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“Il Papa morirà a Natale”: il Caravaggio, i suoi amori e i suoi amici in un giallo storico di Marco Corrias

Il romanzo storico narra le vicende di un gruppo di artisti amici di Caravaggio che, fra Roma, Firenze, Napoli e Venezia, lottano per la loro libertà contro la censura, all’ombra di un complotto ordito fra le mura del Vaticano

di Claudia Mura   
Marco Corrias e la copertina di 'Il Papa morirà a Natale'
Marco Corrias e la copertina di "Il Papa morirà a Natale"

Prendi uno dei periodi storici italiani più tumultuosi, uno degli artisti più noti e affascinanti di tutti i tempi come il Caravaggio, aggiungi un complotto e personaggi tanto vividi da sembrare contemporanei, il tutto dentro una trama gialla alimentata da un complotto all’ombra del Vaticano. È quello che ha fatto Marco Corrias, giornalista e scrittore, con Il Papa morirà a Natale, un romanzo storico in cui l’autore ha fuso le sue abilità di narratore e cronista, anche se si tratta di cronaca del passato. Oltre all’intreccio accattivante, con duelli all’arma bianca e amori appassionati, la ricostruzione storica fedele è costata all’autore anni di studi per evitare anche la minima sbavatura: dai costumi alle tecniche scultoree e pittoriche descritti nel contesto di un’avventura coinvolgente.

Il contesto storico

Insieme a personaggi storici noti e amatissimi come il Caravaggio, ci sono i suoi amici e compagni di strada, non sempre raccomandabili, nella Roma papalina della fine del Cinquecento. A minacciarli ci sono alti prelati, potenti funzionari dell’Inquisizione e delle due fazioni, quella spagnola e quella francese che si battono per prendere il potere a San Pietro. Alla fine del 1500, il clima politico italiano è infatti avvelenato dalle divisioni tra le varie correnti della corte papale, favorevoli o contrarie a quanto è stato deciso nel Concilio di Trento con l’intento di contrastare il dilagare del Protestantesimo e riaffermare il potere assoluto del Papa. Due i partiti in lotta: i francesisti e gli spagnoli con l'inquisizione che reprime ogni forma di eterodossia.

La trama

Un gruppo di artisti e di uomini di scienza, da Firenze a Roma, da Napoli a Milano, decide di ribellarsi alle regole del Decoro stabilite per pittori e scultori e all'Indice dei libri proibiti. A Firenze agisce Cecco, scultore anticonformista, famoso per le sue opere che rasentano l'eresia a causa dei soggetti licenziosi e provocatori. Cecco ha un allievo, Furio degli Argini, forse più abile come spadaccino, che vive una storia d'amore con Angiolina, bella cortigiana legata alla rete dei ribelli che fa della libertà la sua stella polare.

Un'Accademia di intellettuali ribelli

Dopo una prima grande repressione a Firenze, Furio viene inviato a Roma per contattare e aiutare alcuni membri dell'organizzazione, riuniti in un'Accademia di intellettuali irregolari, il Tarlo, che hanno il compito di stampare e diffondere un libello contro le regole del Concilio. In una città eterna agitata da intrighi e passioni, Furio entrerà in contatto con l'ambiente artistico in cui si muove Caravaggio, diventando amico e compagno di bagordi di una scarmigliata compagnia che ruota intorno al grande pittore e su cui vigila con discrezione il protettore e mecenate proprio di Caravaggio, il cardinale Del Monte, ambasciatore dei Medici alla corte papale. È contro quest'ultimo che la parte spagnola dell'Inquisizione ordisce il complotto infiltrando tra le fila dei ribelli alcune spie, col compito di fomentare la rivolta.

Arte, libertà e censura

L’affresco storico diventa così un’appassionante avventura che narra amori, libri proibiti e intrighi che oppongono l’imperituro anelito alla libertà di ogni artista, alla censura che ogni potente cerca di esercitare sul libero pensiero. Un tema che, a ben vedere, è ancora attuale, purtroppo.

Chi è Marco Corrias

Marco Corrias vive tra Roma e Fluminimaggiore (SU) il paese sardo d'origine di cui è stato sindaco. Dopo varie esperienze nei quotidiani, è stato inviato speciale per il settimanale Epoca e per Terra! programma di attualità e approfondimento del Tg5. Ha collaborato anche al settore inchieste di Repubblica.it. È autore di reportage e inchieste in Italia e all'estero. Tra le sue pubblicazioni: Mio figlio Farouk, anatomia di un rapimento (Rizzoli, 1993); Mino Pecorelli, un uomo che sapeva troppo (Sperling & Kupfer, 1996); Il pozzo Zimmerman, storia di un minatore dalla luce al buio andata e ritorno (Demos, 1999); Piombo fuso (Il Maestrale, 2018).

di Claudia Mura   
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