"Così Boric farà rinascere il Cile di Isabel Allende. Vi svelo la sua carta vincente"
Dalle proteste studentesche alla presidenza: la parabola del giovane presidente cileno ci viene spiegata da Lucia Capuzzi, giornalista della redazione esteri del quotidiano Avvenire. Il nuovo Cile e le sfide culturali del Paese
"Chi sono i cileni? Mi risulta difficile descriverli a parole, ma mi basta un'occhiata per riconoscere un compatriota a cinquanta metri di distanza. […] Malgrado nel nostro lungo e sottile paese ci separino migliaia di chilometri, la somiglianza tra noi è forte; siamo accomunati dalla lingua e tradizioni simili. L'unica eccezione è rappresentata dalla classe alta, che discende quasi completamente dagli europei, e dagli indigeni"
Abbiamo intervistato Lucia Capuzzi, giornalista della redazione esteri del quotidiano Avvenire. Si è laureata in Scienze politiche e ha conseguito un dottorato in Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici all'Università di Urbino, svolgendo una ricerca sull'emigrazione italiana in Argentina nel secondo dopoguerra. Dal 2004 ha deciso di intraprendere la carriera giornalistica frequentando il master della Cattolica. Prima di Avvenire ha lavorato per TG - Leonardo della RAI. Nel 2014 vinto il Premio Internazionale Lucchetta per un articolo sui baby lavoratori boliviani; nel 2016 il Premio Colombe della Pace dell'Archivio Disarmo.
Esperta di America Latina ha seguito in modo approfondito le recenti elezioni in Cile e in questa video intervista ci ha raccontato molto bene quali saranno le sfide culturali di un Paese che finalmente metterà un punto all'età del regime di Pinochet. Con questo ragazzo, nato nel 1986, entrano nei palazzi del potere i giovani e le giovani nativi democratici. E' il momento di andare avanti, serve determinazione e saggezza. Questo ex leader studentesco avrà la stoffa per unire un Paese così polarizzato fra Destra e Sinistra?

Cosa è successo: con una vittoria storica, il leader della sinistra Gabriel Boric si è aggiudicato con un amplissimo margine il ballottaggio presidenziale che lo ha opposto all'ultraconservatore José Antonio Kast.
Quando lo scrutinio aveva raggiunto il 92,12%, Boric aveva ottenuto oltre il 55% contro il 44% di Kast, con un vantaggio schiacciante di oltre undici punti che nessun sondaggio o analista aveva potuto prevedere. Secondo i dati ufficiali,l'affluenza è stata record per il Cile, superiore al 50%, equivalente ad oltre otto milioni di voti. È stato quindi grazie alla maggiore affluenza alle urne che si è imposto il progetto di cambiamento proposto dal giovane leader della coalizione Apruebo Dignidad, che a 36 anni sarà, il prossimo 11 marzo 2022, il più giovane presidente della storia del Cile.
Il sindaco comunista del distretto di Recoleta a Santiago del Cile, e rivale di Boric nelle primarie vinte da quest'ultimo, ha dichiarato che con "questa vittoria consideriamo chiuso il capitolo della dittatura" di Augusto Pinochet.
Dai risultati del ballottaggio emerge che Boric ha prevalso facilmente nella regione metropolitana, un'area che già al primo turno aveva premiato Apruebo Dignidad, nella regione di Valparaíso e, a sorpresa anche ad Antofagasta, regione dove il 21 novembre al primo turno aveva prevalso il candidato dell'antipolitica Franco Parisi.
Sebbene Kast abbia ripetuto la sua vittoria del primo turno ad Arica e Parinacota, Tarapacá, La Araucanía, non ha potuto aumentare i voti per vincere a ÒHiggins e Los Ríos.
Di fronte alle dimensioni della sconfitta che si profilava, il leader del Frente social cristiano è stato il primo a telefonare a Boric salutandolo e dichiarando con enfasi che "da oggi Lei è il presidente eletto del Cile e merita tutto il nostro rispetto". Successivamente il candidato vincitore ha ricevuto una telefonata del presidente della Repubblica uscente Sebastián Piñera che si è congratulato con lui e lo ha invitato in giornata per un incontro nel palazzo della Moneda.
Rivolgendosi quindi alla stampa, il presidente uscente si è detto convinto che Boric "sarà il presidente di tutti i cileni,quelli che hanno votato per lui, quelli che hanno votato per Kast e quelli che si sono astenuti". "Auspico - ha concluso - che sappia governare con saggezza, prudenza, forza, saggezza e moderazione".