Armi segrete nella seconda Guerra mondiale: ne sono derivati oggetti e tecnologie che oggi utilizziamo
La corsa agli armamenti del conflitto mondiale ha dato il via a una rivoluzione tecnologica. Purtroppo sono nate nuove armi, ma le ricerche hanno prodotto anche oggetti di uso comune che influenzano la nostra vita o consentono ricerche spaziali

Purtroppo, come succede in occasione di qualsiasi conflitto, l’istinto distruttivo dell’uomo porta a sviluppare l’ingegno per costruire strumenti di morte in grado di assicurare la vittoria contro il nemico. Da quegli studi sono derivati però, in certi casi, anche degli importanti dispositivi di utilizzo civile. Il secondo conflitto mondiale, per esempio, è stato caratterizzato da una corsa agli armamenti da parte delle nazioni di tutto il mondo per ottenere un vantaggio sui loro avversari. Questa corsa agli armamenti disperata e, talvolta, leggermente ridicola ha dato inizio a una rivoluzione tecnologica che ha portato alla creazione di nuove armi, alcune delle quali sono ancora in uso, mentre altre si sono trasformate in oggetti di uso comune che oggi influenzano la nostra vita quotidiana.

Le armi segrete della Seconda Guerra Mondiale, la serie in sei episodi in esclusiva su History Channel (canale 118 e 409 di Sky) dal 4 marzo alle 21.00, racconta l'evoluzione di questi strumenti di morte. Si racconta come si sono trasformati nel corso delle battaglie nei cieli e nei mari fino allo scoppio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e come hanno influenzato, nel bene e nel male, il corso della storia. Dall'invenzione di un piccolo dispositivo top secret creato per migliorare il radar, il Magnetron, oggi presente nella maggior parte delle cucine sotto forma di microonde fino al racconto di un progetto nato per scopi pacifici ma che Hitler cercò di utilizzare per fini bellici: il cannone solare.

Partorito dalla mente del fisico Hermann Oberth, uno dei padri della missilistica moderna, nonostante il nome si trattava di un colossale specchio progettato per concentrare i raggi del sole. Nel 1929, lo specchio fu concepito come strumento per immagazzinare l'energia ma, con l'ascesa del Nazismo, a Oberth venne chiesto di convertire quell'idea in un prototipo di arma. I tedeschi investirono ben 3 milioni di marchi per cercare di svilupparlo e, nonostante il fallimento del progetto, molte delle ricerche sul cannone solare, hanno contribuito alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale che oggi orbita a 400 chilometri sopra di noi.

Oltre all'apparente follia dei progetti fantascientifici e irrealizzabili, si mette in luce come la rivoluzione tecnologica scaturita dalla corsa agli armamenti, abbia portato anche alla creazione di tecnologie che hanno cambiato, negli anni successivi, il nostro modo di vivere, spesso migliorandolo.
Certo sarebbe comunque auspicabile che il genere umano ricercasse il benessere collettivo e il proprio sviluppo senza bisogno di attendere gli inconcepibili disastri e orrori delle guerre.