Storia di una relazione tossica e di Aghata Christie che riuscì ad affrancarsi dal marito maschilista "usando il giallo"
E' arrivato in libreria dal 15 giugno con Piemme il nuovo romanzo di Marie Benedict "Il mistero di Agatha Christie" che fa luce sull'episodio più inspiegabile della vita della scrittrice inglese.

E se il suo più grande giallo fosse stata la sua stessa vita?
Questa volta si parla di Lei. Della sua vita, sarà proprio la più grande giallista di tutti i tempi a ricoprire il ruolo di protagonista di un vero giallo. Un giallo realmente accaduto e che ancora oggi nessuno è riuscito a risolvere.
Ma partiamo dall'inizio di questa storia. Una storia d'amore.
Agatha Miller conobbe il tenente Archibald Christie una sera di ottobre del 1912. Si trovò davanti un giovane pilota bello e sfacciato che voleva a tutti i costi ballare con lei. “Perché, insomma, quanto poteva essere pericoloso un ballo?”.
Amicizia, passione, amore, un pizzico di ossessione, tutti gli ingredienti di un amore tormentato e folle. Oggi lo chiameremo un amore tossico. Un amore doppato dall'ostilità delle famiglie o semplicemente dal fatto di essere senza soldi. Superano ogni ostacolo e si sposano. Per qualche tempo sarà felicità superlativa. Ma nel 1919, Archie torna a casa dalla guerra molto diverso dal ragazzo che Agatha aveva conosciuto, la vita insieme a lui diventa terribile. E' il dicembre 1926 quando dopo l'ennesima furiosa lite, Agatha scompare.
Ed è qui che parte l'unico vero giallo della sua vita. La sua auto viene ritrovata sulla riva di un profondo stagno; i segni lasciati dalle ruote e una pelliccia rimasta incomprensibilmente nel veicolo sono gli unici indizi insieme a una misteriosa lettera, di cui solo Archie conosce l'esistenza e il contenuto. In poche ore, lui si ritrova al centro di una di quelle storie che hanno reso famosa la moglie, tra le implicite accuse degli agenti, l'insistenza della stampa e dell'opinione pubblica e le istruzioni della lettera, da cui dipende il suo futuro.
Ma perché Agatha è scomparsa?
E' attraverso una delle tante interpretazioni di un episodio enigmatico della vita di Agatha Christie, Marie Benedict ci mostra una donna forte, capace di affrancarsi dalla persecuzione maschilista del marito mettendo in atto quelle abilità logiche e creative che ne hanno caratterizzato le opere.
Ne Il mistero di Agatha Christie, scopriamo una incredibile forza, determinazione, coraggio. Una donna emancipata che per prima si occupò di un genere letterario fino all'epoca battuto più da uomini che da donne. Un romanzo che si legge d'un fiato, molto appassionante e che ha scalato le classifiche, piacendo anche alla critica.
La maestra della suspense è stata una delle scrittrici più influenti del secolo scorso, la più tradotta nel mondo. Forse non lo sapevate, ma seconda solo a William Shakespeare.
Era dunque immaginabile che una mente capace di scrivere crimini così raffinati, potesse in qualche modo vendicarsi con le stesse armi di un uomo che oggi definiremo un narcisista ma che ieri era semplicemente il frutto di un patriarcato che oggi per fortuna rigettiamo anche grazie a donne strabilianti come lei. Un libro da leggere per vari motivi, il primo per comprendere che la creatrice di Hercule Poirot e di Miss Marple è stata una rivoluzionaria sia nella sua vita privata che in quella professionale.
