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Wagner, le regole feroci della Brigata delle Tenebre: le rivelazioni dell'uomo che ha guidato i mercenari della morte

Dalla Russia senza amore. In un libro la storia del gruppo raccontata dal di dentro. I legami col potere, i soldi, gli affari sporchi e una lunga scia di sangue

Daniela Amentadi Daniela Amenta   
Wagner,  le regole feroci della Brigata delle Tenebre: le rivelazioni dell'uomo che ha guidato i...

Il logo è un teschio  La scritta attorno recita : "Wagner Group - PMC".  PMC è l'acronimo di Private Military Group. La chiamano la Brigata delle Tenebre ed è stata fondata in Russia nel 2013. Secondo Samuel Ramani, Associate Fellow del Royal United Services Institute, il gruppo "è in realtà è un'estensione de facto degli organi e degli apparati di sicurezza russi, in particolare della principale direzione dell'intelligence. Il centro di addestramento è molto vicino alla base del GRU (il servizio segreto militare russo) il che evidenzia legami stretti e mai completamente dichiarati tra il Cremlino e la Wagner". Più dell'80% dei suoi membri è stato reclutato nelle carceri, il resto è costituito da mercenari. Circa 50mila uomini attivi laddove sono in gioco gli affari di Mosca: Donbass, poi in Siria e in Libia e in molte zone di conflitto dell'Africa sub-sahariana, come il Mozambico, il Mali e la Repubblica Africana. E Ucraina, ovviamente. Sono feroci, ben addestrati e ben equipaggiati, accusati di crimini di guerra, come torture o stupri, nelle aree in cui sono stati impiegatiEtà compresa tra i 22 e i 55 anni, maschi naturalmente. Chi entra nella Legione si lascia alle spalle la vita precedente, firma un contratto di riservatezza che dura 10 anni e che se violato comporta una serie di sanzioni, prima fra tutte il non pagamento delle spettanze. Cellulari, tablet e computer possono essere usati solo per poche ore durante la giornata e sotto stretta sorveglienza dei capi. Di contro i "wagneriani" hanno ottime paghe - fino a 300mila rubli al mese (circa 3.200 euro), un'assicurazione medica e una wild card da uomini liberi in Russia una volta usciti per limiti età dalla Brigata. E poi uffici, centri di smistamento dislocati tra Hong Kong, San Pietroburgo, numerosi Paesi africani e addirittura, pare, anche in Argentina. 

A raccontare questo e molto altro è un libro. Si intitola Io, comandante di Wagner. Lo firma Marat Gabidullin, ex militare dell’esercito russo. Entrato nel Gruppo Wagner nel 2015 come soldato semplice, ha raggiunto in fretta i vertici dell'organizzazione dopo aver combattuto in vari scenari di guerra, in particolare in Siria, contro l’Isis. Scrive: "Perché delle armi come quelle che abbiamo cadano nelle mani di gente come noi, bisogna che ci sia il permesso delle autorità di stato, niente di meno. Anche noi usiamo a nostra volta mercenari in un modo che va contro tutte le leggi morali e i valori dell'Occidente". Un'armata niente affatto segreta che il 24 giugno ha sfidato Putin arrivando a 200 km da Mosca e minacciando la guerra civile in Russia. Poi, lo sappiamo, la retromarcia guidata da Evgenij Prigozhin, ex detenuto per rapina, ex venditore di hot dog poi diventato manager di una serie di ristoranti di lusso a San Pietroburgo quando Putin era il sindaco della città. Un uomo d'affari privo di scrupoli: nella sede della Wagner proprio a San Pietroburgo sono stati trovati 44 milioni di euro e Prigozhin, per inciso, è  anche a capo della Meroe Gold, società sudanese che si occupa dell’ estrazione dell’oro. Un giro d'affari da capogiro. Accanto al cosiddetto "chef del Cremlino" c'è un altro personaggio, non meno inquietante. E' Dmitry Utkin, l'anima nera della compagnia. Ex ufficiale del GRU, amico personale del Presidente russo, è stato lui a scegliere il nome Wagner per la banda di mercenari. Un appassionato di Hitler, di nazismo e di Wagner, per l'appunto, con il simbolo delle SS tatuato sulle spalle. 52 anni, testa rasata, un fisico asciutto, lo sguardo torvo, spaventoso. Un uomo feroce, spregiudicato e senza scrupoli. Solo in Siria si è macchiato di crimini mostruosi, assediando piccoli villaggi e lasciando morire di fame tutti gli abitanti, compresi bambini e donne. E poi torture, violenze di ogni tipo, esecuzioni sommarie. Eppure la fama della Brigata delle Tenebre non accenna a diminuire, neppure in questi giorni complicati. Anzi, la Wagner rilancia con manifesti pubblicitari e sul proprio sito offre lavoro a nuovi mercenari. C'è un numero di Telegram da contattare per entrare nella Legione mortifera, quella che non fa prigionieri. Dalla Russia senza amore.


 

Daniela Amentadi Daniela Amenta   
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