Il mondo criminale visto dalle donne. "Le invisibili" il nuovo libro trascinante da portare sotto l'ombrellone
Sono invisibili le protagoniste del nuovo libro di racconti pubblicato da Rizzoli e firmato da quattro scrittrici noir d'eccezione: Genisi, Oliva, Venezia e Verasani

Un libro perfetto da leggere in vacanza. Perché riesce a trascinarti e coinvolgerti insegnandoti allo stesso tempo a guardare chi abbiamo intorno con meno superficialità ed egoismo.
Smarginate, dimenticate, espulse, relegate nell'isola 'confino' dell'attenzione generale. Voi non vedete loro ma loro vedono voi. Così insignificanti da sembrare innocue e invece sono creature crudeli perché crudeli sono stati i luoghi in cui hanno vissuto, le persone che hanno incontrato, il tempo che è stato loro concesso.
Le protagoniste di questi racconti sono donne, mamme, figlie, persone a caso nel mondo ma invisibili, diventate assassine per disperazione o perché quella vita criminale l'hanno scelta. Sono state vittime e poi carnefici, innamorate e poi disilluse, sognatrici a cui hanno rubato i sogni. Aspiranti rockstar soggiogate da viscidi produttori, attrici per caso, truffatrici approdate dall'Est Europa nel Sud Italia più profondo. Ma anche persone comuni, che quando la sera rientrano a casa trovano una madre dispotica ad aspettarle davanti alla tv.
Ciò che le accomuna è che da tempo hanno smesso di fingere. Non si vergognano più dei sentimenti inconfessabili. Non hanno sensi di colpa. Perché quando diventi consapevole del destino infame che ti è capitato non puoi tornare indietro, continuare a fingere appunto che tutto vada bene. Ma soprattutto come in ogni noir che si rispetti, sono prede di un sistema ingiusto e oppressivo. Ed è per questo che hanno fatto del delitto la sola via di fuga.
Sono "Le invisibili" le protagoniste del nuovo libro di racconti pubblicato da Rizzoli e firmato da quattro scrittrici noir d'eccezione: Genisi, Oliva, Venezia e Verasani. Ecco il mondo criminale dal punto di vista delle donne.
Prima però di addentrarci nello specifico del lavoro delle quattro autrici ricordiamo cosa è il Noir: è una variante del poliziesco dove il protagonista o la protagonista del romanzo o del racconto non è un investigatore ma una vittima o un sospettato o un esecutore.
Il protagonista è sempre incline all'autodistruzione. Le tinte fosche 'nere' appunto del noir sono giustificate dal sistema legale e politico corrotto dove salvarsi è praticamente impossibile e dove vittima e carnefice spesso sono la stessa persona.
Queste autorevolissime scrittrici di noir (e non solo) ci offrono una inquadratura della figura femminile inedita. Non ritroviamo stereotipi tipici della rappresentazione di genere, o meglio ci sono, ma sono le stesse protagoniste a smascherare le bugie che il sistema attribuisce di default. Ricoprono ruoli che la società e quindi di conseguenza anche la letteratura, specialmente il noir, non assegnano mai alle ragazze e ancora meno a donne mature.
Rizzoli ha il merito di farci osservare: “il nuovo volto del crimine”. Perché parità è anche assegnare alla donna ruoli lontani dall'immaginario che la vedono solo come vittima inerme, al massimo spalla del criminale, mai però regista del proprio oscuro destino di individuo disilluso che sceglie il crimine come risposta al male patito.
Genisi, Oliva, Venezia e Verasani realizzano dunque quattro ritratti duri. Storie senza pentimenti. Donne che reagiscono con violenza alla violenza sorda di una realtà quotidiana che le ha relegate a stare dietro le quinte, a subire e basta. Quattro storie diverse ma unite dallo stesso sfondo. Donne qualunque, antieroine di cui raramente ci accorgiamo ma che invece sono proprio qui, accanto a noi, ed è proprio per questo che ci sfuggono e non le temiamo.
Se è vero che Susan Glaspell è stata sicuramente la prima autrice crime, pensiamo al suo “Una giuria di sole donne” che rivoluziona totalmente la narrazione del femminile nei primi anni del '900 (per molti è un documento sociologico importante per comprendere la “questione femminile” nella storia recente) è anche vero che nonostante il grande merito di aver raccontato per prima la solidarietà femminile in un mondo maschile e ingiusto, le sue protagoniste continuano a essere solo vittime. Cento anni dopo le protagoniste femminili indagano e comandano. Sono diventate, anche nella narrazione noir, provocatrici e politicamente scorrette (come e più degli uomini).
E' duque questo il grandissimo merito di queste quattro straordinarie scrittrici italiane. Da oggi con loro, anche il noir è diventato finalmente femminista.
Gabriella Genisi è nata nel 1965. Ha scritto numerosi libri e ha inventato il personaggio del commissario Lolita Lobosco, la poliziotta più sexy del Mediterraneo, protagonista di alcuni romanzi pubblicati da Sonzogno: La circonferenza delle arance (2010), Giallo ciliegia (2011), Uva noir (2012), Gioco pericoloso (2014), Spaghetti all'assassina (2015), Mare nero (2016) e Dopo tanta nebbia (2017). Ha inoltre scritto: La teoria di Camila. Una nuova geografia familiare (Perrone, 2018) e Pizzica amara (Rizzoli, 2019).
Marilù Oliva è scrittrice, saggista e docente di lettere. Ha scritto due thriller e numerosi romanzi di successo a sfondo giallo e noir. Ha co-curato per Zanichelli un’antologia sui Promessi sposi e realizzato due antologie patrocinate da Telefono Rosa, nell’ambito del suo lavoro sulle questioni di genere. Collabora con diverse riviste ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero. Per Solferino ha pubblicato i titoli L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (2020), Biancaneve nel Novecento (2021), Le sultane (2021) e L’Eneide di Didone (2022).
Clicca qui per guardare la nostra video intervista: Marilù Oliva ci racconta Biancaneve nel Novecento, dal bordello dei lager nazisti alla strage della stazione di Bologna
Mariolina Venezia vive a Roma. Ha pubblicato tre libri di poesie in Francia. Collabora con varie riviste letterarie e lavora come sceneggiatrice per il cinema e la televisione. Nel 1998 ha pubblicato, per la casa editrice Theoria, la raccolta di racconti Altri miracoli, riproposta da Einaudi nel 2009. Sempre per Einaudi ha pubblicato il romanzo Mille anni che sto qui (I coralli, 2006 e Super ET, 2008), vincitore del Premio Campiello 2007. Tra i suoi altri romanzi si ricordano Come piante tra i sassi (2009), Da dove viene il vento (2011), Maltempo (2013), Rione serra venerdì (2018) ed Ecchecavolo. Il mondo secondo Imma Tataranni (2021), tutti editi da Einaudi.
Grazia Verasani nata a Bologna, è scrittrice, drammaturga, sceneggiatrice e musicista. Tra i suoi libri ricordiamo Quo vadis, baby? (2004), che ha inaugurato la serie con protagonista l’investigatrice privata Giorgia Cantini, ed è diventato un film di Gabriele ?Salvatores e una serie tv prodotta da Sky.
