L'avvelenatore, un rapporto padre figlio dai contorni torbidi: l'amore e l'odio che spesso convivono nello stesso sangue
Il Dottor Paternoster, come tutti lo chiamano, è conosciuto, apprezzato nel suo mestiere. Il paese lo stima, ma un giorno viene trovato morto. È stato assassinato. E ovviamente il primo a essere sospettato diventa proprio suo figlio

Arno Paternoster è un uomo adulto. Ha una moglie poliziotta, una figlia e un buon lavoro. Ma ha una famiglia originaria che gli ha creato un po'di problemi nella vita. Suo padre è stata la sua spina nel fianco. Con lui un rapporto difficile sfociato in età adulta nel distacco. Anni lontani l'uno dall'altro fino alla sua morte. Perché il Dottor Paternoster, come tutti lo chiamano, è conosciuto, apprezzato nel suo mestiere. Il paese lo stima, ma un giorno viene trovato morto. È stato assassinato. E ovviamente il primo a essere sospettato diventa proprio suo figlio.
I personaggi
Perché nonostante affermi di non avere rapporti con suo padre, nasconde qualcosa, che emerge pian piano durante la narrazione. Altri personaggi chiave della storia sono sua madre, una donna forte ma provata. Ormai separata da suo padre da anni ma ancora indissolubilmente legata a lui. C’è poi Giorgia, sua sorella, che al contrario di lui aveva un rapporto con il padre, che l’ha portata inevitabilmente a staccarsi dal fratello. Davide, suo grande amico, ma anche lui con qualche segreto.
L'amica
Ritorna nella sua vita anche Marzia, una sua amica di vecchia data, alla quale è molto legato, e che lo affiancherà in questo percorso fatto di indagini, segreti, legami difficili da interpretare.
L’odio covato per anni verso un uomo dalle mille sfumature, si accentua quando si scopre che come eredità ha lasciato loro solo un mare di debiti. E questi vanno riscossi. Non c’è delicatezza o rispetto che tenga di fronte ai soldi.
E così Arno si trova di fronte a mille problemi, in una condizione mentale che fa vacillare tutto, anche il rapporto con sua moglie, nonostante sia poggiato su un grande amore reciproco. Ma si sa che le difficoltà sono difficili da superare e portano tutti allo stremo delle forze.
Un lavoro unico
Emanuele Altissimo, autore di questo libro edito da Bompiani, mette molto di sé stesso. Come lui stesso ha raccontato, vive in prima persona una situazione simile al protagonista. E questo è evidente, si percepisce pagina dopo pagina. Quando si è legati al protagonista, ne esce fuori un lavoro unico.
Storia attuale
La storia è anche molto attuale: si parla infatti di avvelenamento di terreni ad opera di contadini senza scrupoli che pur di guadagnare soldi non pensano alle conseguenze, al fatto che a furia di avvelenare il territorio circostante, avvelenano anche sé stessi.
Ma l’uomo è fatto così. Agisce, spesso senza pensare alle conseguenze. Antepone il presente al futuro, il suo bene a quello degli altri. Ma nonostante tutto esiste sempre una possibilità di redenzione, in ogni contesto.
Se vi piacciono i thriller a sfondo famigliare, ma anche quelli dove un posto di provincia diventa un covo di segreti, dove è possibile fare una interessante autoanalisi, allora questo libro fa proprio per voi.