Un libro racconta la vera storia della Marcia su Roma: ecco come gli 007 britannici crearono il fascista Mussolini

“Nero di Londra. Da Caporetto alla Marcia su Roma: come l’intelligence militare britannica creò il fascista Mussolini” è un saggio scritto da Cereghino e Fasanella per l’editore Chiarelettere

Fin dalla Prima Guerra mondiale –racconta Fasanella nella vide intervista– i servizi militari britannici danno vita a un piano segretissimo, chiamato ‘The Project’, per il controllo totale dell’Italia a partire dall’autunno del 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. Artefice di quell’iniziativa eversiva è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una ‘missione impossibile’, ossia “impedire che l’Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali -ricorda l’autore- e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto, basato su gruppi di potere trasversali, fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi vitali dell’Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente”.

"Ed è proprio grazie alle carte dell’archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell’Università di Cambridge in Inghilterra -precisa Cereghino- che abbiamo potuto ricostruire in ‘Nero di Londra’ questa incredibile e inquietante spy story, che evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d’intelligence di Sua Maestà, oltre alle gravi responsabilità dell’establishment conservatore del Regno Unito”.

 "Noi abbiamo voluto indagare un aspetto ancora sconosciuto del duce: le relazioni che ha intrattenuto coi servizi segreti inglesi". Spiegano i due studiosi, Mario José Cereghino, esperto di archivi anglosassoni, e Giovanni Fasanella, giornalista d'inchiesta, autori di "Nero di Londra. Da Caporetto alla Marcia su Roma: come l’intelligence militare britannica creò il fascista Mussolini".

“The Project”: è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell’Italia a partire dall’autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. L’artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell’impossibile: impedire che l’Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi vitali dell’Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. Con l’assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l’archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini. È il prototipo della “strategia della tensione” come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall’inizio del 1918 con il nome in codice di “The Count”, il futuro duce conquista il potere nell’ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento.
 
Grazie alle carte dell’archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell’Università di Cambridge, in Inghilterra –, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in Nero di Londra una storia che, a cent’anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d’intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell’establishment conservatore del Regno Unito.
 
Mario José Cereghino, saggista ed esperto di archivi anglosassoni, ha pubblicato vari studi di storia contemporanea con Bompiani, Castelvecchi, Chiarelettere, Feltrinelli, Garzanti, Mgs Press, Mondadori, Rba Libros. Ha collaborato con i quotidiani “il manifesto”, “Il Piccolo”, “la Repubblica”, “La Vanguardia” (Barcellona).
Giovanni Fasanella, giornalista e ricercatore, ha pubblicato libri sull’“indicibile” della storia contemporanea italiana con importanti case editrici come Einaudi, Mondadori, Rizzoli e Sperling & Kupfer. Per Chiarelettere ha scritto: Una lunga trattativa (2013), Il puzzle Moro (2018); con Mario José Cereghino, Il golpe inglese (2011), Colonia Italia (2015), Le menti del doppio Stato (2020); con Rosario Priore, Intrigo internazionale (2010); con Giuseppe Rocca, La storia di Igor Markevič (2014). Tra le sue opere più recenti, Il libro nero della Repubblica italiana (con Priore e Cereghino, 2021).