Donne che hanno scritto la storia in un mondo fatto su misura per gli uomini: la mappa che dice no all'oblio
Con una mostra sulle 14 figure femminili che hanno fatto la storia della scienza apre a Corinaldo un Centro studi internazionale sulla donna
Storia, chimica, matematica, astronomia, fisica, farmacia, pittura, poesia. C'è un filo rosso che lega le discipline scientifiche, umanistiche e artistiche di tutto il mondo e di ogni tempo, ed è tutto al femminile: una rete di donne che con coraggio hanno sfidato pregiudizi e stereotipi e hanno conquistato successo e prestigio in un mondo fatto su misura per gli uomini. A queste donne è dedicato un suggestivo e complesso lavoro di ricerca che porterà alla creazione di una mappa con le grandi figure femminili che hanno segnato la storia dei cinque continenti.
L'iniziativa fa parte di un progetto ancora più grande: l'apertura del Centro studi internazionale sulla donna a Corinaldo, in provincia di Ancona. Il Centro, che troverà spazio all'interno del settecentesco ex Convento degli Agostiniani in via del Corso, sarà inaugurato il 16 ottobre, ma il Comune di Corinaldo è già impegnato in una serie di iniziative che hanno preso il via il 24 settembre con l'obiettivo di creare occasioni di riflessione e approfondimento sui temi di genere. Tra i prossimi appuntamenti, tutti al Palazzo Comunale, "Nastro Rosa. Campagna di sensibilizzazione per la lotta contro il tumore al seno" il 1 ottobre; "Storie dell’identità. Maschile Femminile Plurale", a cura di Equilibri l’8 ottobre; "Il Filo della Speranza", presentazione del libro di Guia Risari (9 ottobre).
La mostra.
Dal 16 ottobre il Centro studi internazionale sulle donne accoglierà la mostra multimediale dedicata alle 14 scienziate che con le loro eccezionali invenzioni hanno dato un contributo prezioso alla ricerca: Ada Lovelace Byron, Caroline Hershel, Emmy Noether, Jane Goodall, Katherine Johson, Margherita Hack, Maria Gaetana Agnesi, Marie Curie, Tu Youyou, Rita Levi Montalcini, Katia Kraff, Hedy Lamarr, Ipazia, Maria Sibylla Merian. Saranno presentate con gigantografie a fumetti e raccontate tramite grafiche, testi e audio. "Una mostra per proclamare, al di là delle disparità di genere, l’universalità dell’ingegno - scrivono gli organizzatori - la libertà di pensiero e di espressione, il diritto all’affermazione personale di tutti gli individui".
La mappa.
Un percorso di studi, incontri, eventi e dibattiti porterà poi a creare una grande mappa del mondo al femminile: ogni nome a cui il Centro studi dedicherà un momento di approfondimento verrà sistemato in una grande carta geografica, suddivisa in tre pannelli da 2x2 metri ciascuno, con l'obiettivo di tracciare e rendere ben visibile, dopo decenni e secoli di oblio e silenzio, il contributo femminile in ogni angolo del pianeta.
Come non partire dalla Polonia, con Marie Curie, nata nel 1867 a Varsavia, che dopo essersi trasferita a Parigi per poter studiare, dato che nel suo paese le donne non avevano accesso agli studi superiori, conquistò ben due premi Nobel (nel 1903, insieme al marito Pierre, per la fisica; e nel 1911 per la chimica grazie alle sue scoperte del radio e del polonio)? Passando poi per l'Italia non si può non ricordare Artemisia Gentileschi, pittrice romana vissuta nel XVII secolo che riuscì a distinguersi per l'eccezionale talento in un mondo dominato dagli uomini; o Maria Montessori, educatrice e pedagogista marchigiana nata nel 1870, che ideò un metodo educativo talmente innovativo e moderno che da lei prese il nome. Arrivando a tempi più recenti, tra le eccellenze femminili nostrane c'è Samantha Cristoforetti, milanese di 44 anni, astronauta e prima donna italiana nella squadra dell'Agenzia spaziale europea.
E ancora, proseguendo il viaggio, Malala Yousafzai, giovane attivista pakistana per i diritti civili e vincitrice del Nobel per la pace; Anna Politkovskaja, giornalista russa uccisa 15 anni fa per la sua attività di opposizione al presidente Putin; e ancora Anne Frank, Miriam Makeba, Zaha Hadid, Greta Thumberg, Anne Hidalgo, Maria Callas, Eleonor Roosevelt, Frida Kahlo, giusto per citare le figure più rappresentative della storia recente. La mappa sarà costruita a partire dalle 14 scienziate a cui sarà dedicata la mostra di apertura, e verrà arricchita continuamente con i nomi a cui il Centro dedicherà nuove iniziative. L'obiettivo del complesso e lungo lavoro è quello di raccontare il contributo femminile che le donne hanno dato a ogni disciplina del sapere, dell'arte e della società.