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Una bugia perfetta, dove maternità e thriller si fondono insieme

Non sempre le buone intenzioni possono giustificare le nostre azioni

Rosaria Russodi Rosaria Russo   
Una bugia perfetta, dove maternità e thriller si fondono insieme

Rosie è una bambina di 10 anni. È forte e determinata ma è molto difficile da gestire, lo sa bene sua madre Gemma, una donna in carriera presa da mille attività e tre figli, il terzo lo porta in grembo. Il rapporto con Rosie è molto complesso e i litigi tra loro si susseguono giorno dopo giorno ma uno di questi la sua vicina di casa Mira sentendo le urla della bambina decide di intervenire. Bussa alla porta e trova Gemma con i vestiti sporchi di sangue. Ovviamente, conoscendo già la situazione, e avendo già ascoltato episodi fatti di urla e litigi, decide di contattare la polizia. Inizia così l'incubo di Gemma che diventa una sospettata. Viene accusata di maltrattare sua figlia. La presenza dei servizi sociali, i dubbi di suo marito, diventano la sua triste realtà. Gemma ha un segreto molto importante che ha a che fare con la piccola Rosie e tutto comincia a girare intorno a loro, un mondo all'interno di un altro. La vita di Mira, d’altro canto, non è semplice come appare. È una maestra, una donna di ormai 50 anni che vive con suo marito e non ha figli.

Il ruolo di vicina e impicciona le sta a pennello, ma la realtà è ben diversa. La sua vita passata è piena di segreti e di dolori. Non è stata una ragazza semplice da gestire e ha dovuto sopportare cose che non tutti sarebbero disposti a sopportare. Gran parte della sua vita la conosce solo lei, ha nascosto tante cose a suo marito Barry, che la ama incondizionatamente. Mira riversa su Rosie le sue preoccupazioni di madre mancata, vuole stabilire un rapporto con lei, aiutarla, e farla sentire protetta. E fermamente convinta che Gemma sia un pericolo per sua figlia, e non ha problemi a fare di tutto pur di riuscire a riportare la serenità nella piccola Rosie. Ma non sempre quello che sembra giusto poi si rivela esserlo nella realtà. Spesso l'intenzione di fare una buona azione porta a scavare nella vita degli altri, porta a giudicare azioni che sembrano sbagliate Ma che magari non lo sono. Credere di essere dalla parte giusta, non fa comprendere che si è i primi a sbagliare. L'essere convinti di vivere una vita perfetta, nasconde spesso una realtà molto più dolorosa.

Il libro, edito da Newton Compton Editori, è stato scritto da Clare Boyd, scrittrice inglese con un passato da modella, che attualmente dedica la sua vita interamente alla scrittura. Una penna versatile. Tutto è scritto in maniera chiara e si arriva velocemente alla fine. Ma come è stato detto dalla stessa scrittrice, il libro è incentrato sulla maternità. Non è infatti un thriller qualunque, dove c'è un mistero da risolvere, è un importante introspezione nel mondo delle madri e delle figlie. Non è una novità sentirsi inadeguate, mai soddisfatte del proprio operato, sentirsi giudicate e soprattutto sentirsi in colpa per azioni fatte o non fatte, per le parole dette e non dette. Crescere un figlio è difficile, sia esso il più bravo dei bambini o il più difficile da gestire. Ogni giorno ci si ritrova a dover affrontare una sfida, che non si sa se sia facile o difficile, se terminerà quella giornata oppure continuerà il giorno seguente.

Gemma e Rosie non sono altro che una madre e una figlia, tenute insieme da un legame indissolubile, che può diventare un'arma a doppio taglio. Si amano e si odiano allo stesso tempo, perché la maternità è questo. Si dicono cose difficili da accettare, che feriscono, che fanno male, ma soltanto una madre e una figlia possono capire quello che si sta provando in quell'istante. E come se il loro Universo fosse staccato da quello originale, è come se insieme appartenessero una dimensione diversa dalle altre. Un amore che visto dall'esterno può sembrare strano, difficile da accettare, ma che per loro è normalità.

I personaggi che popolano questo libro sono molto diversi tra di loro ma hanno in comune un elemento, la loro fragilità, nascosta da una finta sicurezza. Tutti, dal primo all'ultimo hanno la consapevolezza di essere in bilico, su una vita che sembra sempre più spesso un tapis roulant, dove si corre ma non si arriva da nessuna parte. Clare Boyd è riuscita nell'intento. Fa riflettere, emozionare, commuovere, provare rabbia. Mescola elementi che talvolta insieme sembrano non stare bene, e invece tra queste pagine sono collegati come in un puzzle. Nessun personaggio è negativo, tutti hanno una loro spiegazione, una loro interiorità, un insieme di elementi da scoprire. Leggendo questi pagine si apre un mondo fatto di emozioni. È un libro che andrebbe assaporato pagina dopo pagina, nonostante la curiosità e la voglia di sapere porti il lettore a scorrere troppo velocemente e credo che nonostante si tratti di un giallo dovrebbe essere riletto per notare gli elementi che in una prima lettura possano essere sfuggiti. Una bugia perfetta è un romanzo di alto livello, interessante. Una lettura consigliatissima, soprattutto per questo periodo estivo.

Rosaria Russodi Rosaria Russo   
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