Pamela Anderson: "La mia vita e il sex tape. Vi racconto la mia verità"
L’attrice ha realizzato un documentario per Netflix in cui si confessa. Pam & Tommy mette in luce le montagne russe che hanno caratterizzato la vita della star

Dagli esordi nella capitale mondiale del cinema fino agli scandali personali la bionda Pamela Denise Anderson ha raggiunto fama e successo. Ma a che prezzo? La serie tv andata in onda su Disney+ ‘ Pam & Tommy’ ha messo in luce le montagne russe che hanno caratterizzato la vita della star mostrando per prima la donna dietro la facciata tutta curve. Tuttavia la serie non ha soddisfatto del tutto Pamela perché non affronta alcuni aspetti per lei fondamentali.
La verità, nient’altro che la verità
Questo promette Pamela Anderson agli spettatori e alle spettatrici che hanno seguito le sue vicende personali in modo più o meno costante. In ‘Pamela: A Love Story’ l’attrice, giunta a Los Angeles con una valigia piena di speranze, ripercorre le emozioni e i sogni degli esordi e la difficoltà ad affermarsi in un mondo fortemente maschilista. Il successo arriva, dopo un contratto pubblicitario con una ditta produttrice di birra e parti minori in serie televisive, con Baywatch che la consacra a bagnina più sexy del piccolo schermo. In questo documentario, la cui regia è di suo figlio Brandon Thomas Lee, Pamela appare come ancora preda del tritacarne hollywoodiano e, dopo una vita di abusi fisici e verbali, ancora disposta a essere coinvolta in polemiche infinite. Risponde infatti agli attacchi della rete che la accusa di aver sfruttato le vicende più scabrose della sua vita per assicurarsi una carriera.
Sesso, bugie e videotape
Sono passati molti anni dallo scandalo del sex tape rubato dalla sua cassaforte che la ritraeva in compagnia dell’ex marito Tommy Lee, batterista della band metal Motley Crue, tra le più leggendarie e trasgressive di LA, eppure quel video desta ancora duelli di botta e risposta tra le persone interessate e il pubblico. Il video fu messo in circolazione da Rand Gautier che, cacciato in malo modo da Tommy Lee dopo un lavoro di carpenteria, si vendica scassinando la cassaforte e diffondendo il video che conteneva. Gautier vendette la videocassetta, ricavandone parecchi soldi, a una casa di produzione di film porno. Allora la questione privacy era ancora agli albori e comunque, anche trattandosi di due star, anzi, forse proprio per questo, il danno si estese esponenzialmente, grazie a internet, a tutto il pianeta diventando prima virale e poi un classico. I due giunsero dopo anni di diatribe a un accordo di non belligeranza, cosa che fece sospettare il pubblico che si trattasse di un’operazione di marketing bella e buona.
Cosa resta
Dalla visione del documentario illazioni e pettegolezzi non vengono del tutto fugati, le considerazioni più vere sono quelle che vedono ancora una volta la donna mercificata e schiacciata in un meccanismo sociale perverso che pretende un’immagine sexy a tutti i costi ma poi non è disposta a gestirla. Il fatto che questo racconto sia stato affidato al figlio di Pamela forse aggiunge una ulteriore nota triste a una vicenda su cui il sipario probabilmente non calerà mai.