'Genitori in ansia', come educare i propri figli a prendere il volo senza paura
Si fa un gran parlare di "generazione ansiosa" quando si pensa a bambini e adolescenti. Eppure, i genitori non sono esenti da responsabilità. Questo libro aiuta a superare le difficoltà e a far prendere il volo ai propri figli
Si fa un gran parlare di "generazione ansiosa" quando si pensa a bambini e adolescenti, quasi a voler significare la loro presunta "incapacità" a far fronte alle sfide della vita di tutti i giorni. Eppure, i genitori, che dovrebbero saper offrire ai propri figli una guida adulta e sicura, non sono esenti da responsabilità.
Una guida per educare i propri figli a prendere il volo
Lo spiega con un linguaggio semplice e diretto ma molto empatico lo psicopedagogista Stefano Rossi nel libro "Genitori in ansia" edito da Feltrinelli. Come un vero e proprio coach, proponendo numerosi esempi e riferimenti alla sua esperienza personale, Rossi costruisce una sorta di strumento che accompagna le mamme e i papà di oggi nel loro compito più difficile: quello di essere educatori responsabili, capaci di regalare ali ai propri figli, proteggendoli e dando loro delle regole ma senza mai dimenticare ascolto e tenerezza.
Il primo passo è guardarsi dentro per combattere angoscia e paura
Per l'autore, che focalizza la sua riflessione sul termine "speranza" come elemento imprescindibile per combattere ciò che blocca la nostra strada verso il futuro, ossia angoscia e paura, il primo passo da compiere per i genitori è quello di guardarsi dentro, osservando le proprie fragilità: un percorso di consapevolezza, innanzitutto per capire che tipo di figli siamo stati e a quale categoria di genitori apparteniamo, se siamo padri "disorientati" o "muti", o magari madri "ansoliotiche" o "vincenti".
Il maschile privato della gioia della cura e il femminile imprigionato
Dal delicatissimo compito della cura - e qui il discorso si apre ai danni fatti dalla cultura patriarcale, che ha imprigionato il femminile nella "cura come dovere" e ha privato il maschile della "gioia della cura" - all'equilibrio tra protezione e libertà, evitando l'ipercontrollo o l'assoluta assenza dei "no", e poi ancora le sfide della tecnologia sempre più pervasiva, fin dai primissimi anni di età, la scuola competitiva e la smania di avere: i temi sono tanti e complessi, e tutti richiedono senza dubbio una buona dose di coraggio, perché non è facile essere sinceri con il nostro io.
La gestione delle nostre emozioni
Tutto parte però dalla gestione delle nostre emozioni, da quel "vaso di pandora" che guardiamo sempre con una certa diffidenza, per paura che possa scoppiare: a questo proposito, soprattutto quando di fronte si hanno adolescenti rabbiosi e sfidanti, capaci di far male con le parole, Rossi suggerisce il telecomando delle emozioni, per far sì che in ogni confronto con l'altro prevalga sempre la parte riflessiva e non quella impulsiva.
Il genitore è un porto sicuro
Il genitore "è" la guida, deve restare un porto sicuro, un luogo in cui ogni figlio, anche il più problematico, possa sentirsi accolto, amato, protetto, e al tempo stesso spronato a vivere la propria vita. Non è un caso che l'autore parli, con una felice espressione, di "coraggio della speranza" e di "responsabilità dell'azione": con l'esempio, anche vacillando magari ma pronti sempre a rimettersi in piedi, dobbiamo mostrare ai nostri figli che "all'abisso si può resistere", evitando così che l'angoscia tolga senso a ogni cosa e insegnando loro a non aver paura del domani. STEFANO ROSSI, GENITORI IN ANSIA. TRASFORMA LE TUE PAURE NELLE ALI DI TUO FIGLIO (Feltrinelli, pp.240, 18 euro). (di Marzia Apice, ANSA).

















