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Sanders, "Sfidare il capitalismo": contro un sistema che rende i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri

"Sanders è arrabbiato con il capitalismo. Dovreste esserlo anche voi". Bestseller per il Nyt, in Italia dal 30 gennaio per Fazi editore con prefazione di Fausto Bertinotti. Un vero manifesto politico per la sinistra del XXI secolo

Ignazio Dessi'di Ignazio Dessi'   
Bernie Sanders (Ansa-IBS)
Bernie Sanders (Ansa-IBS)

Sicuramente è uno di quei lavori che tanti dovrebbero leggere. In particolare se ne sentiranno appagati coloro che auspicano una sinistra davvero all'altezza dei tempi attuali e delle esigenze dei cittadini. Tesa di nuovo a difendere i più deboli, a eliminare le ormai intollerabili diseguaglianze. Che vorrebbero vedere sempre più personaggi come Bernie Sanders scendere in campo. “Dicono che più s’invecchia e più si diventa conservatori. Be’, non è il mio caso. Io più invecchio e meno sopporto il sistema übercapitalista sotto cui viviamo, e più nutro il desiderio di assistere a veri cambiamenti", afferma l’ex concorrente nella corsa alla Casa Bianca, in riferimento al suo saggio intitolato Sfidare il capitalismo (Edizioni Fazi) che sarà in libreria in Italia a partire da fine gennaio.

La prefazione è di Fausto Bertinotti che con entusiasmo parla di colpo di frusta, di fondamentale lezione per guardare ai nuovi conflitti tra capitale e lavoro. Ma commenti entusiasti arrivano da svariate parti del mondo. Il grande economista francese Thomas Piketty dice che "il successo di Sanders dimostra come gran parte dell’America sia stanca della crescente disuguaglianza", e un altro celebre economista, il greco Yanis Varoufakis, sostiene che Bernie "ci fornisce un’idea di come potrebbe essere la politica". Mentre il famoso intellettuale Naom Chomsky, nell’apprezzarne il saggio, definisce l'autore "persona onesta e rispettabile, alquanto insolita nel sistema politico".

Ma plaudono anche molti media. Per The Guardian il suo è “un attacco allo status quo da ogni direzione possibile. Galvanizzante e illuminante”. Per Kirsten Powers, CNN: “Sanders evidenzia con forza la totale immoralità dell’attuale sistema economico americano”.

Un'accorata denuncia 

Giornali come il New York Times parlano di un libro destinato a diventare bestseller a livello mondiale, un vero e proprio manifesto per la disorientata sinistra di questi tempi cupi. Perché tanta attenzione? A voler fare una sintesi del contenuto, basta tener conto di una affermazione in particolare del popolare senatore statunitense: “Come possiamo accettare un sistema economico - chiede Sanders- che rende i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri?. O di quell’altra conseguente: “Come possiamo accettare un sistema politico che permette ai super-ricchi di comprare elezioni e politici?”.

Niente di strano dunque che l’esponente del socialismo democratico made in Usa ritenga “la rabbia contro lo status quo giustificata. Alimentata da un’avidità incontrollata e responsabile di un livello di disuguaglianza senza precedenti”. Insomma un simile “capitalismo sfrenato – a suo avviso - mina la democrazia e distrugge il pianeta".

Cresce la povertà nel mondo occidentale (Foto Ansa)

Per questo la sua è una presenza opportuna in questo XXI secolo martoriato dal neoliberismo imperante. Dove i ricchi si avvantaggiano sempre di più e le classi medie e popolari subiscono e patiscono. Ben venga allora un Sanders che invita a non aver paura di sfidare il capitalismo.

La sua si rivela, alla luce di queste decise e coraggiose affermazioni, una voce imperiosa e coinvolgente. Destinata a illuminare e trascinare le sinistre occidentali - si spera - in una profonda riflessione. Anche perché parla un uomo che ha dimostrato in svariate occasioni la propria coerenza. Basti pensare che si tratta del primo candidato nella storia degli Stati Uniti ad aver rifiutato i finanziamenti dei grandi donatori, delle lobby e di Wall Street, come si può leggere nelle note di presentazione del suo libro.

Sanders mette in rilievo la stortura di questo sistema che favorisce i miliardari. Non perde l’occasione, inoltre, di sferzare il sistema oligarchico corrotto e truccato che domina gli Usa e molti Paesi capitalisti. E invita quindi a non restare inermi. "L’ingiustizia economica ci sta uccidendo – tuona dalle pagine del saggio. - Stanno portando avanti una guerra di classe contro i lavoratori e stanno vincendo. È ora di reagire”.

Il programma di cambiamento radicale

Il suo libro diventa sotto tale punto di vista un preciso programma per cambiare radicalmente il modello economico, un faro per la sinistra mondiale. Un paradigma da seguire per restituire peso ai diritti dei lavoratori e della classe media tartassati dalla crisi. Per lanciare una nuova parola d’ordine. Per recuperare la consapevolezza che le scelte economiche devono tener conto dei diritti umani. Per evidenziare la necessità di "creare una società più giusta, che offra un livello di vita dignitoso per tutti”. Come fare? Per cambiare le cose - chiarisce Sanders - serve prendere coscienza, unirsi e mobilitarsi. E' l'unico modo. "Sanders è arrabbiato con il capitalismo. Dovreste esserlo anche voi", osserva la rivista newyorchese Jacobin. E, probabilmente, non ha tutti i torti.

 

Chi è Sanders

Bernie Sanders è l’esponente più popolare della sinistra degli Stati Uniti. Di lui si potrebbe dire che è un socialista democratico. E’ stato il candidato alle presidenziali americane nel 2016 e nel 2020 quale indipendente con i democratici. Attualmente è al suo terzo mandato in  Senato. In passato ha ricoperto la carica di presidente della Commissione bilancio e – al momento - è a capo della Commissione per la salute, l’istruzione, il lavoro e le pensioni.

 
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