La cura miracolosa del sonno: come vivere meglio e più a lungo seguendo i nostri ritmi biologici
Il neuroscienziato Russell Foster nel libro "L'arte di dormire bene" svela i segreti del ciclo veglia/riposo. E ci spiega perché mangiare dopo il tramonto fa ingrassare
L'ex Ceo di Netflix, Reed Hastings, presentando i dati sul primo trimestre del 2017 lo disse chiaro e forte: "Noi siamo in competizione con il sonno". A qualcuno sembrò una battuta geniale. L'unico a preoccuparsi per quell'affermazione fu il neuroscienziato inglese Russell Foster, l'uomo che da 40 anni studia il nostro orologio biologico, quello che determina i ritmi circadiani della veglia e del sonno. Per esempio: lo sapete che gli insonni hanno più probabilità di divorziare? E di ammalarsi. E di ingrassare. Questo, è molto altro, è contenuto in un libro affascinante: L'arte di dormire bene (Aboca, pagg. 415, euro 28) in cui Foster spiega perché "riposare meglio vuol dire sentirsi meglio". Si tratta di un saggio scientifico ma scritto in una forma divulgativa semplice, spesso divertente, in cui attraverso domande e risposte l'autore ci aiuta a capire se siamo "allodole" (coloro che si svegliano presto) o "gufi" (quelli che tirano tardi pur di non andare a letto) e come migliorare il nostro rapporto con l'orologio biologico. L'autore parte da un assunto molto semplice: l'avvento della luce elettrica ha cambiato le nostre esistenze. Il buio della notte, che favorisce il sonno, è stato cancellato nel XIX secolo dall'avvento dell'illuminazione a gas. Non è un caso che il termine "vita notturna" venga coniato proprio allora con i lampioni a rischiarare le strade delle città. Una rivoluzione che ci ha consentito di sconfinare in quella parte della giornata riservata al riposo.
Oggi, per via di schermi, monitor, ma soprattutto di impegni incessanti, viviamo quasi 24 ore su 24 in attività, svegli e iper eccitati. Non ci fermiamo mai in questa rincorsa all'ultimo secondo. Foster ci rimette "a nanna", ci restituisce una regolazione interna fondamentale. Anche per quanto riguarda le nostre abitudini alimentari totalmente sconvolte. Lo scienziato cita Maimonide che diceva: “Mangia come un re al mattino, come un principe a mezzogiorno e come un contadino a cena”. E aveva ragione. Gli studi hanno dimostrato che, in sostanza, il nostro metabolismo è orientato ad assorbire e bruciare calorie durante la prima parte della giornata e a depositarle sotto forma di grasso durante nella successiva. Mangiare poco dopo il tramonto è una buona regola, così come fare una bella passeggiata all'alba può aiutarci a dormire meglio. Foster "ci insegna da cosa dipendono l’umore e la capacità decisionale e come variano dal mattino alla sera", che cos'è la fase REM, se è vero o falso che l'alcol o una canna di hashish favoriscono l'addormentamento e perché il caffè ci tiene svegli. Sfata anche molti miti relativi alla melatonina e spiega come il sonno, il tipo di sonno che abbiamo, possa predirre perfino le malattie. Le cosiddette "parasonnie" (sonnabulismo,incubi terrificanti, sonniloquio) sono disturbi da non sottovalutare e le apnee notturne hanno un ruolo anche nell'Alzheimer. Questo perché le proteine dannose per la demenza, Beta Amiloide e Tau, si accumulano nel sistema nervoso centrale soprattutto durante le ore di veglia e vengono poi eliminate con il riposo.
Il sonno, insomma, è una cura e un meraviglioso mistero che cambia nel corso della nostra esistenza: da bambini dormiamo molto, da anziani pochissimo. Ma è un tempo - quello della "siesta" - che dovremmo imparare a tutelare, a salvaguardare. Per vivere meglio.