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Storie, persone e destini incrociati, ecco cosa c'è dietro cento canzoni che hanno fatto la storia della musica

Il cantautore romano Luca Barbarossa in libreria con "Cento storie per cento canzoni", un viaggio attraverso i secoli per conoscere i brani che ci portiamo nel cuore

Francesca Mulasdi Francesca Mulas   
Luca Barbarossa, foto di Ilaria Magliocchetti Lombi
Luca Barbarossa, foto di Ilaria Magliocchetti Lombi

Non tutti sanno che 'Yesterday', una delle canzoni più celebri e amate dei Beatles, è stata inclusa in un disco della band quasi per caso. Poco nota anche l'origine di 'Caruso', considerata oggi uno dei classici della canzone italiana contemporanea: Lucio Dalla la scrisse a Sorrento, dopo aver saputo che tanti anni prima, nella stessa camera d'albergo in cui soggiornava, il tenore Enrico Caruso, allora moribondo, viveva gli ultimi giorni della sua vita nella passione per una giovane allieva. Struggente la vicenda che ha ispirato una delle più belle ballate del rock, 'Hurricane' di Bob Dylan, protagonista un afroamericano che trascorse 19 anni in carcere da innocente. La musica è fatta di note e melodia, ma altrettanto importanti sono le storie che si nascondono dietro, in maniera più o meno velata: Luca Barbarossa, cantautore italiano, scrittore e conduttore radiofonico, arriva oggi in libreria con 'Cento storie per cento canzoni' e racconta vicende e suggestioni attorno alla musica e ai suoi interpreti.

Pubblicato da La Nave di Teseo e impreziosito dalle illustrazioni di Michele Bernardi, il volume attraversa i secoli per svelare ciò che sta dietro le canzoni: “Questo libro è la valigia musicale che porterei con me se dovessi partire all’improvviso. Per ricordare chi sono, chi siamo, cosa abbiamo ascoltato e cantato e perché continueremo a farlo”. Sin dalle prime pagine scopriamo che il viaggio proposto da Barbarossa attraversa i continenti, i generi, gli stili e le epoche e giunge fino a noi attraverso cento capitoli di gradevolissima lettura dedicati, ciascuno, a una canzone. Il percorso inizia con 'Vincent', un brano folk che il cantautore americano Don McLean pubblicò nel 1971 dedicato all'artista olandese Van Gogh: "La musica è struggente e dolcissima al tempo stesso, questa canzone è uno dei capolavori del folk-rock americano”, scrive Barbarossa, ricordando che la storia non finisce qui: tre anni dopo l'uscita del brano americano un ancora poco conosciuto Francesco De Gregori scrisse la versione italiana incisa poi da Little Tony.

Ancora a proposito di folk rock, Luca Barbarossa ci fa scoprire la drammatica vicenda giudiziaria di Rubin Carter, pugile nero che nel 1966 viene imprigionato perché accusato di triplice omicidio; i tribunali americani resteranno impassibili rispetto alla sua proclamazione di innocenza, e solo 19 anni dopo Carter riuscirà a tornare in libertà. Nel frattempo il mondo conoscerà la sua storia grazie alle note immortali di Bob Dylan: 'Hurricane', composta dopo l'incontro in carcere tra il cantautore statunitense e il prigioniero, fa "conoscere al mondo il cinismo dei bianchi americani, il razzismo imperante di quegli anni - scrive Barbarossa. - La canzone ha la struttura delle ballate dei vecchi cantastorie, è una vera e propria cronaca dei fatti in stile quasi giornalistico. La giustizia è ridotta a un gioco, sottolinea il testo, e a emettere giudizi definitivi e insindacabili sono dei pazzi prevenuti che hanno già deciso chi debba pagare al posto dei veri colpevoli".

Il viaggio del cantautore romano attraversa le canzoni che hanno fatto la storia della musica in Italia e nel mondo: 'Love me tender', 'Summertime', 'Je t'aime moi non plus', 'My Way', 'Thriller', 'The Sound of silence', 'Cocaine', 'Almeno tu nell'universo', 'Bella ciao' hanno accompagnato momenti importanti del nostro tempo, hanno dato voce a persone che non la avevano, trasformato in musica drammatiche vicende di attualità o semplicemente sono state specchio di mode, usi e costumi del nostro passato e presente. Se Bob Dylan e Bruce Springsteen hanno portato alla ribalta le vite di persone fragili ed emarginate, in Italia la voce dei deboli è stata quella di Fabrizio De André, ma anche dietro alle canzoni d'amore apparentemente più leggere ci sono le sofferenze e i sogni di uomini e donne di ogni tempo. Bellissimo il capitolo dedicato a 'Now and There', brano postumo dei Beatles uscito nel 2023 grazie al lavoro della tecnologia su un vecchio nastro registrato da John Lennon: 'Ma poi arriva una nuova canzone dei Beatles - scrive il cantautore romano - e mi ricordo perfettamente chi sono, chi ero e di che cosa sono fatti i sogni.

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