Il bacio alla madre e gli altri segreti della "Recherche": le 75 pagine inedite di Marcel Proust
Cent'anni dopo la sua pubblicazione, la monumentale "Recherche" di Marcel Proust continua a stupire. Arriveranno presto anche nelle librerie italiane le pagine inedite manoscritte dell'autore francese scoperte tre anni fa a Parigi. I fogli, finora mai studiati né pubblicati, sono stati ritrovati nel grande archivio dell'editore Bernard De Fallois che dagli anni Cinquanta del secolo scorso curò diversi volumi dedicati a Proust ed ebbe l'autorizzazione di studiarne i manoscritti. Oggi rivelano dettagli e persone che compariranno nei sette volumi della "Recherche du temps perdu", il suo capolavoro.
I 75 Feuillets, quasi una leggenda.
Introvabili da tempo, i 75 fogli erano divenuti a dir poco leggendari: l'ultima notizia sulla loro esistenza risale al 1954, quando De Fallois ne scrisse nella prefazione per "Contre Sainte-Beuve". Da allora, il nulla: nessuno sapeva chi e come conservasse quelle pagine di carta di grandi dimensioni su cui lo scrittore aveva anticipato storie, persone e ricordi che oggi leggiamo in "À la recherche du temps perdu". Assenti anche dal grandioso corpus dei manoscritti di Marcel Proust conservato nella Bibliothèque nationale di Parigi.
Un'anteprima della "Recherche".
I '75 Feuillets et autres manuscrits inédits' sono stati scritti intorno al 1908, poco prima che Proust iniziasse a dedicarsi a “Dalla parte di Swann”, il primo dei sette volumi della "Recherche".
In attesa di leggere le pagine italiane possiamo curiosare nell'edizione francese pubblicata da Éditions Gallimard, una delle più grandi case editrici di Parigi con oltre un secolo di vita e 17 mila titoli in catalogo. “Les soixante-quinze feuillets et autres manuscrits inédits”, 384 pagine in libreria dal 1 marzo scorso, sono presentate dalla casa editrice come il 'Graal' proustiano: il pezzo mancante ed essenziale di un puzzle che ci fa conoscere meglio i passaggi che portarono lo scrittore, nato a Parigi nel 1871 e scomparso all'età di 51 anni, alla stesura della "Recherche", grandiosa opera in tremila pagine scritta tra il 1909 e il 1922 e pubblicata in sette libri, dal primo “Dalla parte di Swann” fino agli ultimi “La prigioniera”, “La fuggitiva” e “Il tempo ritrovato” usciti postumi tra il 1923 e il 1927.
Secondo l'editore Gallimard le pagine finora inedite non ci danno solo la versione più antica della "Recherche", ma svelano chiavi di lettura al pensiero profondo di Marcel Proust e al mondo di ricordi, storie, personaggi che hanno animato la sua vita sin dall'infanzia. Compaiono nei “Feuillets” i protagonisti della sua biografia che qui troviamo con dettagli reali, non offuscati da pseudonimi e finzione, i nomi veri di Jeanne e Adrien, i suoi genitori, il dramma per la morte della madre, assente invece nella "Recherche". Più volte ricorre il ricordo vivo del bacio che il piccolo Marcel aspettava a fine giornata dalla mamma, episodio tra i più celebri e struggenti della "Recherche". Dettagli che suggeriscono che quelle 75 pagine non siano un esercizio stilistico in vista dell'opera più grande, ma una vera autobiografia.
"Si tratta quasi di memorie, di ricordi di infanzia – sottolinea il francese Jean-Yves Tadié, chiamato a firmare la prefazione dell'edizione francese in quanto considerato tra i massimi esperti di Proust al mondo - Sono la nonna, la zia, con i loro nomi veri, per esempio, la mamma si chiama Jeanne, come Jeanne Proust. Questo carattere biografico latente della 'Ricerca', ovviamente, lo si poteva sospettare, ma qui emerge in modo evidente".
L'edizione italiana vedrà la luce nel 2022; ad annunciarlo con orgoglio su Twitter la casa editrice La nave di Teseo.