superficie dei nostri oceani per ritrovare le radici dell’umanità. L’antica civiltà sommersa dell’Indonesia potrebbe custodire le risposte a uno dei più grandi misteri dell’evoluzione: quando e come l’uomo imparò ad attraversare i mari.





















