Tra storia e futuro, l’Orient Express tornerà a viaggiare: ecco quando si potrà salire in carrozza per un viaggio da sogno

Il treno più famoso del mondo sarà pronto per il 2025

Quando pensiamo ad un viaggio in treno, a meno che non siamo lavoratori pendolari costretti a prenderne uno ogni giorno, ciò che la nostra mente immagina è quell’atmosfera di lusso e mistero che appartiene al treno più celebre al mondo: l’Orient Express.

Un’atmosfera che si colora inevitabilmente di noir grazie anche al romanzo di Agatha Christie, edito nel 1934 e alle due trasposizioni cinematografiche che ne son state fatte. La prima nel 1974 diretta da Sidney Lumet con un cast che tra gli altri vantava Vanessa Redgrave, Ingrid Bergmann, Jaqueline Bisset, Albert Finney, Antony Perkins, Sean Connery e altri. La seconda è del 2017 per la regia di Kenneth Branagh e nonostante il cast stellare di cui si avvale (Judi Dench, Penelope Cruz, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Willem Dafoe tra gli altri) è certamente meno foriera di suggestioni.

Sui binari del ricordo

La prima tratta che questo treno compì, ignaro dell’impatto che avrebbe avuto sull’immaginario collettivo, risale al 1883 e conduceva da Parigi a Vienna. Ma è un altro il tragitto che lo rese celebre e così fascinoso: Parigi-Costantinopoli, l’attuale Istanbul. La scoperta dell’oriente nell’arte, nell’artigianato e nella moda coincise con questa felice scelta di collegare le due grandi città, diventando così il viaggio preferito di ricchi borghesi e aristocratici. Nobili, commercianti, intellettuali trovavano il treno, con le pareti decorate e l’eccellente qualità di vini e cibi a bordo, un luogo perfetto per ritrovarsi e mettere in scena il ballo sociale, fatto di alleanze, affari, intrighi. Oltre ai vagoni dedicati agli appartamenti privati, dotati di bagno naturalmente, esistevano infatti salotti comuni dove ritrovarsi, osservarsi e conversare. Il lusso era in ogni cosa: nei dettagli intagliati del legno, nelle finiture art deco, nei dipinti raffinati e nella estrema cortesia e professionalità del personale. C’erano percorsi in Romania, Bulgaria, Svizzera, Italia ma con la diffusione dei più rapidi aerei fece il suo ultimo viaggio nel 2009, coprendo la distanza tra Strasburgo e Vienna.

In corsa verso il futuro

Il gruppo alberghiero Accor, che riunisce più di quaranta brand di hotel presenti in centodieci paesi del mondo, è entrato in possesso di tredici carrozze appartenute al treno originale di cui si era persa ogni traccia e al momento sta provvedendo al loro restauro in modo da preservarne le caratteristiche uniche e peculiai. L’acquisto è nato dalla fortuita visione di un ricercatore francese, Arthur Mettetal, che nel 2015 le ha riconosciute guardando un video su You Tube e le ha segnalate ad Accor che nel 2017 comprò metà dei diritti del marchio “Orient Express”. I vagoni si trovavano in disuso ma perfettamente preservati alla stazione di Malaszewicze, cittadina polacca prossima alla Bielorussia. Il restauro, affidato all’architetto francese Maxime d’Angeac, unisce il rispetto del vero storico e delle decorazioni incredibilmente conservate con elementi più moderni che garantiscono un confort adatto al mondo contemporaneo.

La previsione è che entro il 2025 l’Orient Express possa di nuovo collegare città e persone in lunghi, lussuosi, bellissimi viaggi che copriranno non solo le tratte storiche che lo hanno reso celebre come Parigi e Istanbul ma anche città italiane come Roma, Venezia, Siena e Matera.