Addio al Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa: lo scrittore peruviano aveva 89 anni
E' considerato, con Gabriel Garcia Marquez, il principale rappresentante della letteratura sudamericana. Tra i suoi romanzi, 'La città e i cani' e 'La casa verde'

Letteratura mondiale in lutto. Lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa è deceduto questa domenica a Lima. Lo ha reso noto suo figlio Álvaro sul suo account ufficiale di X. "Con profondo dolore, rendiamo pubblico che nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace", ha scritto.
Nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936, il premio Nobel per la letteratura del 2010 aveva appena compiuto 89 anni.
Per volontà della famiglia i funerali saranno celebrati in forma privata e, rispettando le sue volontà, le sue spoglie saranno cremate. Tra i suoi romanzi, 'La città e i cani' e 'La casa verde'.
''La finzione è sempre una denuncia, è la prova di una rivolta, perché il romanziere è un ribelle, un uomo indignato per un aspetto o l'altro della realtà'' scriveva nel 1969 Mario Vargas Llosa, considerato, con Gabriel Garcia Marquez, il principale rappresentante della letteratura sudamericana. ''Ogni romanzo, credo, è un assassinio formale della realtà'', aggiungeva, esplicitando a sei anni dall'uscita del libro che gli dette notorietà internazionale, La città e i cani, la propria poetica che indaga tra le pieghe del reale per scompaginarle, per farne emergere contraddizioni e falsità. Una vita impegnata e poi il Nobel ne hanno fatto un uomo pubblico che ha fuggito l'interesse dei rotocalchi.
A Più libri più liberi: 'La letteratura è il simbolo della libertà'
Il Premio Nobel Mario Vargas Llosa ospite nel 2021 alla Fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi a Roma per raccontare inediti retroscena di 'Tempi duri', il suo romanzo che fa riflettere su quanto la letteratura sia importante nei tempi incerti in cui viviamo.
"La situazione che stiamo vivendo ha creato molte incertezze. Durante la pandemia, in cui siamo stati costretti a essere reclusi in casa, molti hanno riscoperto il valore della letteratura. In molti paesi hanno venduto più libri. La cultura crea sensibilità" spiegò all'ANSA. "Il simbolo della libertà in una società è sempre la letteratura. Quando c'è libertà la letteratura fiorisce e quando viene meno soffre moltissimo" sottolineò il Premio Nobel aggiungendo che la libertà "è inseparabile dalla letteratura".