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L'incredibile storia del romanzo uscito due anni fa che vola in testa alle classifiche

“Tutto chiede salvezza”, una storia di sofferenza mentale pubblicata per Mondadori conquista il grande pubblico con una serie tv e un audiolibro

Francesca Mulasdi Francesca Mulas   
L'incredibile storia del romanzo uscito due anni fa che vola in testa alle classifiche

La malattia mentale è come un'"altalena impazzita", che può scatenare dolori insopportabili ma dar vita anche a amicizia, empatia, fratellanza. E "per chi si trova in mezzo alla tempesta" la salvezza è proprio nella vicinanza tra cuori sofferenti, tra questi "pazzi di tutti i tempi, ingoiati tra i manicomi della storia". E' la risposta al male oscuro di un incredibile romanzo, pubblicato due anni fa da Mondadori e ora tornato in cima alle classifiche della narrativa italiana grazie a una fortunata serie tv e a un audiolibro: “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli è attualmente il quinto titolo tra le serie più viste sulla piattaforma Netflix, mentre il racconto in versione audio è al 12esimo posto tra i più ascoltati su Audible.

La storia

Daniele ha vent'anni quando si sveglia nella stanza di un ospedale romano: ha dolori ovunque e una mano fasciata, è stato ricoverato il giorno prima per un trattamento sanitario obbligatorio dopo un violento scatto d'ira contro il padre. Con lui altri cinque pazienti: c'è Gianluca, quarantenne con animo femminile imprigionato in un corpo da uomo, Alessandro, lo sguardo immobile e catatonico che fissa il muro, Mario, un uomo dolce e gentile con un passato feroce che passa il tempo a guardare un uccellino fuori dalla finestra, Giorgio, giovane dall'aspetto rude e massiccio che non ha mai superato la morte della madre, e infine Madonnina, che non riesce più a comunicare con gli altri ma invoca continuamente la Madonna. Sei “pazzi”, come li chiama il narratore, con cui Daniele passerà i sette giorni del suo Tso: una settimana fatta di dolore, caldo insopportabile e insonnia, dove la monotonia delle giornate sempre uguali è scandita dai turni degli infermieri, la colazione, il pranzo e la cena, i colloqui con medici che sembrano distratti e insensibili. E, soprattutto, le confessioni con i compagni di stanza, che non giudicano mai le debolezze degli altri ma condividono la speranza della guarigione o semplicemente di un momento di serenità. Sullo sfondo del racconto, una vicenda realmente vissuta dall'autore, c'è la riflessione su un sistema sanitario che dopo la Legge Basaglia che proponeva l'ascolto come cura non ha in realtà fatto grandi passi avanti e continua a trattare i sofferenti mentali come pazienti in attesa di guarigione: “I matti, i malati vanno curati – scrive Mencarelli in uno dei passaggi più drammatici del libro - mentre le parole, il dialogo, è merce riservata ai sani”. 

Federico Cesari interpreta Daniele

Il grande successo su Netflix

Con “Tutto chiede salvezza” Daniele Mencarelli, poeta e scrittore romano di 48 anni, ha avuto il Premio Strega Giovani del 2020, ma già il suo romanzo d'esordio "La casa degli sguardi" due anni prima aveva vinto il Premio Severino Cesari e il Premio Volponi, mentre "Sempre tornare", uscito l'anno scorso, ha ricevuto il Premio Flaiano per la narrativa. Un successo non solo editoriale, dato che la storia di Daniele, Gianluca, Mario, Madonnina, Alessandro e Giorgio ha conquistato ottimi risultati anche con la serie tv prodotta per Netflix. I sette episodi, uno per ogni giorno della settimana trascorsi in ospedale, sono on demand da poche settimane e già “Tutto chiede salvezza” è al quinto posto nella top ten delle serie più viste. La sceneggiatura è dello stesso Mencarelli, la regia è di Francesco Bruni, il protagonista è il giovane attore romano Federico Cesari, già volto di Martino in "Skam Italia", e compaiono tra gli attori Ricky Memphis, Andrea Pennacchi, Vincenzo Crea, Lorenzo Renzi, Vincenzo Nemolato, Filippo Nigro e Carolina Crescentini. La versione per Netflix è tratta dal romanzo ma con alcuni cambiamenti e personaggi nuovi: un'esigenza, secondo Mencarelli, legata alla necessità di introdurre un elemento sentimentale e adattare la storia, ambientata nel 1994, ai giorni nostri.

La versione audio del romanzo, letta da Dario Sansalone, è arrivata su Audible in contemporanea all'uscita in libreria ma nelle ultime settimane è schizzata tra i bestseller proprio grazie al successo di Netflix. Un successo che non è dovuto solo a una bella storia e a un'ottima sceneggiatura, ma è certamente legato anche alla delicatezza con cui Mencarelli ci racconta la sofferenza mentale, senza stereotipi e pietismi ma con un linguaggio onesto. Un dramma, infine, con cui la poesia e la bellezza possono certamente aiutarci a convivere. 

 

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