Camilla e Diana: le due mogli del Re Carlo a confronto. In Gran Bretagna vive il ricordo della "Principessa del popolo"
Due donne agli opposti per carattere e indole, con un denominatore comune: il matrimonio con il principe Carlo. Prematuro e tumultuoso per Diana, tardivo per Camilla
Ci sono libri che diventano subito interessanti in ragione dell'argomento che trattano. Nonostante siano trascorsi 25 anni dalla scomparsa di Lady Diana, mentre Camilla, amore di Re Carlo fin da giovanissimo, è diventata regina, in Gran Bretagna è ancora vivissimo il ricordo della "Principessa del popolo", madre di William ed Harry, deceduta nel 1997, a soli 36 anni, a causa di un incidente automobilistico avvenuto a Parigi sotto al Ponte dell'Alma. Inevitabile il raffronto con Camilla, rivale in amore di Lady D e attuale sovrana del Regno Unito. Diana e Camilla, due donne agli opposti per carattere e indole, con un denominatore comune: il matrimonio con il principe Carlo. Prematuro e tumultuoso per Diana, tardivo per Camilla. Luisa Ciuni nel suo nuovo libro sui reali d'Inghilterra, intitolato Le due mogli del Re, - scrive Patrizia Vacalebri per Ansa - torna sul triangolo amoroso che per anni ha riempito le pagine dei giornali, richiamando l'attenzione dei media di tutto il mondo. Perchè quella storia di fatto ha avuto l'effetto di un terremoto, cambiato la Casa reale inglese, determinando il divorzio tra Diana e Carlo. Al centro del libro la saga amorosa che ha visto le due donne contrapposte - Diana, amata per la sua bellezza e sensibilità, Camilla, il terzo incomodo - in un eterno confronto.
Una vicenda intricata
Ma la vicenda, in realtà, è sempre stata molto più intricata, come fa notare Ciuni. "Passa attraverso le mille titubanze di Carlo, i cui dubbi e indecisioni hanno segnato la vita di entrambe, causando dolore a Diana e una lunga e dura solitudine a Camilla, che ha rischiato di finire nel dimenticatoio più volte. E quella che oggi appare una storia d'amore a lieto fine è stata in realtà una vicenda in cui si sono alternati sentimenti complessi sullo sfondo di una corte retriva dove, fino a poco tempo fa, valevano ancora i restrittivi canoni della regina Vittoria. Quelli per cui Camilla, colpevole di avere avuto un fidanzato prima del principe, non era adatta al ruolo di sposa reale mentre lo era per fare l'amante, purché non si sapesse e accettasse la farandola di fidanzate e flirt di un uomo alla ricerca della ragazza aristocratica e vergine da impalmare: Lady Diana".
Vittime dello stesso sistema
Secondo l'autrice, lo loro è "Una storia di ingiustizie subite da due donne che la vita ha reso antagoniste, ma che sono state essenzialmente vittime dello stesso sistema. Di un modo di concepire il matrimonio arcaico che ha trascinato fino al 2000 le usanze di quando le nozze servivano alle dinastie per siglare confini o decretare la fine delle guerre". Nel libro sono svelati i lati inediti di Diana, anche alla luce della condanna subita dal giornalista Martin Bashir per la intervista televisiva che, si è saputo, era riuscito a far accettare mostrandole documenti falsi. L'intervista, ricordata dall'autrice, è determinante nel rapporto di Diana con la regina e provoca decisioni che portano al divorzio, all'esclusione di Diana dalla protezione della famiglia reale e alla sua stessa morte sotto il ponte dell'Alma, in fuga dai paparazzi, a Parigi.
Nel libro sono svelati molti aspetti di Diana, la sua solitudine dopo il divorzio, i suoi amanti. Invece Camilla, da tutti percepita come la cattiva della storia, ne esce vincente: lei che con fatica è riuscita a liberarsi di quell'immagine di "strega manipolatrice", dell'etichetta di "terzo incomodo di un matrimonio troppo affollato", come aveva dichiarato Diana nelle nota intervista in tv. In molti si chiedono come sia riuscita a superare tutto e alla fine ad ottenere la corona di regina, che pare non volesse. Ricordando infine che perfino Queen Elizabeth, che non approvava dall'inizio la relazione del figlio Carlo con lei, alla fine della sua vita, aveva accettato che la corona venisse posata, oltre che sulla testa del figlio, anche su quella della moglie. Anche Carlo viene messo sotto la lente dall'autrice: la sua fragilità, i suoi isterismi, i sentimenti per Camilla all'inizio e oggi.