Antioco Aramu-storia di un seduttore sardo di Lucia Fanelli finalista al Premio letterario di Olbia
"Un seduttore e una terra di seduzione". La vigna, con i suoi colori e profumi, diventa il rifugio dell’anima, un luogo senza tempo dove le emozioni risplendono nella loro più pura essenza. L’autrice si è scoperta scrittrice dopo una vita trascorsa tra manager e imprese ai più alti livelli del management consulting
Antioco Aramu-storia di un seduttore sardo è un romanzo decisamente originale, godibile, scritto da Lucia Fanelli, per Laura Capone editore. Il libro è tra i sei finalisti al Premio eno-letterario Vermentino, giunto alla settima edizione, che vedrà l’attore Neri Marcorè come testimonial. A scorrerne le righe ci trascina tra i campi di Gallura e le strade di città affascinanti come Genova, Trento e Roma. E’un racconto di Eros e Fede, di scelte del cuore e di vita.
Il Premio, cui hanno preso parte 25 Case editrici da tutta Italia, avrà il suo clou sabato 7 ottobre alle ore 10.00 nell’evento organizzato al Museo Archeologico di Olbia.
Quella di Antioco, intrappolato tra la seduzione del corpo e quella dell’anima, tra il fascino delle città e la semplicità della campagna, è una storia in cui molti possono riconoscersi. La vigna, con i suoi colori e profumi, diventa il rifugio dell’anima, un luogo senza tempo dove le emozioni risplendono nella loro più pura essenza. E’ uno di quei racconti che toccano il cuore e l’anima, riflettendo i dilemmi dell’esistenza.
"Un seduttore e una terra di seduzione"
Il protagonista è un vero seduttore, "una figura un po' desueta in un mondo connotato da infiniti dibattiti che spaziano dal politically correct alla fluidità di genere - spiega a Tiscali Cultura Lucia Fanelli - Il mio Seduttore emerge dal passato, ma ha tratti profondamente contemporanei: è rispettoso delle donne e le ama senza riserve e ipocrisie. Le affascina con l'Arte, le conquista con l'Eros, le seduce col Vino". La storia è poi ambientata in Sardegna e "la Sardegna - continua l'autrice - è intrinsecamente terra di seduzione. La sua natura è una meravigliosa opera d'arte, il suo vino, il Vermentino in particolare, è una gioia per gli occhi e per il palato... l'Eros fluisce prorompente e delicato in ogni suo angolo".
Seduttore e sedotto
La trama è coinvolgente. «Tu sai lu grecu, lu latinu, l’inglesu… no sei fattu pa filmatti in campagna… tu sei diffarenti da noi». Nonno Alessi ci aveva visto giusto: Antioco, che ha i colori del Vermentino, è figlio e nipote di contadini, pastori e vinaioli. A fine anni ‘50, lascia campi, pascoli e viti della sua Gallura, alla volta del “continente”, dove trova splendide città, ricche d’arte, storia e vita, fino ad allora ammirate solo nei libri. Studia e lavora sodo, diventa ingegnere e poi manager di successo, ma non è la carriera la sua prima passione: Antioco da un lato, è un seduttore, tormentato e impenitente, di Eros insaziabile, dall’altro, viene a sua volta sedotto dalle città in cui abita - Genova, Trento e Roma - che percorre con sguardo inedito ed estetico. La sua vita è punteggiata da periodici conflitti, in cui anche noi, oggi, possiamo rispecchiarci. Come si risolve il paradosso tra Eros e Fede? Chi scegliere tra corpo e anima: Caterina, dalla bellezza effimera e sensuale o Grazia, dalla bellezza autentica e intima? Dove vivere: nelle città, dove l’uomo ha molto costruito, o nelle aree rurali, dove il tempo sembra essersi fermato e la natura ancora regna sovrana?
La vicenda di Lucia Fanelli è particolare
L’autrice del libro (che ha scritto anche Immune e impune e altre storie a geometria variabile da noi recensito) si è scoperta scrittrice dopo una vita trascorsa tra manager e imprese ai più alti livelli del management consulting, ridisegnando i processi aziendali e focalizzandosi sullo sviluppo di competenze delle persone. Un lavoro iper specializzato che lei, da ex bocconiana, ha fatto con dedizione assoluta ma che a noi spiega con semplicità e autoironia: “Ancora oggi molte persone fanno fatica a capire che cosa faccia un consulente di direzione. C’è una battuta che gira: “Il consulente è quello che ti chiede l’orologio e poi ti dice che ora è”. Ma in pratica il manager consulting è una sorta di dottore delle aziende: come il medico cura i malanni delle persone, il consulente di direzione cura le aziende rivedendo le procedure, i sistemi e le persone. E cerca quindi di fare una diagnosi per poi risolverla e migliorare le performance”.
Il premio
Le opere finaliste studiate e lette con cura dalla Giuria, che si contenderanno il Premio 2023, sono (in ordine di candidatura): “Terradivina” di Riccardo Corazza edito da Les Flâneurs; “Vino e libertà” di Angelo Floramo edito da Bottega Errante Edizioni; “Di terra e di vino” di Matteo Bellotto edito da Biblioteca dell’Immagine; “Antioco Aramu – Storia di un seduttore sardo” di Lucia Fanelli edito da Laura Capone Editore; “Tutti i colori tranne uno” di Luca Ammirati edito da Sperling&Kupfer; “Il giorno prima del voto” di Michele Paolino con la complicità di Sergio Chiamparino di Edizioni del Capricorno.
Anche in questa occasione il Premio è dedicato a chi assapora il gusto di scrivere di vino, dai campi alle tavole. Con la passione di chi ama un mondo che merita di essere raccontato, anche alla luce di un panorama sociale ed economico in pieno mutamento. Un premio ideato dalla Camera di Commercio di Sassari insieme al Comune di Olbia e al Comune di Castelnuovo Magra in Liguria, dedicato al nostro miglior vino bianco, il vermentino, che in Gallura si può fregiare, vista la qualità che riesce ad esprimere, del marchio DOCG.

















