Strano labirinto circolare millenario scoperto a Creta: gli archeologi non capiscono di cosa si tratta
L’enigmatica costruzione realizzata in pietra risalirebbe a circa 4mila anni fa. Ha un diametro di 48 metri ed occupa un’area di 1800 metri quadri. E' tornata alla luce durante i lavori di costruzione dell'aeroporto
Una misteriosa struttura circolare, simile alla gigantesca ruota di un carro, è venuta alla luce a Creta durante i lavori per la costruzione del nuovo aeroporto di Heraklion. L’enigmatica e labirintica costruzione, realizzata in pietra, risalirebbe a circa 4mila anni fa ma si ignora, allo stato, a cosa servisse veramente.
Gli archeologi la collocano nell’ambito della civiltà minoica (2700 a.C. – 1400 a.C.), quella dell'età del bronzo emersa sull'isola del mar Egeo, ma la ritengono qualcosa di diverso rispetto ai palazzi di Cnosso e Festo.
La struttura
Il complesso architettonico ha un diametro di 48 metri ed occupa un’area di 1800 metri quadri. Le mura, edificate su diversi livelli, hanno uno spessore medio di 1,40 metri e l'altezza massima arriva a 1,7 metri. All'interno della struttura centrale sono evidenti quattro zone in cui le pareti radiali si intersecano verticalmente. E’ situato su una collina (quella di Papoura) a 500 metri e – secondo il Ministero della Cultura greco – presenta alcune caratteristiche che richiamano le tombe minoiche. Basti pensare – si fa notare – alle pietre disposte in otto cerchi. Gli esperti non sono tuttavia riusciti a comprenderne la destinazione d’uso. In ogni caso la struttura viene attualmente considerata un elemento unico nell'ambito dell'archeologia minoica.
Stando ai reperti recuperati la struttura non sarebbe stata soggetta a un uso residenziale continuativo, bensì a un utilizzo periodico, probabilmente a scopo cerimoniale.
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La ricerca continua
La ricerca archeologica però continua e potrebbero emergere altre testimonianze utili a comprendere meglio la funzione della singolare opera.
Intanto si cerca di sbloccare i lavori di costruzione dell’aeroporto. La ministra della cultura Lina Mendoni, che è anche un’archeologa, ha detto che l’esecutivo e le autorità portuali cercheranno un luogo alternativo per edificare la stazione radar prevista sulla collina di Papoura. Una soluzione che assicuri la tutela dell’importante monumento archeologico e, contemporaneamente, la prosecuzione della realizzazione dell’aeroporto.
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