Erin Doom, la scrittrice misteriosa diventata numero 1 in Italia grazie al passaparola dei booktoker
Il suo libro “Il fabbricante di Lacrime” è il più acquistato in Italia

Con il suo romanzo “Il fabbricante di Lacrime” Erin Doom è diventata un caso letterario in Italia. Al vertice delle vendite il suo libro deve molto al tam tam che tanti booktoker gli hanno dedicato. Recensioni piene di entusiasmo e continui rimandi hanno fatto in modo di riportarlo in vetta nonostante la pubblicazione risalga al maggio 2021. È questo in realtà il suo secondo libro, ma l’editore Magazzini Salani ha deciso di proporlo come primo e si direbbe che ha fatto centro.
Una storia in bilico
La trama ondeggia continuamente tra quotidianità e straordinarietà. Nica è un’orfana, viene da un istituto in cui aleggia un passato oscuro e viene adottata da una amorevole coppia. Tutto fa pensare a un lieto fine ma con lei viene accolto in famiglia anche un altro ospite dell’orfanotrofio: Rigel. Il ragazzo è chiuso, ostinato, misterioso e crudele con gli altri. Il suo nome è quello della stella più luminosa della costellazione di Orione ed è, manco a dirlo, di una bellezza sconvolgente. Nica oscilla tra attrazione e repulsione, in un eterno rincorrersi fatto di parole taglienti come lame e sguardi strazianti.
Enfasi e battiti cardiaci
L’opera è rivolta a quelli che il mercato chiama Young Adults, una fascia di pubblico estremamente sensibile ed emotiva, e che le statistiche rivelano essere fruitori di letteratura, anche grazie ai social come TikTok, che se pure non altissima ha almeno il pregio di guidarli dentro un romanzo e magari li prepara a letture più classiche e importanti. Il linguaggio utilizzato è in realtà spesso ripetitivo, con un’aggettivazione costante e dilatata che rende enfatica praticamente ogni frase ma nonostante questo le pagine scorrono veloci, si capisce perché è apprezzato. I personaggi sono ben caratterizzati, fin troppo nel caso di Rigel, il bello e dannato, di cui ci viene descritto ogni singolo centimetro di pelle e a cui sono abbinati un corredo di infinite immagini che spaziano dagli occhi come glaciali universi neri a guizzanti vene che risalgono dal polso alla spalla. Insomma, anche meno sarebbe bastato. Nessuna indulgenza maliziosa però, suggerimenti si, esibizioni no. Il cuore dei protagonisti ha sobbalzi che farebbero la gioia di qualsiasi cardiologo.
Ma chi lo ha scritto?
Dell’autrice si sa ben poco in realtà, preferisce restare anonima. Le poche informazioni che ha reso note sono il suo nome, Matilde, la giovane età (meno di trent’anni) e l’origine emiliana. Si sa che è laureata in legge e in cerca di un lavoro attinente ai suoi studi e che la scrittura era inizialmente uno svago. In un’intervista al Corriere della sera ha dichiarato che trovava lo scrivere una cosa futile e che vi si dedicava dopo gli studi, di notte e di nascosto. Solo alla firma del contratto ha rivelato di avere un romanzo in pubblicazione e il resto lo dicono le classifiche. Prima si era auto pubblicata sulla piattaforma Wattpad, che conta milioni di iscritti, con ben due opere: “Il fabbricante di Lacrime” e “Nel modo in cui cade la neve”, entrambi rilevati da Magazzini Salani per l’edizione da libreria. Nessuna costosa scuola di scrittura alla moda, nessun battage nei salotti letterari dello stivale, ma passi felpati verso un successo di vendite oltre ogni previsione.
E se i confini del genere o dello stile stesso possono risultare limiti per chi è avvezzo a letture più corpose, va riconosciuto il merito di raccontare con grazia sentimenti, paure e speranze di una generazione di cui tanto si parla e poco, in fondo, si conosce.