La Sovrintendenza la porta via, Lacco insorge: la famosa Coppa di Nestore diventa un caso. L'aspra contesa
Il reperto è considerato uno dei più antichi documenti di scrittura alfabetica greca. Addetti della Sovrintendenza giunti da Napoli hanno prelevato la coppa. L'amministrazione comunale però non ci sta: "Per noi è del tutto inaccettabile"
Attorno al prezioso reperto è scoppiato il casus belli. E le polemiche si levano altissime. La coppa di Nestore, venuta alla luce tra le antiche tombe di San Montano ad Ischia e considerata uno dei più antichi documenti di scrittura alfabetica (nonché il primo frammento noto di poesia dei tempi di Omero conservato nella sua stesura originale) è divenuta, suo malgrado, oggetto di aspra contesa tra il comune di Lacco Ameno e la Sovrintendenza Archeologia e Belle Arti della Città Metropolitana di Napoli.
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Cosa è successo
Tutto è cominciato quando alcuni incaricati della Sovrintendenza partiti da Napoli si sono presentati al museo locale ed hanno prelevato la coppa per portarla via e destinarla a una mostra a Baia.
La cosa però non è andata giù al comune di Lacco Ameno, che a detta del suo primo cittadino Giacomo Pascale, non era stato informato della cosa che di fatto priva il Museo Archeologico di Pithecusae del suo reperto più importante. Specie in questo periodo di ponti festivi come il 25 aprile e il 1 maggio, date nelle quali la suggestiva isola si riempirà, come da tradizione, di turisti.
La nota del sindaco
"L'amministrazione di Lacco Ameno – fa presente Pascale in una nota - ha deciso di investire in maniera continua e ingente sulla cultura e sulla valorizzazione del proprio patrimonio culturale e per noi è del tutto inaccettabile che, senza alcun tipo di confronto, la Soprintendenza abbia deciso di mandare i suoi tecnici e il servizio di trasporto a prelevare la Coppa per portarla altrove. Un bene archeologico, come qualsiasi opera d'arte, non può essere trattato come fosse un pacco postale, su decisione estemporanea di un ministro o di un sovrintendente. Un ospite che voglia visitare il Museo, ammirare il suo patrimonio artistico, che ha già prenotato un appuntamento per una visita guidata, lo troverà desolatamente privo del suo reperto più importante, che questa mattina ci è stato sottratto così, senza preavviso, comunicazione o confronto".
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Le parole del vicesindaco
"Ci pare strano – aggiunge il vice sindaco di Lacco Ameno Carla Tufano - che, proprio quando la Regione Campania investe in pubblicità per Ischia che deve riprendersi dopo le calamità naturali, all'inizio della stagione turistica e col prevedibile arrivo di migliaia di ospiti non potremo offrirgli il nostro gioiello che saremo lieti di poter condividere col mondo intero ma con interlocutori rispettosi del buon senso, del nostro lavoro e dei nostri sforzi, con un pubblico di appassionati di una delle evidenze archeologiche del mondo antico più cariche di forza e identità simbolica"