“La lingua latina? Deriva dall’antico sardo, come il nome di Roma”: la rivoluzionaria teoria di uno studioso
Per il linguista e docente Bartolomeo Porcheddu il latino che si studia a scuola sarebbe una creazione standardizzata, costruita ad arte su richiesta del Senato romano. Ma non basta: lo stesso nome della Città eterna avrebbe radici sarde, come Atene del resto. E c’è dell’altro. Guarda la nostra intervista video
“La lingua latina deriva dal Sardo e non il contrario. Affonda le sue radici nel greco e nel sardo antichi. I romani infatti hanno forgiato una lingua a tavolino che mai è stata lingua di popolo”. Per Bartolomeo Porcheddu quel ch’è successo si può riassumere in una metafora: “Il sardo è un albero di fico e il greco un ciliegio, i romani hanno quindi innestato nell’albero di fico sardo i rami laterali contenenti le ciliegie greche”.
Il linguista, abituato ad andare contro corrente e a sfidare i sorrisetti di certi cattedratici, ha scritto vari libri per dimostrarlo, analizzato radici linguistiche e morfemi, fatti storici, fonti, reperti e toponimi. Una ricerca ribadita nell’ultima sua opera intitolata, tanto per eliminare i dubbi, “Il più grande falso storico di tutti i tempi: la lingua latina”.
Una lingua costruita a tavolino
"Il latino che si studia a scuola – sostiene il docente incalzato dalle domande di chiarimento – deriva da una errata interpretazione storica, poiché tale lingua non è il risultato di una evoluzione naturale del linguaggio parlato nei territori romani, diffusosi dopo la conquista imperiale nel resto dell'Europa occidentale, ma l'esito di una costruzione a tavolino effettuta subito dopo l'occupazione militare dei territori peninsulari in cui erano situate le città della Magna Grecia (267 a.C.)".
Non sarebbe altro insomma che una creazione standardizzata, costruita ad arte su richiesta del Senato romano tra il 267 a.C. e il 240 a.C., periodo in cui fu presentata la prima opera teatrale in latino comune da parte del letterato di origine greca Livio Andronico. Una costruzione artificiosa, fatta per fini di potere statale, tanto che il latino risultava “incomprensibile ai popoli dominati”.
L'innesto e la storia della Sardegna
"Per realizzare i loro fini i romani avrebbero applicato alla radice sarda dei nomi il morfema greco", insomma fatto il famoso innesto. "I romani volevano poter vantare una discendenza di sangue dai Greci - spiega lo studioso - e di conseguenza avrebbero manipolato le fonti sulla loro origine. Così la storia sarda è stata occultata. Ma la civiltà della Sardegna è iniziata 4mila anni prima di Cristo, ha lasciato testimonianze archeologiche uniche nel Mediterraneo secoli e secoli prima che Roma nascesse, e considerare il sardo una lingua neo-latina significa distruggere quella storia gloriosa e fondamentale.
La Sardegna – osserva - può vantare 20mila siti archeologici censiti anteriori al 753 a.c., anno di fondazione della Città eterna. Numeri eccezionali se rapportati al bacino Mediterraneo. Tanti monumenti, statue e reperti sono sotto il suo cielo. E già quattromila anni prima di Cristo l’ossidiana del Monte Arci era esportata in tutti i paesi del Mediterraneo. Com’è possibile pensare allora che la Sardegna non abbia espresso una sua grande cultura? Un arco storico temporale come quello non può essere cancellato dalla relativamente breve storia romana".
L'origine di Roma e Atene
Ma c’è di più ad avviso del vulcanico studioso: la stessa origine di Atene e di Roma potrebbe avere a che fare con l’Isola delle torri. Del resto "risalire il Tevere non doveva essere certo impresa ardua per gli shardana abituati a navigare il Nilo e altre lontane strade d’acqua".
Di questo esisterebbero molteplici prove e testimonianze storiche, tutte citate nei suoi scritti. Come certe evidenze archeologiche e in particolare "toponimi, che nonostante i cambiamenti linguistici sono capaci di permanere per millenni. Ed è possibile - a detta di Porcheddu - riconoscere i toponimi sardi in tutto il Mediterraneo". Un esempio? "Anche il nome di Roma deriva da un termine sardo. Come tribù e Atene del resto". E non solo… C’è molto altro ancora.
Se l’argomento vi incuriosisce, e volete approfondirlo, scoprire altre incredibili informazioni, non mancate di guardare la nostra intervista video.